Segnalazione:
Mi venne il fregolo
diAntonio Del Gaudio
di
Antonio Del Gaudio
Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo: "Mi venne il fregolo" di Antonio Del Gaudio, edito Lupi editore.
Autore già conosciuto per la sua biografia romanzata Traguardi.
Biografia:
Raccolgo e racconto storie di vite reali: viaggi, riscoperte, ritorni al passato, rinascite.
Storie di donne e uomini che ho incontrato, conosciuto, apprezzato, amato.
Testimonianze di persone che mi hanno aperto il loro cuore liberandosi, non senza difficoltà, dei propri ricordi e che spero di riuscire a trascrivere nei miei romanzi ripagandoli della fiducia affidatami.
Ho scritto molti racconti brevi, premiati in diversi concorsi letterari e inseriti in alcuni spettacoli teatrali e, nel 2019, con la casa editrice “Il Babi Editore”, ho pubblicato il mio romanzo d’esordio: “Traguardi”, una biografia romanzata di un ex ciabattino giramondo.
Data di pubblicazione: 30 luglio 2021
Numero pagine: 200Prezzo ebook: 2,99€ (gratis con Kindle Unlimited)
Prezzo cartaceo: 19,00€
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Sinossi:
Mi venne il fregolo" è un romanzo storico che narra le vicende dell'eroe della resistenza, il "Capitano" Filippo Maria Beltrami, e di suo figlio, l'ultimo genito, Michele Beltrami che si è visto portare via la vita del padre quando aveva solo 8 mesi.
Michele, il 18 giugno 1973 compie trent’anni e proprio nel giorno del suo compleanno decide di partire per un cammino di tre giorni, attraversando la Val Strona e la Val d’Ossola, per rivivere il luoghi che, tra il 1943 e il 1944, hanno eretto suo padre a glorioso “Capitano”.
Filippo Maria Beltrami, noto architetto di Milano, è costretto ad abbandonare il lavoro e prendere le armi a causa dei bandi di arruolamento forzato del regime fascista. Il giorno dell’armistizio di Cassibile, l’8 settembre, fugge dalla caserma di Baggio dove era stato destinato e si rifugia a Cireggio (frazione di Omegna nel Vco), nella casa di vacanza della famiglia Beltrami, dove già la moglie e i suoi tre figli (tra cui Michele di appena 3 mesi) lo attendevano.
Pochi giorni dopo il suo arrivo, un gruppo di fuggiaschi, rintanati sulle colline del lago d’Orta, conoscendo di fama, lo incontrano e lo convincono a fargli da comandante per aiutarli a battersi contro i nazi-fascisti.
Michele si pone delle domande, mentre ripercorre i luoghi che fecero del padre uno dei comandanti più noti, rispettati e temuti dell’Alto Piemonte, ma che lo portarono anche ad una tragica fine: come può suo padre averlo abbandonato in fasce per un senso alto e strano dell’onore che sentì crescergli dentro? Può un uomo abbandonare la propria amata famiglia per seguire un così forte ideale? Cosa animò quel suo sentimento di rivalsa, di fraternità e di giustizia?
Molto interessante, lo leggerete?
Buona lettura!
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