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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

martedì 17 luglio 2018

Segnalazione: Ultimo trip di un Don Giovanni Perbene di Reda Wahbi

Segnalazione:

Ultimo trip di un Don Giovanni Perbene

di

 Reda Wahbi


Buongiorno lettori,
vi segnalo un romanzo molto interessante: "'Ultimo trip di un Don Giovanni Perbenefacente parte del progetto ''Zeitgeist Hotel'' di Reda Wahbi.
Il libro è scaricabile gratuitamente dal sito hotelzeitgeist.wordpress.com in formato PDF e ePub, in più è possibile scaricare anche le altre storie di Zeitgeist Hotel.



Biografia:
Reda Wahbi nato a Parma, studia Traduzione a Torino. Oltre a Galche racconto pubblicato nelle antologie di ''Letteratura Horror'' e Short Stories, gestisce il blog ''Zeitgeist Hotel'' dove pubblica gratuitamente il progetto horror/drammatico ''Zeitgeist Hotel".



Genere: romanzo horror / drammatico
Editore: self publishing
Numero pagine: 267














Sinossi:
Willhelm Strauss è stato uno dei più grandi attori dei nostri tempi, ma adesso la sua stella è sbiadita ed è conosciuto dalle nuove generazioni come il membro più anziano dei «Figli di Fathima», nonché il suo simbolo.

A pochi giorni da «L’Avvento del Mondo Nuovo», il suo mondo fatto di set, festini, donne ed eccessi comincia a crollargli addosso, ma nei pochi giorni rimasti prima dell’arrivo di una «Nuova Luce», ha ancora tempo per un ‘’ultimo trip’’ per recuperare i cocci del passato e, con loro, le tracce della figlia scomparsa.

Eccovi anche un estratto:
Alla fine, pare che ogni storia fosse vera, dalla più inquietante alla meno ridicola.
Quando la Luce si sarebbe avvicinata a forgiare un Nuovo Mondo dalla materia grezza di quello vecchio, Fathima si sarebbe palesata finalmente tra i suoi Fratelli e, con lei, le piante e la terra che hanno custodito e protetto il suo spirito. Il cielo sarebbe caduto, la terrà si sarebbe aperta in due, ma ogni Fratello sarebbe sopravvissuto, avvolto nel profumato abbraccio dell’edera, fino a che il tiepido calore di una Nuova Luce non avrebbe lambito ogni foglia e ogni radice.
Strauss li invidiava, i suoi Fratelli. Alla fine, il tempo aveva dato loro ragione, portando con sé nuove rivelazioni. Scoprirono in fretta che avrebbero misurato il passare di ogni minuto che li separava dall’Avvento con ogni singola goccia di sangue, ogni dente e ogni arto caduto dal portale ormai sgombro dei loro Fratelli. Ma non c’era da disperarsi, non per troppo. Sangue e viscere non avrebbero lastricato i pavimenti, non troppo a lungo, assorbiti dalle piante come nutrimento. Nessuno aveva fatto loro false promesse, nessuna certezza che l’arrivo di Fathima non avrebbe portato con sé nuovi dubbi e domande, ma questo non avrebbe impedito alle loro menti di trovarsi di fronte a un bivio. Qualcuno avrebbe pensato che non era per questo che avevano scambiato la loro vita e sprecato i loro talenti e i loro affetti. Qualcuno si sarebbe chiesto come avesse fatto il tutto a trasformarsi in merda così in fretta. Qualcun altro non avrebbe avuto il tempo di chiederselo, probabilmente, nel momento in cui l’edera cominciava ad avvolgersi stretta intorno alle loro teste, i loro polsi e le caviglie. E cosa dire di quelli, che vedendo le piante costruire una fortezza intorno all’hotel, tappando ogni finestra, ogni porta, si sono chiesti: «Dov’è la Luce?»
V. rimase ferma sulla soglia. Alle sue spalle, Strauss aspettava, guardando la sua testa girare in alto e di lato, meravigliata.
«Devo portare il fucile?» le chiese.
«Non lo so,» rispose lei. Poi, dopo un altro attimo di silenzio meravigliato. «Oddio, sì, portalo. Diamoci una chance.»

Sembra molto interessante, voi che ne pensate?
Buona lettura!

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