Segnalazione:
Marcello Dudovich (1878-1962)
Fotografia fra arte e passione
Segnalazione:
Marcello Dudovich (1878-1962)
Fotografia fra arte e passione
Marcello Dudovich (1878-1962)
Fotografia fra arte e passione
a cura di
Roberto Curci,
Nicoletta Ossanna Cavadini
a cura di
Roberto Curci,
Nicoletta Ossanna Cavadini
Nicoletta Ossanna Cavadini
Buongiorno lettori,
per Skira vi segnalo il libro "Marcello Dudovich (1878-1962) Fotografia fra arte e passione" a cura di Roberto Curci, Nicoletta Ossanna Cavadini.
Data di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 368Prezzo cartaceo: 34,20€
Link per l'acquisto su Amazon:
Sinossi:
Il rapporto fra la fotografia e la cartellonistica del grande
maestro (triestino per nascita e internazionale per vocazione)
con un focus sulla sua produzione artistica
Marcello Dudovich è considerato uno dei padri della cartellonistica. Triestino di nascita e internazionale per vocazione, Dudovich fu un grande comunicatore e un innovatore assoluto, divenendo uno dei riferimenti più importanti nella storia del manifesto. Basti pensare alle sue opere per i Magazzini Mele, per Borsalino, La Rinascente, Campari, Martini, Agfa, Pirelli e molti altri.
Questo volume si propone di approfondire il rapporto tra la fotografia e la cartellonistica nei lavori del grande maestro ripercorrendo le tappe fondamentali della sua produzione artistica. Si ricostruisce in particolare il suo iter creativo attraverso materiale inedito proveniente da archivi e musei. Partendo dall’analisi della fotografia, di cui Dudovich era un grande appassionato, si affiancano schizzi e bozzetti acquerellati ai manifesti stessi. Non mancano riferimenti al cinema muto e alle dive dell’epoca, dal cui fascino l’artista fu particolarmente attratto, come anche ai rapporti con il suo maestro Leopoldo Metlicovitz, del quale sono proposte una ventina di fotografie inedite. Correda il materiale espositivo un ricco apparato iconografico e documentario comprendente lettere autografe, cartoline e copertine di riviste; oltre 300 sono le immagini riprodotte nel volume, provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private tra cui il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, la Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano, la Staatliche Graphische Sammlung di Monaco di Baviera, il Civico Archivio Fotografico di Milano, il Civico Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste, la Galleria Campari di Sesto San Giovanni, l’Archivio Ricordi di Milano.
Marcello Dudovich è considerato uno dei padri della cartellonistica. Triestino di nascita e internazionale per vocazione, Dudovich fu un grande comunicatore e un innovatore assoluto, divenendo uno dei riferimenti più importanti nella storia del manifesto. Basti pensare alle sue opere per i Magazzini Mele, per Borsalino, La Rinascente, Campari, Martini, Agfa, Pirelli e molti altri.
Questo volume si propone di approfondire il rapporto tra la fotografia e la cartellonistica nei lavori del grande maestro ripercorrendo le tappe fondamentali della sua produzione artistica. Si ricostruisce in particolare il suo iter creativo attraverso materiale inedito proveniente da archivi e musei. Partendo dall’analisi della fotografia, di cui Dudovich era un grande appassionato, si affiancano schizzi e bozzetti acquerellati ai manifesti stessi. Non mancano riferimenti al cinema muto e alle dive dell’epoca, dal cui fascino l’artista fu particolarmente attratto, come anche ai rapporti con il suo maestro Leopoldo Metlicovitz, del quale sono proposte una ventina di fotografie inedite. Correda il materiale espositivo un ricco apparato iconografico e documentario comprendente lettere autografe, cartoline e copertine di riviste; oltre 300 sono le immagini riprodotte nel volume, provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private tra cui il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, la Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano, la Staatliche Graphische Sammlung di Monaco di Baviera, il Civico Archivio Fotografico di Milano, il Civico Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste, la Galleria Campari di Sesto San Giovanni, l’Archivio Ricordi di Milano.
Interessante, non trovate?
Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate un commento su cosa ne pensate ;)