Segnalazione:
Tutto senza omissioni
di
Dagmar
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Tutto senza omissioni
di
Dagmar
Dagmar
Buongiorno lettori,
per Tulipani Edizioni vi segnalo il romanzo "Tutto senza omissioni" di Dagmar.
Biografia:
Biografia:
Mi chiamo Dagmar e scrivo da sempre. Vorrei scrivere
ancora e per sempre.
Le parole sono per me come una danza segreta dell’ io
più profondo.
Questi input misteriosi arrivano dal cervello senza
poter prescindere per nessun motivo dal cuore.
Scrivere consente di creare mondi altri oppure di
trascrivere realtà parallele incredibilmente distanti da quelle in cui si vive,
ma che vengono per qualche motivo a far visita nei nostri luoghi, quelli
dell’anima. Quelli dell’inconoscibile.
Mi chiamo Dagmar e scrivo da sempre. Vorrei scrivere
ancora e per sempre. Le parole sono per me come una danza segreta dell’io più
profondo. Questi input misteriosi arrivano dal cervello senza poter prescindere
per nessun motivo dal cuore. Scrivere consente di creare mondi altri oppure di
trascrivere realtà parallele incredibilmente distanti da quelle in cui si vive,
ma che vengono per qualche motivo a far visita nei nostri luoghi, quelli
dell’anima. Quelli dell’inconoscibile.
Prezzo cartaceo: €
Prezzo ebook: €
Link per l'acquisto su Amazon: prossimamente
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Sinossi:
Francesca è una donna molto particolare che stravolge
e cambia la vita di Christian, fino a diventarne un vero e proprio letimotiv on the road.
Tutto senza omissioni è uno spaccato di vita di un uomo che, tra
donne, soldi e un’esistenza allo sbando, racconta qualcosa di lui, tutto senza
nascondere nulla, rivelando pensieri che sarebbe stato meglio tacere.
Ho scritto questo libro perché…
Christian è venuto a trovarmi una notte di molti anni
fa. Non ho scelto di scrivere “Tutto Senza Omissioni”. È stata la vita stessa dei protagonisti a
chiamarmi, soprattutto Christian, che non c’entra niente con Gray, poiché è
nato molto prima, nel lontano 1995. C’entra piuttosto “Smells like teen spirit”
dei Nirvana, la prima canzone da adolescente che ti rimane dentro per sempre.
Come questa storia, vissuta chissà dove e chissà come. In dimensioni altre.
Inventata? Non penso sia il termine giusto. Sono convinta che le vicende qui
narrate siano realmente accadute. Perché sia stata scelta io per raccontarle,
questo non è dato saperlo.
Eccovi un estratto:
“L’osso dello sterno di Francesca era talmente in evidenza da sembrare disegnato da uno di quei pittori un po’ folli d’ultima generazione. Indossava una specie di tubino nero che teoricamente avrebbe dovuto fasciarle le forme, ma non avendole, finiva per caderle addosso più simile a una camicia da notte che altro. I buchi che qua e là lasciavano intuire lembi di pelle bianca tradivano l’uso smodato che la ragazza faceva di quell’abito, quasi fosse l’unico che amasse indossare”.
Interessante, cosa ne dite?
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