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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

sabato 28 agosto 2021

Segnalazione: Dal letame nascono i fiori di Vincenzo Galati

Segnalazione:

Dal letame nascono i fiori

di

Vincenzo Galati


Buongiorno lettori,
in collaborazione con L'Altrove Ufficio Stampa (L’Ufficio Stampa svolge la funzione di collegamento con i media, occupandosi della comunicazione al fine di promuovere artisti, scrittori, aziende, eventi, iniziative, prodotti (artistici e non) in modo efficace), vi segnalo il romanzo: "Dal letame nascono i fiori" di Vincenzo Galati, edito Oakmond Publishing.

Autore già conosciuto per il romanzo Beata Gioventù.


Una commedia poliziesca ironica e leggera, intelligentemente sarcastica, con protagonisti una banda di strampalati “vecchietti” capitanati dall’arzilla Olga.
L’omicidio dell’amico Togno, un gentile e tranquillo signore, una volta agricoltore e ora dedito alla coltivazione dell’orto comunitario insieme a 5 ragazzi dai modi misteriosi, costringerà la quasi ottantenne Olga a chiedere l’aiuto dei suoi fidati amici per districare il mistero celato dietro uno strato di terra e silenzio.
Tra escamotage, gite fuori porta, nascondigli e sotterfugi, Olga, aiutata dalla sua banda di vecchietti, in una Genova dal sapore di tradizione, giungerà alla conclusione, come cantato dal compianto De André, che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.


L'autore, a due anni di distanza, ritorna sulla scena letteraria con la sua banda di "vecchietti" capitanata dalla quasi ottantenne Olga.
Il libro è una commedia poliziesca ironica e leggera: Olga si trova alle prese con un nuovo caso di omicidio da risolvere.
Tra escamotage, gite fuori porta, nascondigli e sotterfugi, la donna, aiutata dalla sua banda di vecchietti, in una Genova dal sapore di tradizione, giungerà alla conclusione, come cantato dal compianto De André, che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.


Biografia:
Vincenzo Galati, genovese, nato nel 1971, vive e lavora a Siena ed è impiegato per necessità, lettore per passione e scrittore per vizio. Non ha mai fatto un selfie, non ha mai visto Guerre Stellari e crede che il trono di spade sia una figura delle carte napoletane, per il resto è quasi normale.Ha esordito con Lo strano mistero di Torre Mozza, cui sono seguiti Chi non muore e Beata gioventù.



Gene
re:
 Romanzo commedia poliziesca
Editore: Oakmond Publishing
Data di pubblicazione: 19 maggio 2021
Numero pagine: 249
Prezzo cartaceo: 14,50€
Prezzo ebook: 4,99€ (Gratis con Kindle Unlimited)
Link per l'acquisto su Amazon:





Sinossi:
Una commedia poiziesca ironica e nerissima
Olga è vicina agli ottanta ed è appassionata di enigmistica, libri gialli, vecchi film e sigarette. Ha un grande talento per la soluzione dei misteri e una spiccata propensione a cacciarsi nei pasticci, ma ha anche una vocazione per coltivare la terra. In fondo, cosa c’è di più innocuo dell’amore per l’orticoltura e il giardinaggio? Così Olga comincia a lavorare in un orto comune senza immaginare che fiori, pomodori, insalata, zucchine e cetrioli possano essere il prologo al suo prossimo caso. E quando rinviene il cadavere di un suo amico non si fa trovare impreparata iniziando subito la sua indagine personale che la farà infilare in un ginepraio ancora più folto del solito. Per venirne fuori dovrà ricorrere all’aiuto dei suoi strampalati amici, ignari dei rischi cui si espongono.I loro metodi, per quanto poco ortodossi, risulteranno molto efficaci per risolvere un caso che rischia di far morire… dalle risate.


NOTA BENE: IL LIBRO È AUTOCONCLUSIVO


Vi lascio anche il comunicato stampa:

“DAL LETAME NASCONO I FIORI”: IL 19 MAGGIO L’ATTESO RITORNO LETTERARIO DI VINCENZO GALATI E DELLA SUA BANDA DI “VECCHIETTI”.

 

Una commedia poliziesca ironica e leggera, intelligentemente sarcastica, con protagonisti una banda di strampalati “vecchietti” capitanati dall’arzilla Olga: riusciranno con i loro metodi poco ortodossi a risolvere un caso di omicidio?

 

L’atteso ritorno di Vincenzo Galati e dei suoi energici e impavidi “vecchietti”: il 19 maggio esordirà sulla scena letteraria “Dal letame nascono i fiori”, a due anni di distanza dalla pubblicazione di “Beata Gioventù”.

Olga, già protagonista del romanzo precedente, si trova nuovamente alle prese con un caso da risolvere.

L’omicidio dell’amico Togno, un gentile e tranquillo signore, una volta agricoltore e ora dedito alla coltivazione dell’orto comunitario insieme a 5 ragazzi dai modi misteriosi, costringerà la quasi ottantenne Olga a chiedere l’aiuto dei suoi fidati amici per districare il mistero celato dietro uno strato di terra e silenzio.

“Olga Massone calzò bene in testa il cappello blu con applicazioni floreali tono su tono e bottoncini giallo oro, in modo che non le andasse fuori posto sotto il venticello primaverile. Uscì di casa congratulandosi con se stessa per lo scialle di lana grigia: faceva ancora piuttosto fresco. Si voltò, rivolse un sorriso all’uomo dai capelli bianchi che aspettava l’ascensore e si diede una rapida occhiata nello specchio dell’androne, (…) Si passò una mano sui capelli grigi per assicurarsi che la crocchia fosse a posto, uscì dal portone e diresse i suoi passi verso il centro.”

Genova con il suo intreccio di stradine fa da cornice alle avventure di Olga che, con l’aiuto di Sandro, Renato e Betta, si spingerà fino a mettere a repentaglio la sua stessa incolumità per consegnare il colpevole alla giustizia. Quest’ultima è rappresentata dal Commissario Schiappacasse e dall’ispettore Lorusso ormai avvezzi alle bizzarrie della donna ma non per questo meno preoccupati.

Tra escamotage, gite fuori porta, nascondigli e sotterfugi, Olga, aiutata dalla sua banda di vecchietti, in una Genova dal sapore di tradizione, giungerà alla conclusione, come cantato dal compianto De André, che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.

“Vico delle Mele è nel cuore del centro storico, alle spalle di Via San Luca, in quella zona che pur essendo a due passi dalla città ordinata, scivola in un mondo parallelo di scomposta e selvaggia bellezza. Nessun luogo ha per Olga tanta poesia quanto questa parte di Genova, fatta di case alte e strette, dove nelle giornate di sole la luce fende a malapena certe altezze vertiginose e batte sul selciato. Ogni volta che vi si addentra è per lei un’emozione fisica, un vortice di contrasti che le coinvolgono i sensi: l’olfatto è rapito dall’odore caldo della focaccia proveniente dai forni e da quello di rinfrescume di qualche avanzo di mercato; l’udito è frastornato da una Babele di linguaggi e cullato dalla voce rassicurante di De André, proveniente da un vecchio negozio di musica; la vista poi non riposa mai, un angolo degradato può sempre schiudersi in una piazza di intatta bellezza.”



Interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!

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