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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

sabato 27 aprile 2019

Segnalazione: Contessa per coincidenza di Cheryl Bolen

Segnalazione:

Contessa per coincidenza

di

Cheryl Bolen


Buongiorno lettori,
vi segnalo un nuovo romanzo di Cheryl Bolen: "Contessa per coincidenza".
Cheryl Bolen ha già scritto diversi romanzi, io vi avevo segnalato Lady per caso.


Biografia:
Da quando è stata nominata Notable New Author nel 1997, Cheryl Bolen ha pubblicato più di 35 libri con Kensington/Zebra, Harlequin, Love Inspired Historical, Montlake e come indie; è stata tra i primi 5 del New York Times e ha fatto parte della lista dei bestseller di USA Today. Il suo "One Golden Ring" del 2005 ha vinto il Best Historical e l'Holt Medallion, e il suo "My Lord Wicked" del 2011 è stato Best Historical nell'International Digital Awards, lo stesso anno in cui il suo romanzo breve di Natale è stato scelto come Best Novella. I suoi libri sono stati in finale per altri premi, tra cui il Daphne du Maurier, e sono stati tradotti in otto lingue. È stata anche bestseller come prima autrice di romance storico in Germania.
Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.



Genere: romanzo Rosa / Regency
Editore: Tektime
Data di pubblicazione: 19 dicembre 2018
Numero pagine: 229
Prezzo ebook: 3,99€
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Sinossi:
Due sbalorditive coincidenze hanno come risultato il matrimonio tra lo scapestrato conte di Finchley e lady Margaret Ponsby, la timida figlia di un duca che l`ha sempre adorato da lontano...

Per sbrogliarsi da una difficile situazione finanziaria, John Beauclerc, il conte di Finchley, escogita un piano per sposare un`estranea che ha risposto al suo annuncio. Gliela farà vedere, a sua nonna! La vecchia signora si sta tenendo stretti i soldi finché lui non dimostri di essere maturato e di comportarsi in modo meno scandaloso. A ventisei anni, l`ultima cosa che vuole fare è mettere su famiglia. Andrà in chiesa a St. George in Hanover Square per sposare miss Margaret Ponsby di Windsor, la manderà per la sua strada con cento sterline e continuerà a dedicarsi al vino, alle donne e al faro con i suoi amici amanti dl divertimento. Dopo la cerimonia, si rende conto di aver sposato la donna sbagliata. Miss Margaret Ponsby di Windsor, ovviamente, aveva pensato che il matrimonio fosse alla cappella di St. George a Windsor, e a St. George a Londra c`era lady Margaret Ponsby. Come liberarsi da quel dannato matrimonio, di cui sua nonna è deliziata? Se solo lady Margaret Ponsby non fosse tanto timida. Quando il giovane conte allampanato, davvero poco raccomandabile, che ha adorato da lontano sin da quando riesce a ricordare le chiede di andare all`altare con lui, lei non riesce proprio a dirgli di no. Anche dopo l`inizio della cerimonia di matrimonio resta muta. Di certo è lì per sostituire la vera sposa di lord Finchley. Ma appena si rende conto di essere sposata con lui, decide di fare tutto ciò che è in suo potere per farlo diventare un matrimonio da favola. Anche se vuol dire imitare la sua furba e ciarliera sorella.


Vi lascio anche un estratto:
La porta si aprì e sentì delle voci maschili. Dato che erano voci di uomini di Qualità, sospettò che uno fosse il vicario di lì. Si sarebbe ricordato di lei? Di certo avrebbe ricordato Caro; tutti avevano sempre in mente la sua vivace sorella. Forse l’avrebbe scambiata per lei, più popolare.
Dato che per sua natura era molto riservata, continuò a guardare la candela che tremolava e a implorare il Padre celeste di cambiare il suo deplorevole comportamento.
Sorpresa, sentì dei passi venire verso di lei e, un momento dopo, un gentiluomo disse: “Siete miss Ponsby?”
Tecnicamente sì, anche se la chiamavano sempre lady Margaret Ponsby. Nessuno la chiamava mai solo miss; d’altra parte, era la figlia di un duca. Si voltò a osservarlo.
Ma non era il vicario, era lord Finchley!
Lui la guardò.
Come faceva a conoscere il suo nome?
Il giorno prima aveva detto che mai nessun uomo le aveva fatto battere il cuore. Questo non era più vero.
Anche se fosse stato per salvarsi la vita, non avrebbe potuto rispondergli. Distolse in fretta lo sguardo e non riuscì a fare altro che annuire.
Anche se avrebbe voluto bere del suo supremo fascino mascolino, era troppo timida per fissarlo.
“Miss Margaret Ponsby?”
Distogliendo lo sguardo, annuì di nuovo. Come faceva a sapere come si chiamava?
“Avete portato qualcuno con voi?”
Annuì. Perché desiderasse saperlo, non aveva idea.
“Bene. Il mio amico Perry, Christopher Perry, mi farà da testimone.” Si voltò a parlare con il suo amico. “Fate il bravo e date alla signora le cento ghinee.”
L’altro uomo si avvicinò a loro. Buon Dio, stava per darle del denaro? Avevano saputo di ciò che serviva a Trent Square? Di certo avrebbe potuto fare buon uso di quei soldi, lì.
Sua signoria non doveva essere tanto dissoluto quanto faceva credere alla gente.
Christopher Perry le diede una pesante sacchetta.
Margaret ritrovò la voce. “Grazie” sussurrò roca cominciando a infilare il denaro nella sua borsa di rete.
Una porta laterale in fondo alla chiesa si aprì e lei alzò gli occhi alla vista del vicario che era lì in piedi con indosso i paramenti.
“Mi volete accompagnare all’altare, miss Ponsby?” chiese lord Finchley.
Tenendo lo sguardo altrove, si alzò e fece come le chiedeva. Non era nella sua natura contestare un gentiluomo. Era sin troppo cortese e timida.
“Dove è la vostra compagna?” le chiese lui.
“La mia cameriera è in fondo alla chiesa.” Era piuttosto stupita di essere stata in grado di costruire una frase completa.
“Dovrà firmare il certificato di matrimonio” disse il vicario.
Matrimonio! Sua signoria si voleva sposare. Quel giorno. Ciò avrebbe spiegato perché il sacerdote fosse vestito in quel modo.
D’improvviso si sentì davvero depressa. Ogni frammento di decenza in lei sapeva quanto lord Finchley non fosse adatto a lei; tuttavia, il pensiero che sposasse un’altra donna era un po’ come contemplare la perdita di una persona amata. Fu presa dall’invidia nei confronti della sposa. Quanto era indegno mostrare uno dei sette peccati capitali nella casa del Signore, ma non riuscì a sopprimere quella marcata gelosia che le infondeva ogni poro.
Con suo stupore, sua signoria le offrì la mano. Sempre compiacente e accomodante, ci mise la sua, guantata, e si alzò. Lui la portò all’altare.
Il suo cuore cominciò a correre; una circostanza davvero singolare, a essere certi. Dov’era la sposa? Lord Finchley di certo voleva che Margaret fosse testimone della cerimonia.
Era davvero stupefatta che sapesse il suo nome. Certo, lei era una conoscenza di sua nonna, ma non era mai stata faccia a faccia con il nipote. Mai.
Il suo primo pensiero fu che l’avesse scambiata per Caro. Gli uomini la ricordavano sempre, e le due sorelle si somigliavano molto. Ma l’aveva distintamente chiamata miss Margaret Ponsby.
“Siete pronto a iniziare, sua signoria?” chiese il vicario.



Cosa ne pensate?
Sembra proprio carino.

Buona lettura!

2 commenti:

  1. Ciao Ilaria, una storia davvero intrigante con tutti questi equivoci... ;) ci farò un pensierino! :)

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    Risposte
    1. Sì, sembra proprio bello. Fammi sapere se lo leggerai ;)

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