Segnalazione:
Laura nella stanza
di
Roberta De Tomi
Segnalazione:
Laura nella stanza
di
Roberta De Tomi
Buongiorno lettori,
oggi vi segnalo il racconto: "Laura nella stanza" di Roberta De Tomi.
Vi ricordate di questa brava autrice? Avevo recensito il suo bel romanzo Alice nel labirinto.
“Laura
nella Stanza”: e-book, cartaceo e… il finale lo scrivi tu
Una storia d’amore e di vendetta, disponibile in più versioni dal 16 settembre 2019: e-book, cartaceo normale e cartaceo… senza finale. Si tratta di “Laura nella stanza”(Independently publish) racconto lungo-pilota della serie “Bad Girls” promosso dal blog La Penna Sognante (lapennasognante.blogspot.com), nato dalla penna di Roberta De Tomi.
L’idea nasce dalla recente esperienza di pubblicazione con il librogame “Alice nel labirinto” (DAE Editore) - secondo posto ex-aequo al Trofeo Cittadella per il miglior romanzo fantasy - e da esperienze di scrittura creativa cui l’autrice ha preso parte come docente.
“Dopo aver scritto il seguito dei libri di Lewis Carroll – spiega De Tomi- Ho pensato di scrivere un racconto senza finale per consentire ai lettori e alle lettrici di partecipare al processo creativo. Il tutto, divertendosi e avendo anche la possibilità di interfacciarsi con me.”
I lettori-scrittori possono contattare l’autrice all’email lapennasognante@gmail.com e concordare la pubblicazione dei finali sul blog dedicato alle scritture e alle letture creative.
Ovviamente, non manca la versione tradizionale, con un finale tutto da scoprire.
“Laura nella stanza” è un racconto di genere in bilico tra il thriller e l’erotico, con una forte venatura psicologica, in virtù dei travagli interiori che dilaniano la protagonista. Coinvolta in una vicenda torbida tanto quanto il suo passato, Laura, giovane e bellissima donna piena di complessi, sarà costretta a uscire dalla stanza in cui è reclusa; un luogo non soltanto fisico, ma soprattutto mentale, in cui ha sotterrato le proprie aspirazioni e il coraggio di vivere. Riuscirà a compiere le scelte giuste, spezzando l’ingiusta e crudele etichetta che le è stata apposta? E se i veri “sciroccati” fossero gli altri?
Una storia d’amore e di vendetta, disponibile in più versioni dal 16 settembre 2019: e-book, cartaceo normale e cartaceo… senza finale. Si tratta di “Laura nella stanza”(Independently publish) racconto lungo-pilota della serie “Bad Girls” promosso dal blog La Penna Sognante (lapennasognante.blogspot.com), nato dalla penna di Roberta De Tomi.
L’idea nasce dalla recente esperienza di pubblicazione con il librogame “Alice nel labirinto” (DAE Editore) - secondo posto ex-aequo al Trofeo Cittadella per il miglior romanzo fantasy - e da esperienze di scrittura creativa cui l’autrice ha preso parte come docente.
“Dopo aver scritto il seguito dei libri di Lewis Carroll – spiega De Tomi- Ho pensato di scrivere un racconto senza finale per consentire ai lettori e alle lettrici di partecipare al processo creativo. Il tutto, divertendosi e avendo anche la possibilità di interfacciarsi con me.”
I lettori-scrittori possono contattare l’autrice all’email lapennasognante@gmail.com e concordare la pubblicazione dei finali sul blog dedicato alle scritture e alle letture creative.
Ovviamente, non manca la versione tradizionale, con un finale tutto da scoprire.
“Laura nella stanza” è un racconto di genere in bilico tra il thriller e l’erotico, con una forte venatura psicologica, in virtù dei travagli interiori che dilaniano la protagonista. Coinvolta in una vicenda torbida tanto quanto il suo passato, Laura, giovane e bellissima donna piena di complessi, sarà costretta a uscire dalla stanza in cui è reclusa; un luogo non soltanto fisico, ma soprattutto mentale, in cui ha sotterrato le proprie aspirazioni e il coraggio di vivere. Riuscirà a compiere le scelte giuste, spezzando l’ingiusta e crudele etichetta che le è stata apposta? E se i veri “sciroccati” fossero gli altri?
Biografia:
Nata negli anni Ottanta, cresciuta a
libri, anime, film trash e musica New Wave, Metal e Hip-Hop, Scrive da sempre,
online dal 2007, gestendo blog e scrivendo articolo di varia. Ghostwriter,
scrittrice, giornalista, organizzatrice di eventi, donna dai mille interessi, ama sondare il lato oscuro
dell’animo umano e ama sperimentare con la scrittura. “Laura nella stanza”
nasce come puntata pilota della serie “Bad Girls”. Tra i suoi lavori: “Come
sedurre le donne” (HOW2 Edizioni, 2014), “Chick Girl – Azalee per Veridiana”
(Delos Digital, 2016). “Alice nel labirinto” (DAE, 2017) nel 2019 si è
aggiudicato il secondo premio ex-aequo presso il Trofeo Cittadella, assegnato
al miglior romanzo fantasy italiano. Gestisce il blog
lapennasognante.blogspot.com. E-mail:
lapennasognante@gmail.com.
Data di pubblicazione: settembre 2019
Numero pagine: 70 circaPrezzo cartaceo: 8,32€
Prezzo ebook: 2,99€ (Gratis con Kindle Unlimited)
Link per l'acquisto su Amazon:
Sinossi:
Diego, un passato da Don Giovanni a “cinque
stelle” coronato da una vicenda a rischio revenge porn, vede vacillare la sua
convivenza con Giulia quando inizia a ricevere dei messaggi anonimi deliranti e
ricorrenti. I sospetti ricadono su Laura, definita la “matta” o la “sciroppata”
in quanto strana e da sempre innamorata in maniera patologica di Diego. La
giovane nega le accuse e, quando interviene Lucrezia, ex fidanzata di Diego, si
convince a prendere parte a un piano per smascherare la vera responsabile della
trama ordita contro di lei.
Sarà Giulia, da sempre considerata la donna perfetta, ma stranamente legata anche lei a Lucrezia? O Laura è davvero la matta del villaggio, incapace di redenzione?
Eccovi anche degli estratti:
Dieci regole perfette: da quando le aveva messe a punto, Diego non aveva sbagliato un colpo. Mai. Anche con Laura aveva applicato il suo decalogo. L’aveva osservata, si era avvicinato con la scusa del saluto a un’ex fiamma. Quando ebbe incrociato il suo sguardo d’iceberg, sfoderò un sorriso radioso. La pochette argentata posata sul tavolino cadde a terra, così colse l’occasione per raccoglierla.
Aveva trovato il pretesto perfetto per parlarle.
Tutto era iniziato quella sera.
Sarà Giulia, da sempre considerata la donna perfetta, ma stranamente legata anche lei a Lucrezia? O Laura è davvero la matta del villaggio, incapace di redenzione?
Eccovi anche degli estratti:
Estratto
1
Dopo il caffè, dentro la stanza e tutto il mondo fuori, come nella canzone di Vasco Rossi, Laura ascoltava le sensazioni che aveva in testa. Sfiorarono il cuore, irruppero nello stomaco, nel fegato, si parcellizzarono in basso, come gocce che, cadendo lentamente ma inesorabilmente, si risolvevano in una tortura senza fine. Come diceva Lucrezia, uno stillicidio. Tutto quello che non poteva dire, si accumulava come polvere sui mobili. La sua cantina era sempre più chiusa e la polvere un cumulo ormai troppo pesante.
Scagliò la tazzina vuota contro il battiscopa.
«Maledizione!»
Il gorgheggio del Huawei, posato su una pila di riviste ingiallite, attirò la sua attenzione. Si mosse, evitando per caso i frammenti di vetro sparsi sul pavimento: li sfiorarono, lievi, come quelli di una danzatrice, fino alla meta. Tremava tutta; anche le mani che afferrarono l’oggetto.
Lesse il messaggio, buttando fuori le tensioni.
Tesoro, sono qui.
Il tremito ai nervi si placò, sostituito da un sorriso.
Lei era tornata.
Continuò a leggere il messaggio.
Mi raccomando, vestiti come un anno fa.
Sistemò il reggiseno e le mutandine con cui era vestita in quel momento.
Lei nella stanza. L’ex reginetta della scuola, a Milano. Per lei, si sarebbe fatta bella come non faceva da tanto tempo.
Dall’armadio prese il completo riposto in una busta di plastica, sotto una pila di maglioni XL. Lo estrasse dall’involucro e lo spiegò scrupolosamente. Infilò la blusa con le maniche a sbuffo e il cravattino blu-navy, in tinta con il bordo del colletto e la gonna corta plissettata.
Il look della notte senza luna. Così avevano chiamato quelle ore di trasgressioni.
Dopo il caffè, dentro la stanza e tutto il mondo fuori, come nella canzone di Vasco Rossi, Laura ascoltava le sensazioni che aveva in testa. Sfiorarono il cuore, irruppero nello stomaco, nel fegato, si parcellizzarono in basso, come gocce che, cadendo lentamente ma inesorabilmente, si risolvevano in una tortura senza fine. Come diceva Lucrezia, uno stillicidio. Tutto quello che non poteva dire, si accumulava come polvere sui mobili. La sua cantina era sempre più chiusa e la polvere un cumulo ormai troppo pesante.
Scagliò la tazzina vuota contro il battiscopa.
«Maledizione!»
Il gorgheggio del Huawei, posato su una pila di riviste ingiallite, attirò la sua attenzione. Si mosse, evitando per caso i frammenti di vetro sparsi sul pavimento: li sfiorarono, lievi, come quelli di una danzatrice, fino alla meta. Tremava tutta; anche le mani che afferrarono l’oggetto.
Lesse il messaggio, buttando fuori le tensioni.
Tesoro, sono qui.
Il tremito ai nervi si placò, sostituito da un sorriso.
Lei era tornata.
Continuò a leggere il messaggio.
Mi raccomando, vestiti come un anno fa.
Sistemò il reggiseno e le mutandine con cui era vestita in quel momento.
Lei nella stanza. L’ex reginetta della scuola, a Milano. Per lei, si sarebbe fatta bella come non faceva da tanto tempo.
Dall’armadio prese il completo riposto in una busta di plastica, sotto una pila di maglioni XL. Lo estrasse dall’involucro e lo spiegò scrupolosamente. Infilò la blusa con le maniche a sbuffo e il cravattino blu-navy, in tinta con il bordo del colletto e la gonna corta plissettata.
Il look della notte senza luna. Così avevano chiamato quelle ore di trasgressioni.
Avvertì le mani dell’ex reginetta
muoversi in sincrono con le labbra di lui.
Diego.
Estratto 2
Erri stuzzicò il suo lato macho. Di solito lo assecondava, come Diego aveva sempre assecondato se stesso, certo del suo aspetto perfetto.
Da quando si era tolto la maglietta metallara e i jeans stracciati, si era scoperto seduttore da “cinque stelle”.
Aveva poche ma efficaci regole: “I dieci imperativi della seduzione”.
Diego.
Estratto 2
Erri stuzzicò il suo lato macho. Di solito lo assecondava, come Diego aveva sempre assecondato se stesso, certo del suo aspetto perfetto.
Da quando si era tolto la maglietta metallara e i jeans stracciati, si era scoperto seduttore da “cinque stelle”.
Aveva poche ma efficaci regole: “I dieci imperativi della seduzione”.
1)
Non sparare nel mucchio: individua la donna che ritieni più interessante e vai
alla conquista.
2)
Primo approccio: evita frasi come “Sei bellissima”, “Hai due occhi stupendi” e
tutte quelle che mostrano che sei interessato soltanto al suo aspetto fisico.
3)
Parlale guardandola negli occhi.
4)
Dimostrati incuriosito da lei, prima ancora che dal suo corpo.
5)
Falle dei complimenti, ma senza esagerare.
6)
Sorridile e mostrale complicità.
7)
Se lei si avvicina con il corpo, vuol dire che tu puoi avvicinarti e tentare un
tocco sul braccio, sulla mano, su una spalla. Un lieve sfioramento, giusto per
farle captare la tua attrazione, ma senza fargliela pesare.
8)
Chiedile prima di tutto il cellulare, non il contatto Social.
9)
Al momento del congedo, proponile un appuntamento facendole capire che vorresti
riprendere il discorso dal punto in cui lo avete interrotto.
10) Interrompi un discorso avviato, sul più
bello! Salutala con due baci sulla guancia e un sorriso, ti allontani, ti fermi
per guardarla ancora, prima di uscire dal suo campo visivo. La farà sentire
importante e rassicurata.Dieci regole perfette: da quando le aveva messe a punto, Diego non aveva sbagliato un colpo. Mai. Anche con Laura aveva applicato il suo decalogo. L’aveva osservata, si era avvicinato con la scusa del saluto a un’ex fiamma. Quando ebbe incrociato il suo sguardo d’iceberg, sfoderò un sorriso radioso. La pochette argentata posata sul tavolino cadde a terra, così colse l’occasione per raccoglierla.
Aveva trovato il pretesto perfetto per parlarle.
Tutto era iniziato quella sera.
Un'idea molto bella, non trovate?
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