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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.
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venerdì 9 luglio 2021

LA CONGIURA DELLE PASSIONI di PIETRO DE SARLO

LA CONGIURA DELLE PASSIONI
di
PIETRO DE SARLO


Genere: romanzo storico

Edizione: Altrimedia Edizioni (2021)


Buongiorno lettori,

torniamo indietro nel tempo, intorno al 1860.
Come avrete studiato a scuola, a quel tempo l'Italia non esisteva, la penisola era formata da diversi stati e ducati più o meno estesi e amministrati da famiglie importanti da generazioni. A opera poi del Regno di Sardegna, guidato dal casato dei Savoia, si è compiuta la cosiddetta unificazione, portando nel corso degli anni al Regno d'Italia.
Ora però provate a mettervi nei panni dei cittadini del Regno delle Due Sicilie, l'atto di unificazione per loro fu una vera e propria invasione, come se oggi l'Italia invadesse la Francia, infatti il Borbone, il sovrano, affrontò l'esercito piemontese, difendendo il proprio popolo e i propri confini.
Ed è in questo clima che nasce il Brigantaggio, nonché il principale argomento al centro di questo nuovo romanzo di Pietro De Sarlo.
La congiura delle passioni narra le vicende di molti personaggi (forse anche troppi, infatti ogni tanto ho dovuto tornare indietro nelle pagine per rileggermi alcuni passi e comprendere bene le varie dinamiche) alle prese più che altro con il nuovo ordine politico e amministrativo, infatti non si leggono capitoli diretti centrati sull'invasione di Garibaldi (o come viene storpiato dai personaggi Garibaldo) e delle varie battaglie, ma sugli effetti prodotti, soprattutto dopo l'unificazione. Sì, perché l'unificazione ha portato molti cambiamenti nei vari stati e quindi nella vita privata dei cittadini, come ad esempio applicazioni di tasse e imposte che prima non esistevano, per questo motivo nacque la "Questione meridionale" di cui si parla ancora oggigiorno.
La storica citazione "Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani", attribuita forse in errore a Massimo d'Azeglio, è la frase più adatta per descrivere il romanzo, perché non basta l'imposizione di un sovrano su un altro per cambiare l'animo delle persone, infatti i protagonisti della storia diventano anche briganti che cercano di contrastare l'esercito piemontiso.
Le vicende di tutti i personaggi si intrecciano tra loro, creando una bella storia originale, ma che fa molto pensare al passato e a come andarono le vicende storiche (anche se naturalmente in questo caso romanzate), perché l'unificazione viene sempre narrata dal punto di vista del Regno di Sardegna.
Ho apprezzato l'uso del dialetto e del latino nei dialoghi nei personaggi che rende il tutto più reale, avrei solo preferito che ci fossero anche le traduzioni in fondo alla pagina perché non conosco tutte le parole visto che è un dialetto molto differente dal mio.
L'autore è molto bravo a ricreare ogni scena nei minimi dettagli, descrivendo anche perfettamente i personaggi: dal loro aspetto, al loro carattere, ai loro pensieri ed emozioni, e mi è piaciuto molto che diversi personaggi abbiano soprannomi dialettali.
Inoltre Pietro De Sarlo è riuscito a intrecciare alla storia fatti storici realmente accaduti, rendendo il tutto ancora più reale, come se si stesse leggendo un libro di storia.
Un altro aspetto che mi è piaciuto è il titolo dei singoli capitoli: sono versi della celeberrima ode Marzo 1821, una delle mie preferite.
Se amate la storia come me non lasciatevi scappare questo bel romanzo!
Grazie mille all'autore per avermi fatto leggere il suo bel libro e vi ricordo che Pietro De Sarlo ha scritto anche altri bellissimi romanzi che ho recensito: Dalla parte dell'assassino L'ammerikano. Non fatevi scappare neppure questi!


Buona lettura!


VOTAZIONE

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lunedì 27 luglio 2020

DALLA PARTE DELL'ASSASSINO di PIETRO DE SARLO

DALLA PARTE DELL'ASSASSINO
di
PIETRO DE SARLO


Genere: romanzo thriller/ giallo

Edizione: Altrimedia Edizioni (2020)


Buongiorno lettori,
amate i thriller? Soprattutto ambientati in Italia?
E se vi dicessi che il romanzo che recensisco oggi parla di un serial killer che uccide persone disoneste, corrotte, che hanno compiuto crimini di ogni genere. Una sorta di vendicatore del popolo, che agisce dove la polizia non può, non sa o non vuole agire… cosa ne pensate? Vi incuriosisce?
Il romanzo parte subito con il prologo che presenta l'assassino, senza rivelarne il nome, ma possiamo conoscere i suoi pensieri e progetti. Soprattutto sappiamo da subito l'arma che userà per tutti i suoi delitti. Un'arma molto particolare, che almeno io non avevo mai letto come potenziale arma mortale.
Dopodiché la storia si sposta verso la figura oscura, misteriosa e anche inquietante di un uomo chiamato "il Maestro", sappiamo anche da subito il suo vero nome. Arrivato a Roma per un importante appuntamento con un libraio per comprare un raro carteggio, ma non viene svelato molto di cosa si tratti. In ogni caso è un documento molto raro e pregiato, e il Maestro non ci mette molto a pagare una somma altissima per averlo.
Una telefonata inaspettata lo raggiunge a fine trattativa, l'annuncio della morte di qualcuno. Quello che gli mette tanti pensieri nella mente è l'esistenza di un archivio segreto, così decide di occuparsene.
Il morto si chiamava Silverio Minotti, un importante uomo d'affari, morto improvvisamente in mezzo alla strada. Oltre a conoscere la vittima conosciamo a questo punto il commissario Achille Schietroma, che indagherà sul caso. Un bravo poliziotto, un bravo marito, un bravo padre, fortemente dipendente dalla nicotina e appassionato di tarocchi.
Le indagini iniziano con la scoperta dell'archivio segreto… e da qui escono crimini di ogni genere che coinvolgono persone illustre, di alte cariche politiche, economiche, industriali, praticamente di ogni settore e campo.
Schietroma continua a indagare, interrogando tutti i possibili contattati… e intanto il serial killer colpisce ancora… e ancora… e ancora...
Riuscirà il commissario a scoprire la sua identità?
Un thriller / giallo molto appassionante, che dall'inizio cattura il lettore con i vari misteri, sia quelli legati all'assassino, sia quelli legati al Maestro e anche quelli riguardanti l'archivio segreto.
Una trama originale e abbastanza articolata perché il punto di vista si sposta seguendo vari personaggi, tutti collegati tra loro dalle vittime del serial killer, infatti si hanno anche dei flashback che spiegano i collegamenti tra personaggio e personaggio. In alcuni punti all'inizio sono stata un pochino disorientata da questi cambi di narrazione, poi si capisce lo stile adottato dall'autore e i dubbi spariscono.
Lo stile dell'autore è particolare. Innanzitutto il romanzo è suddiviso in giorni, che rappresentano i capitoli, e sono appunto i giorni che vanno dalla scoperta della prima vittima fino all'epilogo. Ogni giorno poi è diviso da più parti dove vediamo i diversi personaggi seguire il loro destino...
Il romanzo è scritto molto bene, con frasi semplici, ma capaci di creare l'atmosfera di mistero e suspense fin dall'inizio.
Avrei preferito che qualche scena fosse stata approfondita, come le "vicende" dell'ispettore Gianturco, collega di Schietroma, e Antonia. Sarebbe stato interessante scoprire cosa accade a loro dopo l'epilogo, in quanto dopo la loro "fuga" non si conosce più nulla... e già nel romanzo c'è anche una fuga... d'amore? Per sopravvivere? Per altri motivi? Dovete leggerlo per scoprirlo ;)
Ho apprezzato anche l'uso qua e là del dialetto, che conferisce alla storia più realtà.
Simpatico ho trovato un particolare sogno che fa il commissario, come se stesse dialogando con il suo stesso autore: proprio una bella idea!
I personaggi sono descritti benissimo, sia fisicamente e sia per quanto riguarda il carattere. Si conoscono molte cose su di loro, però non li ho trovati tanto simpatici. Questo non perché sono delineati male, come ho detto sono stati descritti molto bene dall'autore. Non mi sono simpatici appunto perché rappresentano bene persone reali, persone che nella realtà non mi piacciono come si comportano, ad esempio mogli che tradiscono i mariti, poliziotti che fumano nel proprio ufficio.
Molto convincenti sono pure le descrizioni dei vari luoghi che fanno da sfondo alle diverse scene in cui si muovono i personaggi. L'autore riesce a portare il lettore all'interno delle pagine.
Nel complesso una bella storia diversa dal solito, interessante e che si legge velocemente.
Ringrazio moltissimo l'autore per avermi permesso di leggere il suo libro e vi ricordo che Pietro De Sarlo è anche l'autore di un altro bel romanzo che ho letto qualche anno fa: L'ammerikano, non perdetevi neanche questo!


Buona lettura!


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giovedì 21 maggio 2020

Segnalazione: Dalla parte dell'assassino di Pietro Francesco Maria De Sarlo

Segnalazione:
Dalla parte dell'assassino
di
Pietro Francesco Maria De Sarlo


Buongiorno lettori,
oggi vi segnalo che domani uscirà il romanzo "Dalla parte dell'assassino" di Pietro Francesco Maria De Sarlo, edito Altrimedia Edizioni.
Di questo bravo autore avevo già recensito il romanzo L'Ammerikano.


Biografia:
Pietro Francesco Maria De Sarlo è nato a Napoli il 2 aprile 1956 da famiglia di origini lucane. Laureato in ingegneria alla Sapienza di Roma, ha un lungo passato manageriale esercitato ai massimi livelli in società italiane ed estere. In tale ambito, come presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha promosso diversi interventi a favore della cultura, tra cui le borse di studio per dottorati in discipline umanistiche. Oltre ad alcuni saggi di natura economica, ha pubblicato il primo romanzo nel novembre 2016 L’Ammerikano (Premio della Giuria al Concorso Argentario 2017 e premio San Salvo-  Artese 2017, riservato alle opere prime). 



Genere: romanzo thriller
Editore: Altrimedia Edizioni 
Data di pubblicazione: 22 maggio 2020
Numero pagine: 198
Prezzo cartaceo: 18,00€
Link per l'acquisto su Amazon: 






Sinossi:
Brusco, cinico, disilluso. Con il vizio del fumo e la passione segreta dei tarocchi. Innamorato della moglie, intrappolato nelle indagini. E questo caso, per il commissario Achille Schietroma del Tuscolano X, è particolarmente ingarbugliato. C’è un serial killer che lascia in giro cadaveri eccellenti, c’è la stampa troppo addosso alla Polizia che sembra non avere elementi per incastrarlo, c’è un misterioso Maestro con la passione per i libri antichi... Un unico indizio: la sete di vendetta può avere risvolti inaspettati e pericolosissimi. Pietro De Sarlo, con Dalla parte dell’assassino, ha dato vita a un giallo intrigante e dal ritmo serrato che affronta tematiche attuali (la corruzione su più livelli, il sesso in cambio di favori, il potere ottenuto illecitamente, i reati ambientali) delineando un quadro moralmente deplorevole e purtroppo realistico dell’Italia.


DALLA PARTE DELL’ASSASSINO 
Una stretta di mano e il sottile ago entra con facilità. Non pensavo fosse così semplice. Ora è dentro, inesorabile, in quella stessa mano che ha decretato vita e morte, fortune e disgrazie. Il viso trionfante si trasforma in una smorfia di incredulità. Si porta le mani al collarino e avanza verso di me. Gli allungo nuovamente la mia come per aiutarlo ma lo trafiggo di nuovo. Finalmente, si affloscia all’indietro. L’ago entra di nuovo fluidamente… sono stupito della facilità con cui la mia creatura dona la morte. Tengo la presa come una morsa e accompagno la caduta. Il corpo si adagia dolcemente a terra. È così che muore un uomo? Posso liberare l’anello con la mia mano da quel viscido contatto. Devo fare piano, non voglio che l’ago si rompa. Sono svincolato e l’ago è integro, il Signore mi ha dato un altro segno del suo volere. Ho solo lasciato un piccolo graffio e un paio di minuscoli puntini rossi, più piccoli di quelli di un morso di vipera. 



Non vedo l'ora di leggerlo, e voi lo farete?

Buona lettura!