Segnalazione:
Lady per caso
di
Cheryl Bolen
Buongiorno lettori,
oggi vi segnalo un nuovo romanzo: "Lady per caso" di Cheryl Bolen.
Biografia:
Da quando è stata nominata Notable New Author nel 1997, Cheryl Bolen ha pubblicato più di 35 libri con Kensington/Zebra, Harlequin, Love Inspired Historical, Montlake e come indie; è stata tra i primi 5 del New York Times e ha fatto parte della lista dei bestseller di USA Today. Il suo "One Golden Ring" del 2005 ha vinto il Best Historical e l'Holt Medallion, e il suo "My Lord Wicked" del 2011 è stato Best Historical nell'International Digital Awards, lo stesso anno in cui il suo romanzo breve di Natale è stato scelto come Best Novella. I suoi libri sono stati in finale per altri premi, tra cui il Daphne du Maurier, e sono stati tradotti in otto lingue. È stata anche bestseller come prima autrice di romance storico in Germania.
Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.
Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.
Editore: Babelcube
Prezzo ebook: 2,87€
Link per l'acquisto su Amazon:
Data di pubblicazione: 8 aprile 2018
Numero pagine: 234Prezzo ebook: 2,87€
Link per l'acquisto su Amazon:
Sinossi:
Cheryl Bolen l'ha fatta
ancora: uno scintillante romance Regency... ve lo consiglio! - Happily Ever After
Anna de Mouchet ha la
stoffa delle eroine Regency, quella giusta! – In Print
***
Il marchese di Haverstock
è furibondo quando viene a sapere che il denaro che gli serviva per acquistare
delle cruciali informazioni di guerra per il Foreign Office è stato perso al
gioco ed è nelle mani della figlia illegittima di un duca inglese e di una
nobildonna francese. Quando la signora, bella da impazzire, lo informa che
l’unico modo per riavere i fondi è sposarla, non ha altra possibilità che dirle
di sì.
Evitata dalla buona
società, Anna de Mouchet acconsente a una bizzarra proposta che le fa usare la
sua bravura con le carte per forzare il marchese, che le è stato detto sia un
traditore, a sposarla. Come sua moglie, sarà libera di spiarlo e di provare il
proprio patriottismo nei confronti dell’Inghilterra. Ma una volta moglie del
bel lord, diventa meno sicura su a chi dare la propria lealtà, soprattutto
quando sente il tocco di seta di suo marito.
Ed eccovi anche un estratto:
Anna de Mouchet studiò il mazzo coperto che aveva
in mano. Era strano che nessuno avesse mai notato come gli occhi degli uccelli
fossero diversi, sul retro delle carte; le figure li avevano più stretti, le
carte normali avevano anche gli occhi normali. Gli uccelli sugli assi, poi, li
avevano tondi. Certo, gli uomini che avevano giocato al tavolo di sua madre
sarebbero stati più interessati alla bellezza del banco che alle incisioni
sulle carte che le assicuravano le vincite. Anna capovolse un re e sorrise, sentendo
la porta della camera aprirsi piano.
“Mademoiselle!” gridò la cameriera, chiuse con un
leggero movimento del piede la porta dietro di sé e corse nella stanza tenendo
in equilibrio il vassoio della colazione della giovane signora. “Vostra madre
sarebbe furiosa se sapesse che ancora giocate con le sue carte. Non desidera
altro che fare di voi una signora elegante, cherie.”
Nessuno era più vicino alla madre di Anna di
Colette, che l’aveva accompagnata quando era scappata dal Terrore, più di
quindici anni prima. Se si fosse scoperto che Annette de Mouchet era una
nobildonna, Colette avrebbe perso la testa.
“Ma non voglio essere una signora” protestò la
ragazza. “Non voglio andare a quella scuola di lusso. Non sono come mamma, so
che non verrei trattata con più cortesia alla scuola per giovani signore di
miss Sloan di quanta ne abbiamo ricevuta dai nostri ostili vicini di casa qui a
Grosvenor Square.”
“Ma vostra mamma vuole che facciate amicizia con le
figlie del ton. Dopotutto, non siete
una di loro?”
Anna alzò il mento e parlò a labbra strette. “Non
potrò mai essere una di loro, e lo so bene.”
Poco dopo colazione, Anna fu sorpresa di vedere di
fronte alla loro casa un calesse con le insegne di una famiglia; non era di
nessuno dei loro vicini di Grosvenor Square, e sua madre non aveva intrattenuto
nobiluomini da quando si erano trasferite lì da Marylebone, un anno prima.
Anna andò fino al salottino da mattina per vedere
chi stesse urlando, ma trovò le porte chiuse e sentì grida infuriate
dall'interno.
“Non permetterò che la figlia illegittima di una
puttana francese frequenti la stessa scuola delle mie” disse una voce maschile,
furiosa, dall'interno.
“Mia figlia ha lo stesso diritto della vostra di
restare lì” disse Annette con tono di sfida. “Anche di più, dato che suo padre
era più rispettato di voi, milord.”
Fiera della risposta focosa della madre, Anna
restò in ascolto dell'uomo, con la furia che le faceva battere forte il cuore
in petto.
“Avete complottato per ricevere del denaro che
sarebbe dovuto andare alla duchessa di Steffington, ma non potrete mai comprare
un rango per la vostra bastarda.”
La voce di Annette tremò. “Non ho preso nemmeno un
quarto di penny da Steffington finché era vivo, solo il suo amore, ed è per
questo che provate tutto questo rancore per me. A causa mia, non è andato a
letto con la sorella di vostra moglie. Ora il suo denaro è andato alla sua
unica figlia.” La voce le si spezzò. “La nostra bambina diventerà una signora
elegante, mi ci volesse fino all'ultimo scellino che possiedo.”
“Non andando alla scuola per giovani signore di
miss Sloan” la rimbeccò lui arrabbiato. “Ho una lettera della direttrice, le
spiace informarvi che non c'è posto per Anna de Mouchet.”
La porta si aprì all'improvviso e un uomo
corpulento in abiti eleganti le passò di fronte senza guardarla.
Anna corse attraverso la stanza dalla sua Annette,
che si lasciò cadere su un divano di seta, singhiozzando con il viso tra le
mani.
“Mamma, vi prego, non vi turbate” la
tranquillizzò, chinandosi tanto vicino alla sua cara madre da poter sentire il
profumo della sua acqua di rose. Le mise un braccio intorno con un gesto
delicato. “Sarei molto più felice qui, con voi, e non con le figlie di
quell'uomo orribile. Ditemi, chi era?” Tirando su col naso, sua madre lanciò un'occhiata
verso la porta e parlò a bassa voce: “Il marchese di Haverstock.”
Sembra molto bello, che cosa ne dite?
Ciao, sembra molto carino. Lo segno nella lista dei libri da leggere.
RispondiEliminaBuona giornata.
Grazie a te per essere passata :)
Elimina