Segnalazione:
Opere complete.
Testi editi e inediti
di
Nino Buccellato
Introduzione di Alessandro Zaccuri
Buongiorno lettori,
per Marietti 1820 vi segnalo il saggio: "Opere complete. Testi editi e inediti" di Nino Buccellato, introduzione di Alessandro Zaccuri.
Biografie:
Nino Buccellato (Castellammare del Golfo, Trapani, 1915 – Roma 1983), poeta, scrittore, insegnante, giornalista, è stato rettore e preside dei Convitti nazionali di Stato, segretario particolare in vari Ministeri e sindacalista.
Laureato in Letteratura italiana con Natalino Sapegno su Giovanni Verga e il verismo, mostra avversione per il fascismo e viene periodicamente richiamato perché non partecipa alle adunate. Sottotenente dell'Esercito, allo sbarco degli Americani in Sicilia viene condotto in Africa per una prigionia che dura due anni: Biserta, Chanzy, Orano, Casablanca.
A Biserta un compagno gli regala la Fedra di D'Annunzio nell' edizione Treves sui cui margini scrive a matita il suo diario. Nel campo di prigionia di Fedala, in Marocco, dà vita con altri prigionieri a un'associazione di Azione Cattolica che organizza conferenze e corsi scolastici per i soldati.
Narratore sulle terze pagine di molti quotidiani (dal Giornale d'Italia alla Nazione, da Roma al Giornale di Sicilia), lavora per otto anni alle relazioni culturali del Ministero degli Esteri, attività che gli consente di viaggiare in tutto il mondo.
Nel 1953 pubblica da Macchia il volume di racconti Il vulcano non si spegne. Seguiranno la raccolta di poesie Le soste (Vallecchi, 1966), definite da Ungaretti "notevoli" e tradotte anche all'estero, e Uomo di terra (De Luca, 1975). Dopo la pubblicazione del primo libro Nino Buccellato riceve l'incarico di prepare soggetti cinematografici per due sue novelle, ma nonostante la disponibilità di Eduardo De Filippo ad accettare il ruolo di protagonista, l'impresa non avrà compimento, così come l'adattamento di Scurpiddu di Capuana, commissionato dall'Istituto Luce, e di un Carosello per la Regione Siciliana. Realizzerà comunque tre documentari in cinema-scope e a colori. Nel 1979 riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro al merito della cultura.
Alessandro Zaccuri, giornalista e scrittore, è inviato speciale del quotidiano Avvenire. Tra le sue pubblicazioni recenti Nel nome (NN 2019), Parole nella notte (San Paolo 2020) e La quercia di Bruegel (Aboca 2021).
Sinossi:«Qualcuno dei critici mi ha rivolto, sia pure affettuosamente, l'accusa di essere uno scrittore "schivo", "solitario", "quasi sdegnoso". Chi non mi conosce può pensare che io sia una specie di orso o un istrice. Non è affatto vero. Ritengo invece di essere un tipo socievole e amante della buona compagnia. Mi piace soltanto lavorare in silenzio. Proust dice che un libro è figlio del silenzio».
• Ritratto allo specchio
• Il vulcano non si spegne
• Due strade per il cielo
• Onorevoli o quasi
• Le soste
• Uomo di terra
• OssidianaAppendice: Diario di prigionia
Molto interessante, lo leggerete?
Buona lettura!
Buongiorno lettori,
per Marietti 1820 vi segnalo il saggio: "Opere complete. Testi editi e inediti" di Nino Buccellato, introduzione di Alessandro Zaccuri.
Biografie:
Nino Buccellato (Castellammare del Golfo, Trapani, 1915 – Roma 1983), poeta, scrittore, insegnante, giornalista, è stato rettore e preside dei Convitti nazionali di Stato, segretario particolare in vari Ministeri e sindacalista.
Laureato in Letteratura italiana con Natalino Sapegno su Giovanni Verga e il verismo, mostra avversione per il fascismo e viene periodicamente richiamato perché non partecipa alle adunate. Sottotenente dell'Esercito, allo sbarco degli Americani in Sicilia viene condotto in Africa per una prigionia che dura due anni: Biserta, Chanzy, Orano, Casablanca.
A Biserta un compagno gli regala la Fedra di D'Annunzio nell' edizione Treves sui cui margini scrive a matita il suo diario. Nel campo di prigionia di Fedala, in Marocco, dà vita con altri prigionieri a un'associazione di Azione Cattolica che organizza conferenze e corsi scolastici per i soldati.
Narratore sulle terze pagine di molti quotidiani (dal Giornale d'Italia alla Nazione, da Roma al Giornale di Sicilia), lavora per otto anni alle relazioni culturali del Ministero degli Esteri, attività che gli consente di viaggiare in tutto il mondo.
Nel 1953 pubblica da Macchia il volume di racconti Il vulcano non si spegne. Seguiranno la raccolta di poesie Le soste (Vallecchi, 1966), definite da Ungaretti "notevoli" e tradotte anche all'estero, e Uomo di terra (De Luca, 1975). Dopo la pubblicazione del primo libro Nino Buccellato riceve l'incarico di prepare soggetti cinematografici per due sue novelle, ma nonostante la disponibilità di Eduardo De Filippo ad accettare il ruolo di protagonista, l'impresa non avrà compimento, così come l'adattamento di Scurpiddu di Capuana, commissionato dall'Istituto Luce, e di un Carosello per la Regione Siciliana. Realizzerà comunque tre documentari in cinema-scope e a colori. Nel 1979 riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro al merito della cultura.
Laureato in Letteratura italiana con Natalino Sapegno su Giovanni Verga e il verismo, mostra avversione per il fascismo e viene periodicamente richiamato perché non partecipa alle adunate. Sottotenente dell'Esercito, allo sbarco degli Americani in Sicilia viene condotto in Africa per una prigionia che dura due anni: Biserta, Chanzy, Orano, Casablanca.
A Biserta un compagno gli regala la Fedra di D'Annunzio nell' edizione Treves sui cui margini scrive a matita il suo diario. Nel campo di prigionia di Fedala, in Marocco, dà vita con altri prigionieri a un'associazione di Azione Cattolica che organizza conferenze e corsi scolastici per i soldati.
Narratore sulle terze pagine di molti quotidiani (dal Giornale d'Italia alla Nazione, da Roma al Giornale di Sicilia), lavora per otto anni alle relazioni culturali del Ministero degli Esteri, attività che gli consente di viaggiare in tutto il mondo.
Nel 1953 pubblica da Macchia il volume di racconti Il vulcano non si spegne. Seguiranno la raccolta di poesie Le soste (Vallecchi, 1966), definite da Ungaretti "notevoli" e tradotte anche all'estero, e Uomo di terra (De Luca, 1975). Dopo la pubblicazione del primo libro Nino Buccellato riceve l'incarico di prepare soggetti cinematografici per due sue novelle, ma nonostante la disponibilità di Eduardo De Filippo ad accettare il ruolo di protagonista, l'impresa non avrà compimento, così come l'adattamento di Scurpiddu di Capuana, commissionato dall'Istituto Luce, e di un Carosello per la Regione Siciliana. Realizzerà comunque tre documentari in cinema-scope e a colori. Nel 1979 riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro al merito della cultura.
Alessandro Zaccuri, giornalista e scrittore, è inviato speciale del quotidiano Avvenire. Tra le sue pubblicazioni recenti Nel nome (NN 2019), Parole nella notte (San Paolo 2020) e La quercia di Bruegel (Aboca 2021).
Sinossi:
«Qualcuno dei critici mi ha rivolto, sia pure affettuosamente, l'accusa di essere uno scrittore "schivo", "solitario", "quasi sdegnoso". Chi non mi conosce può pensare che io sia una specie di orso o un istrice. Non è affatto vero. Ritengo invece di essere un tipo socievole e amante della buona compagnia. Mi piace soltanto lavorare in silenzio. Proust dice che un libro è figlio del silenzio».
• Ritratto allo specchio
• Il vulcano non si spegne
• Due strade per il cielo
• Onorevoli o quasi
• Le soste
• Uomo di terra
• Ossidiana
• Ritratto allo specchio
• Il vulcano non si spegne
• Due strade per il cielo
• Onorevoli o quasi
• Le soste
• Uomo di terra
• Ossidiana
Appendice: Diario di prigionia
Molto interessante, lo leggerete?
Buona lettura!
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