Segnalazione:
I racconti di fantasmi di un antiquario
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I racconti di fantasmi di un antiquario
I racconti di fantasmi di un antiquario
di
Montague Rhodes James
di
Montague Rhodes James
Buongiorno lettori,
per Skira vi segnalo la raccolta di racconti "I racconti di fantasmi di un antiquario" di Montague Rhodes James.
Biografia:
Montague Rhodes James (1862-1936), maestro del gotico inglese, nacque a Eton e visse operando come medievista, dimorando a lungo presso Cambridge e Oxford. Antiquario, bibliofilo, collezionista, esperto di
antichi codici fu grande nella forma del racconto e spesso prese spunto
dalle sue ricerche per le proprie opere. Ha lasciato quarantuno racconti, editi in varie collezioni a partire da Ghost Stories of Antiquary (1904).
Data di pubblicazione: 14 novembre 2019
Numero pagine: 111Prezzo cartaceo: 14,00€
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Sinossi:
I celebri racconti di fantasmi dello scrittore inglese,
piccoli gioielli della letteratura di epoca vittoriana
Le antiche carte, le lapidi, le iscrizioni sono tutt’altro che un passatempo da studioso. Nelle parole dettate da antiche maligne volontà, si cela un ambiguo segreto. Occorre poco perché una passione erudita si trasformi in un incubo, mettendo a nudo le debolezze di coloro che si danno alla ricerca per soddisfare le proprie ambizioni scientifiche. Montague Rhodes James è il maggiore poeta del gotico all’inglese, nutrito di mezze voci, di ambigui baluginii al crepuscolo, di creature che nascono dal vento. Le opere d’arte, in questa visione, si fanno portavoce di un mondo oscuro e misterioso, in cui è facile entrare, ma da cui è difficilissimo allontanarsi. Profondo conoscitore della storia britannica, traeva spunti da fonti remote, linfa per racconti come La mezzatinta, in cui una opera di un ignoto illustratore si anima sinistramente, la notte, per rivelare le vicende di un antico quanto efferato delitto. Da un dato di ricerca, si sviluppano le trame del Maligno, sempre in agguato per punire l’eccessiva sicumera dei sapienti, che non vedono, nel loro accanimento, dove si celano trappole e insidie.
Le antiche carte, le lapidi, le iscrizioni sono tutt’altro che un passatempo da studioso. Nelle parole dettate da antiche maligne volontà, si cela un ambiguo segreto. Occorre poco perché una passione erudita si trasformi in un incubo, mettendo a nudo le debolezze di coloro che si danno alla ricerca per soddisfare le proprie ambizioni scientifiche. Montague Rhodes James è il maggiore poeta del gotico all’inglese, nutrito di mezze voci, di ambigui baluginii al crepuscolo, di creature che nascono dal vento. Le opere d’arte, in questa visione, si fanno portavoce di un mondo oscuro e misterioso, in cui è facile entrare, ma da cui è difficilissimo allontanarsi. Profondo conoscitore della storia britannica, traeva spunti da fonti remote, linfa per racconti come La mezzatinta, in cui una opera di un ignoto illustratore si anima sinistramente, la notte, per rivelare le vicende di un antico quanto efferato delitto. Da un dato di ricerca, si sviluppano le trame del Maligno, sempre in agguato per punire l’eccessiva sicumera dei sapienti, che non vedono, nel loro accanimento, dove si celano trappole e insidie.
Interessante, non trovate?
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