Segnalazione:
Le notti dell'alchimista
di
Raffaele Longo
Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo "Le notti dell'alchimista" di Raffaele Longo, edito Giovane Holden Edizioni.
Biografia:
Biografia:
Nasce
a Battipaglia (SA) il 20 maggio 1985 e vive, da sempre, ad Olevano sul Tusciano.
Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli,
pubblica le sue ricerche per la tesi nel volume dal titolo "Gli Statuti
della Bagliva di Olevano sul Tusciano: tra signoria ecclesiastica e feudale e
giurisdizione cittadina" edito dalla Noitre Edizioni nel 2014, con
prefazione del relatore Prof. Aurelio Cernigliaro.
Svolge
la professione di avvocato ed è appassionato di storia, natura e sport.
Ama
particolarmente la narrativa fantastica, nonché tutto ciò che è legato al
folklore locale.
Con
la Giovane Holden Edizioni, ad aprile 2020, pubblica il suo primo romanzo breve
dal titolo "Le notti dell'alchimista", dopo essere stato finalista
alla IX edizione 2019 del Premio Streghe & Vampiri e co. (indetto dalla
stessa casa editrice) con la medesima opera, ancora inedita.
Data di pubblicazione: 31 marzo 2020
Numero pagine: 72
Prezzo cartaceo: 11,40€
Prezzo ebook: 4,99€
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Sinossi:
Tutto
inizia in una fresca sera d’estate di fine XVI secolo. Tra i campi poco
distanti dall’antica città siciliana di Leontini (l’odierna Lentini), i due
giovanissimi fratelli Chiaramonte, Girolamo e il piccolo Vito, cercano di ritrovare
il loro cagnolino. Ciò li conduce nei pressi di un rifugio abbandonato, ove un
tempo viveva un misterioso vecchio. All’interno della struttura, Girolamo
rinviene alcuni misteriosi e antichi incartamenti, tutti riguardanti la
realizzazione di una portentosa e leggendaria medicina.
Oltre
vent’anni dopo, Girolamo si trova a Napoli ed è ormai un affermato alchimista,
nonché fautore del Elixir Vitae, un efficacissimo medicamento creato proprio
grazie ai suoi studi su quelle carte. Una brutta notte, però, queste ultime gli
vengono sottratte dal Munaciello, un famigerato spiritello napoletano,
estremamente dispettoso e ostile verso Napoli e i suoi abitanti, il quale spiega
a Girolamo i motivi del suo gesto e di ciò che si cela dietro il suo eterno
tormento.
Inizia,
così, un percorso interiore del siciliano che lo porta a ripensare al suo
passato e a vivere il suo presente in una diversa consapevolezza, slegata
dall’esclusivo interesse verso la fama e il profitto, giungendo, così, all’epilogo
della singolare e misteriosa vicenda, usufruendo anche del prezioso aiuto di
una fata buona: la Bella ‘Mbriana.
Vi lascio anche una curiosità:
Vi lascio anche una curiosità:
Il protagonista del romanzo, Girolamo Chiaramonte, è un alchimista siciliano realmente vissuto tra il '500 e il '600. Si sa pochissimo di lui se non il fatto di essere stato, appunto, l'inventore di questo misterioso Elixir Vitae e di aver operato come guaritore in molti luoghi d'Italia, tra cui appunto Napoli (il resto delle vicende narrate nel libro sono, ovviamente, il frutto della fantasia dell'autore).
'O Munaciello e la Bella 'Mbriana sono, invece, due figure tipiche del folklore napoletano, per certi versi opposte e al centro di numerosi racconti popolari.
Interessante, non trovate?
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