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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

martedì 13 aprile 2021

Segnalazione: La mia pasta madre. Il pane, i dolci, la vita in montagna di Vea Carpi in collaborazione con Irene Hager

Segnalazione:

La mia pasta madre.

Il pane, i dolci, la vita in montagna

di

Vea Carpi

in collaborazione con Irene Hager



Buongiorno lettori,
vi segnalo il ricettario "La mia pasta madre. Il pane, i dolci, la vita in montagnadi Vea Carpi in collaborazione con Irene Hager, edito Raetia, con illustrazioni di Giorgia Pallaoro.


Biografie:
Vea Carpi
Nata nel 1975. Studia scienze politiche a Firenze. Nel 2001 si trasferisce per amore in Trentino, in un maso di montagna in Valle dei Mocheni.

Contadina, cuoca, appassionata di lana (fila, fa feltro, lavora a maglia, tinge con tinture naturali). Vive al maso con i tre figli e il marito. Insieme gestiscono un agriturismo. Da Edition Raetia: “La mia Pasta Madre” (in collaborazione con Irene Hager, 2020).

Irene Hager
Classe 1970, laurea in Pedagogia e Germanistica. Dal 1996 si occupa di didattica museale in qualità di educatrice, project manager, formatrice e curatrice. Insegnante di lavorazione del feltro presso la “Winterschule Ulten”. Tiene corsi di erbologia, miti e leggende. Coautrice dei libri “Südtiroler Kräuterfrauen” e “Die Kraft der Kräuter nutzen”. Da Edition Raetia: “Die Lärche” (in collaborazione con Elisabeth Unterhofer, 2019) e “La mia Pasta Madre” (in collaborazione con Vea Carpi, 2020).



Genere: ricettario
Editore: Raetia
Data di pubblicazione: 15 settembre 2020
Numero pagine: 272
Prezzo cartaceo: 24,90
Link per l'acquisto su Amazon: 






Sinossi:
Facendo il pane e i lievitati con la pasta madre si impara a decelerare. È una vecchia tradizione che richiede tempo e crea un legame con il passato. La pasta madre, o lievito naturale, è un impasto di farina e di acqua lasciato fermentare. Negli ultimi anni ha conquistato una popolarità sempre più vasta e ora la si può trovare anche sui marketplace e sulle piattaforme internet. Chi utilizza la pasta madre ha un atteggiamento nei confronti della vita all'insegna della sostenibilità - come la contadina trentina Vea. La pasta madre di Vea ha 70 anni e ha bisogno di cure continue e amorevoli. Con lei Vea sforna sorprendenti magie: dai dolci pasquali in primavera al pane alle erbe aromatiche in estate, al pane con la frutta in autunno fino al panettone a Natale. Perché la pasta madre è incredibilmente versatile, è più sana e molto più digeribile rispetto ad altri tipi di lievito.


Eccovi anche il comunicato stampa:
“La Mia Pasta Madre”, il libro che svela il segreto di una rinascita continua
              
Come farina e acqua, pazienza ed emozioni possono raccontare storie di vita e paesaggi montani

La cadenza delle stagioni viene interpretata attraverso le ricette di Vea Carpi, autrice e protagonista del libro “La Mia Pasta Madre - Il pane, i dolci, la vita in montagna”, edito Raetia. Vea, pisana di nascita ma trentina per scelta, spiega come è stato importante per lei fare il pane in casa: le ha cambiato radicalmente la vita e l’ha portata a decidere di lasciare un lavoro in città per preferire la montagna, il Mas del Saro in Valle dei Mocheni, vicino a Trento. Il fil rouge della sua storia è la pasta madre, un impasto magico fatto di sola farina e acqua.

Il libro, risultato di un anno e mezzo di lavoro con il supporto e la guida della educatrice e formatrice Irene Hager (che si è occupata della versione in lingua tedesca), è la raccolta di 54 ricette di ciò che si può realizzare con la pasta madre. Suddivise nelle 4 stagioni e intervallate da suggerimenti pratici (con illustrazioni di Giorgia Pallaoro), contengono anche consigli sugli strumenti di cucina da utilizzare, i tempi utili (“…la sera preparate il lievitino…”) e aneddoti e fotografie, che trasformano ciascuna ricetta in un racconto di ciò che succede nella vita di Vea nel suo maso, con la sua famiglia. Ecco svelati i segreti per realizzare il pane quotidiano, ma anche il pane del bosco, le treccine dolci, gli scones al sambuco e semi di finocchio, le brioches di montagna, gli waffle al farro con avanzi di pasta madre e molto altro. In ogni spiegazione si sente la voce di Vea, che guida il lettore e lo fa sentire partecipe di una routine consolidata.

La pasta madre è la semplice miscela di acqua e farina che crea un ambiente perfetto per lo sviluppo dei lieviti naturali. In questa zona d’Italia è facile trovare la Sauerteig, la pasta acida fatta solo con farina di segale, con la quale si realizza il tipico pane nero. La differenza più importante è che la pasta madre va benissimo anche per la preparazione dei dolci. Panificare con la pasta madre non è solo una filosofia di vita, ma convince anche per molte ragioni puramente pratiche. Il pane fatto con il lievito madre ha un sapore più pieno, più ricco. È anche più facilmente digeribile rispetto ai prodotti da forno tradizionali, grazie ai lunghi tempi di riposo dell’impasto. È caratterizzato da una crosta croccante e scura che permette al pane di rimanere fresco più a lungo (la fermentazione anaerobica crea un ambiente acido che tiene lontani batteri e muffe).

Panificare e preparare i dolci con la pasta madre è un ritorno a un’arte della panificazione sana e tradizionale, che insegna a decelerare. Nutrire e curare il lievito madre per non arrestare il processo di fermentazione non è difficile né impegnativo, ci vuole solo un po’ di pazienza. Vea quindi in questo libro insegna come approcciarsi alla vita con maggiore consapevolezza, con un atteggiamento paziente e attento alle piccole cose che rendono l’esperienza di condivisione del pane un momento speciale.


Vea Carpi ha iniziato a panificare con il lievito madre al Mas del Saro, utilizzando una pasta madre nata in Calabria più di settant’anni fa, che l’autrice ha ricevuto in dono. Le ci sono voluti alcuni tentativi per ottenere i primi risultati apprezzabili. Vea ora conosce le insidie e le sottigliezze della pasta madre come nessun altro e desidera trasmettere le sue conoscenze ai lettori in modo semplice e comprensibile. Da vent’anni vive con la sua famiglia al Mas del Saro in Valle dei Mocheni, vicino a Trento. Grazie alla vita al maso ha ritrovato la strada per tornare alla Natura e a uno stile di vita più ecosostenibile. Vea e suo marito Renzo gestiscono un piccolo agriturismo, coltivano un orto, allevano pecore, asini e galline. I prati e i boschi intorno al maso sono un vero paradiso per i giochi dei loro tre figli.



Il pane come si faceva una volta: una sana tradizione che ci insegna a rallentare
Utilizzare la pasta madre: un must nella panificazione e una filosofia di vita

La pasta madre è un impasto magico. Eppure non è nient’altro che farina e acqua. La semplice miscela di questi due ingredienti crea l’ambiente perfetto per lo sviluppo dei lieviti naturali – il processo di fermentazione ha inizio, l’impasto lievita in modo ideale. Vea Carpi, una contadina trentina per passione, al suo maso panifica esclusivamente utilizzando il lievito madre. A differenza della Sauerteig, la pasta acida fatta solo con farina di segale, la pasta madre va benissimo anche per la preparazione dei dolci. In “La mia pasta madre” viene spiegato come preparare il pane di castagne, la pizza, le girelle alla cannella e i tradizionali biscotti natalizi, insieme ad altre cinquanta ricette per tanti altri tipi di pane e dolci per ogni occasione e ogni stagione.

È un argomento di tendenza che sta conquistando sempre più persone, sia in Italia che in Europa: panificare con la pasta madre non è solo una filosofia di vita ma convince anche per molte ragioni puramente pratiche. Il pane fatto con il lievito madre ha un sapore più pieno, più ricco, più interessante. È anche più facilmente digeribile rispetto ai prodotti da forno tradizionali, grazie ai lunghi tempi di riposo dell’impasto. È caratterizzato da una crosta croccante e scura che permette al pane di rimanere fresco più a lungo (la fermentazione anaerobica crea un ambiente acido che tiene lontani batteri e muffe).
Panificare e preparare i dolci con la pasta madre è un ritorno a un’arte della panificazione sana e tradizionale, che ci insegna a decelerare. Nutrire e curare il lievito madre per non arrestare il processo di fermentazione non è difficile né impegnativo… ci vuole solo un po’ di pazienza. La pasta madre può essere facilmente creata partendo da farina e acqua oppure si può trovare qualcuno che ne regali un pezzettino della propria.
Vea Carpi, laureata in Scienze politiche, ha iniziato a panificare con il lievito madre al Mas del Saro, utilizzando una pasta madre nata in Calabria più di settant’anni fa, che l’autrice ha ricevuto in dono. Le ci sono voluti alcuni tentativi per ottenere i primi risultati apprezzabili. Vea ora conosce le insidie e le sottigliezze della pasta madre come nessun altro e desidera trasmettere le sue conoscenze ai lettori di “La mia pasta madre” in modo semplice e comprensibile, condividendo anche preziosi suggerimenti e consigli. Il suo libro è la riscoperta di un’antica e nobile tradizione di panificazione ed è un vero must per gli amanti del pane!
Da vent’anni Vea vive con la sua famiglia al Mas del Saro in Valle dei Mocheni, vicino a Trento. Grazie alla vita al maso, Vea, pisana e cittadina “doc”, ha ritrovato la strada per tornare alla Natura e a uno stile di vita più ecosostenibile. Vea e suo marito Renzo gestiscono un piccolo agriturismo, coltivano un orto, allevano pecore, asini e galline. I prati e i boschi intorno al maso sono un vero paradiso per i giochi dei loro tre figli. La storia di vita dell’autrice è la dimostrazione che nessuno nasce già perfetto panificatore ma che con la pratica e la passione chiunque può diventarlo.


Interessante, cosa ne pensate?

Buona lettura!

2 commenti:

  1. Grazie per questo prezioso consiglio, bella anche la copertina. Da tempo utilizzo il lievito madre e il sapore del pane e della pizza è completamente diverso.

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