Segnalazione:
MAC
La Fondazione Gino Macaluso
per l'auto storica
di
Monica Mailander Macaluso,
Stefano Macaluso,
Sergio Remondino,
Mitch Payne
Buongiorno lettori,
per Mondadori Electa vi segnalo il saggio "MAC - La Fondazione Gino Macaluso per l'auto storica" di Monica Mailander Macaluso, Stefano Macaluso, Sergio Remondino, Mitch Payne.
Biografia:
Monica Mailander Macaluso, moglie e Presidente della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica.
Stefano Macaluso, figlio e socio fondatore della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica.
Mitch Payne, fotografo londinese, lavora in Europa e in America per progetti artistici e industriali. Segno distintivo delle sue opere è il contrasto tra ombra e luce sfolgorante.
Sergio Remondino, giornalista di rally, firma storica di Autosprint, è stato responsabile del mensile Rallysprint
Contributi di: The Duke of Richmond, Stefano Domenicali, Luca Cordero di Montezemolo, Angelo Sticchi Damiani, Nick Foulkes, Masafumi Suzuki
Stefano Macaluso, figlio e socio fondatore della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica.
Mitch Payne, fotografo londinese, lavora in Europa e in America per progetti artistici e industriali. Segno distintivo delle sue opere è il contrasto tra ombra e luce sfolgorante.
Sergio Remondino, giornalista di rally, firma storica di Autosprint, è stato responsabile del mensile Rallysprint
Contributi di: The Duke of Richmond, Stefano Domenicali, Luca Cordero di Montezemolo, Angelo Sticchi Damiani, Nick Foulkes, Masafumi Suzuki
Genere: saggio
Editore: Mondadori Electa
Data di pubblicazione: 26 gennaio 2021
Numero pagine: 252Prezzo cartaceo: 75,00€
Link per l'acquisto su Amazon:Sinossi:
“PARTENDO DA TORINO E ATTRAVERSO LA VITA DI GINO, IL LIBRO E LA FONDAZIONE INTENDONO FAR CONOSCERE A UN PUBBLICO INTERNAZIONALE E SOPRATTUTTO A UN PUBBLICO DI GIOVANI LA STORIA DELL’AUTO DA CORSA CON I SUOI PROTAGONISTI: I DESIGNER, I PILOTI, I MECCANICI”
Monica Mailander Macaluso
“QUELLA CUI HO DATO VITA NON E’ UNA SEMPLICE COLLEZIONE DI AUTOMOBILI, E’ UN’OPERAZIONE CULTURALE PER RICOSTRUIRE MATERIALMENTE LA VICENDA DEI RALLY, AFFINCHE’ NE RIMANGA UNA MEMORIA STORICA VERA, TANGIBILE”
Gino Macaluso
Architetto, sportivo e campione di rally, imprenditore di successo, designer, Gino Macaluso è stato un innovatore dalle molte competenze e dalle adrenaliniche, sorprendenti passioni. A dieci anni dalla scomparsa, un grande volume ne racconta le avventure sportive e professionali attraverso testimonianze, ricordi e immagini che non descrivono solo l’epica della velocità ma illustrano anche i traguardi raggiunti da una mente eclettica e tenace, lungimirante e genialmente attenta al dettaglio. La Fondazione, costituita nel 2018 e intitolata a Gino Macaluso con lo scopo di far conoscere al mondo i principi che hanno ispirato il suo lavoro e la sua collezione di automobili, trasmette al lettore di queste pagine tutto il valore della creatività e dell’operosità italiana nel mondo dell’automobile. Le fotografie che Mitch Payne ha scattato per questo libro esplorano i dettagli delle auto, vere e proprie “sculture” in movimento nello spazio, secondo la definizione di “Mac”, evidenziando la portata del design nel motorsport. A queste immagini si alternano quelle storiche provenienti, tra gli altri, dagli archivi Actualfoto e McKlein Photography. Il lettore incontra la FIAT Abarth X1/9, la FIAT 124 Spider, la Lancia Delta HF versione Safari, la Stratos e molte altre automobili iconiche della storia dei rally. I testi, le testimonianze di amici, compagni di importanti tratti di vita, della moglie, dei figli, del giornalista Sergio Remondino delineano la biografia di Gino Macaluso: le vittorie ai Campionati di Rally, nell’anno della laurea in architettura presso il Politecnico di Torino, la ideazione di orologi Girard Perregaux legati alle Ferrari e non solo, l’amore per la sua famiglia e il costante e audace impegno nel voler creare collegamenti di segno e di significato tra tutte le cose belle che ha avuto il privilegio di conoscere, o di creare.
Scrive l’amico, giornalista e scrittore, Nick Foulkes: “Gino aveva il senso delle proporzioni di un architetto, la capacità di valutare i rischi di un campione di rally, la sensibilità estetica di un collezionista e la comprensione immediata di teoria e pratica tipica di chi opera nell’industria orologiera”.
Interessante, non trovate?
Buona lettura!
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