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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

sabato 18 luglio 2020

Segnalazione: Filomena Pizzuto Una santa mancata di Maria Cristina Pizzuto

Segnalazione:
Filomena Pizzuto
Una santa mancata

di
Maria Cristina Pizzuto



Buongiorno lettori,
peTulipani Edizioni vi segnalo il saggio religioso "Filomena Pizzuto – Una santa mancata" di Maria Cristina Pizzuto.
Già conosciuta per i romanzi: Boccioli di roseIl bacio del mare - Il sacrificio di Castel MarinaLe acque del sonno eterno e Il segreto di Castel Marina.


Biografia:
Sono nata a Milano e la mia infanzia l'ho trascorsa a Bresso (MI)
All'età di 13 anni la mia famiglia si è separata. Mio papà è rimasto a Bresso, (MI) mentre io e mio fratello di 10 anni in meno di me, siamo andati ad abitare a Gorgonzola (MI).
Ho fatto lì tutte le superiori. Era un liceo scientifico sperimentale ad indirizzo ambientale.
Ho fatto i primi 6 mesi di università alla Bicocca con facoltà di Geologia. Al secondo anno avrei potuto prendere l'indirizzo di geologia marina ma mi sono fermata molto prima perché avevo capito che non era quella la mia vera vocazione. Appena ho trovato lavoro sono uscita da scuola.
Ho scritto dalla 3° media circa, in primis poesie poi mi sono dedicata sia a quelle che a scrivere racconti con modalità diverse di scrittura.
Ho pubblicato diversi romanzi, tra cui un saggio sull’anoressia.
Attualmente abito a Fara Gera d'Adda (BG)




Genere: 
Saggio religioso, biografia

Editore: Tulipani Edizioni 
Data di pubblicazione: 11 dicembre 2019
Numero pagine: 68
Prezzo cartaceo: 9.99€
Prezzo ebook: 0,99€
Link per l'acquisto su Amazon: 





Sinossi:
Ci sono grandi donne da scoprire e grandi opere da conoscere. Chi è Filomena Pizzuto? Perché l’autrice ci racconta della sua vita? L’autrice ci prende per mano in questo viaggio interiore, raccontandoci della vita di Filomena Pizzuto e non solo: l’autrice ci porta indietro nel tempo, mostrando gli usi e costumi, delle esperienze, delle conseguenze di alcune scelte. Perché il passato è il laccio con cui ci leghiamo al presente. Tocca a noi spezzarlo o stringerlo.


Ecco anche un estratto:
Perché le persone avevano passato le sofferenze della guerra ed avevano imparato ad apprezzare le piccole sfumature della vita, vi era complicità, rispetto e soprattutto condivisione. Ognuno aiutava l'altro per quello che poteva. Ovviamente non tutti anche in quel periodo, erano così altruisti, ed anzi probabilmente la maggioranza era attaccato al suo panino, sua unica fonte di vita. Quindi non nascondiamoci quando diciamo che prima era meglio... non è vero... Noi stiamo molto meglio fisicamente parlando, ma stiamo peggio internamente e spiritualmente, perché il nostro cuore è privo di valori, o meglio ci sono, ma non riescono a concretizzarsi in questa vita.




Interessante, cosa ne pensate?
Buona lettura!

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