Segnalazione:
Le acque del sonno eterno
di
Maria Cristina Pizzuto
Segnalazione:
Le acque del sonno eterno
di
Maria Cristina Pizzuto
Maria Cristina Pizzuto
Buongiorno lettori,
per la collana Policromia di PubMe eccovi il romanzo "Le acque del sonno eterno" di Maria Cristina Pizzuto (autrice già conosciuta per i romanzi Boccioli di rose e Il bacio del mare).
Data di pubblicazione: 17 luglio 2019
Numero pagine: 101Prezzo cartaceo: 14,00€
Prezzo ebook: 2,99€
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Sinossi:
Sara, rimasta orfana a causa di un incidente, è costretta ad andare a vivere al castello del suo austero
zio Alberto, in una cittadina chiamata Pomlete.
Al suo arrivo è accolta con estrema freddezza ma,
con il passare dei giorni, fa amicizia con Marta, la
cuoca, e con Erika, la moglie defuntadello zio.
Saranno proprio lo spirito di Erika e la pazienza di
Sara a sciogliere il cuore arido e indurito di Alberto,
trasformandolo in una persona cordiale e amabile.
Nonostante i ripetuti moniti di Erika di stare
Quarta di copertina
lontana dall’acqua, Sara deciderà di trasferirsi in
un paesino nei pressi di una diga, dove troverà la
sua indipendenza e l’amore al fianco di Francesco,
fino al fatidico giorno in cui la diga riverserà le
sue acque sul centro abitato, trasformando le loro
vite per sempre...
Questo racconto vuole ricordare il disastro provocato dalla rottura della diga del Vajont, che in una
sola notte ha causato mille e novecento morti.
Tragedia che poteva essere evitata e che ha causato
danni all’ambiente e alle persone, devastando un intero paese.
Sebbene la narrazione sia puramente fantastica,
vuole mettere in risalto come vite diverse vengano
spezzate in poco tempo, per motivi futili e prese di
posizione politico-economiche.
Questa storia è stata scritta per non dimenticare, per
sottolineare che la superficialità umana spesso portaalla
distruzione di vite, gremite di desideri ed emozioni.
L’Uomo diventa, qui, il dio di se stesso. Un suo errore può varcare il limite della vita e della morte, ed
egli si fa autore di misfatti che potrebbero benissimo
essere evitati. È un urlo a chiunque possa decidere
delle sorti dell’umanità a essere più responsabile in
ciò che si fa e si esercita, a prescindere dai giri economici e di potere.
“Le acque del sonno eterno” vuole implorare tutti
gli uomini a imparare dai nostri stessi errori. Sbagli
che hanno portato a catastrofiche conseguenze spezzando l’esistenza di molte vite umane.
Vi lascio anche il comunicato stampa:
Vi lascio anche il comunicato stampa:
Le acque del sonno eterno di Maria Cristina Pizzuto
Conosciamo Maria Cristina Pizzuto per i suoi precedenti
Boccioli di rose e Il bacio del mare; quest’ultimo fa parte di una trilogia di
prossima pubblicazione.
In questi giorni è uscito il suo terzo romanzo, “Le acque
del sonno eterno”. Una storia d’amore, di speranza e di voglia di rinascita
ambientata in una cittadina nei pressi di una diga. Una storia che,
soprattutto, ci insegna a rispettare la natura e a non sentirci dei nei suoi
confronti.
Perché è la natura a comandarci, e spesso lo fa nel modo più
brutale che conosca.
Come sempre, quando la Pizzuto scrive, riesce a calamitare
l’attenzione del lettore sin dalle primissime righe, grazie a una prosa
semplice ma ricca di dettagli e da una scrittura che dosa sapientemente
metafore, paragoni e l’uso di aggettivi.
Inoltre il lettore non potrà non accorgersi, da subito, dei
numerosi messaggi che il romanzo reca con sé. Ed è questa la peculiarità dello
stile di Maria Cristina: riuscire a trasmettere emozioni, sensazioni, ma anche
temi di forte attualità e di intimità.
Sara è una giovane donna che ha perso tutto, a partire dai
genitori. Si ritrova sola in un fosco castello, in balia dell’altero zio
Alberto che tutto è a parte una persona sensibile e capace di darle quell’amore
cui tanto agogna. Ma Sara è anche forte, caparbia; ha uno spirito indomito e
riuscirà a sopravvivere a questa mancanza di affetto e sensazione di
estraneità, riscoprendo piano piano se stessa e tornando a vivere la sua vita.
Una storia, quindi, innanzitutto di fuga e riconquista del
proprio Io, del proprio essere se stessi, attraverso un viaggio non solo reale,
per le vie della cittadina di Pomlete, per i corridoi del castello e per i
boschi e i prati che circondano la vallata, ma anche attraverso la propria
anima.
È stato solo grazie a lei che si è salvato e le sarà sempre
riconoscente, perché gli ha dato l’opportunità di continuare a vivere, di farsi
una famiglia e di raccontare ai suoi nipoti la stupenda storia di una ragazza
che gli ha portato la felicità nel cuore e l’opportunità di una nuova vita.
La scelta di trattare un tema forte come quello dell’uomo
che si crede Dio e vuole soggiogare la natura è un plus, o forse è il plus, del
romanzo.
“Le acque del sonno eterno”, infatti, è liberamente ispirato
alla tragedia del Vajont, e ci racconta come un bellissimo elemento qual è
l’acqua sia in realtà qualcosa di oscuro, malevolo, strasbordante nella sua
fatalità.
L’acqua è l’elemento trainante del romanzo, com’è successo
anche per i due precedenti libri della Pizzuto. L’acqua dà vita, perché Sara è
nata dall’acqua, e l’acqua può reclamare questa vita quando vuole, ergendosi
come giudice ultimo dell’esistenza degli esseri umani.
Quando, dopo parecchio tempo, le acque si calmarono e i suoi
occhi cercarono all’orizzonte il corpo di Sara, non vide niente. Sembrava
essere stata inghiottita dalla furia dell’acqua.
Un romanzo di amore e di speranza, di forza e di destino.
Un inno alla vita ma anche un avviso a non spingersi troppo
oltre.
Una storia dell’uomo, sull’uomo e per l’uomo.
In vendita su Amazon, IBS, LaFeltrinelli, mondadoristore e
tutti gli altri negozi online in versione digitale e cartacea. Ordinabile in
libreria.
Molto interessante, cosa ne pensate voi?
Grazie ^_^
RispondiEliminaDi nulla :)
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