Segnalazione:Le migrazioni dei draghi
Segnalazione:
Le migrazioni dei draghi
di
Francesca Romana D'AmatoeAndrea Capone
di
Francesca Romana D'Amato
Francesca Romana D'Amato
e
Andrea Capone
Buongiorno lettori,
vi segnalo il libro: "Le migrazioni dei draghi" di Francesca Romana D'Amato e Andrea Capone, edito Libreria Geografica.
Biografie:
Francesca Romana D’Amato – esperta di draghi, autrice di romanzi, poster e saggi sulle leggende
italiane. Ha studiato Scienze Naturali e attualmente allestisce mostre e tiene conferenze di
dragologia in tutta Italia.
Andrea Capone – disegnatore, autore di fumetti e libri illustrati. Docente di Tecnologia e Disegno.
Ha studiato Beni Culturali e Gestione Ambiente e Territorio.
Data di pubblicazione: 1° dicembre 2020
Numero pagine: 240 (illustrazioni in b/n (disegni e grafici))Prezzo cartaceo: 15,00€
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Sinossi:
Ogni specie di drago ha caratteristiche fisiche e sociali che ne determinano
preferenze e necessità variabili nel corso dell’anno e nell’arco di vita.
Alcune specie sono migratrici, altre superano i periodi difficili andando in
letargo e solo una minoranza sono stanziali e attive in tutte le stagioni.
L’opera getta uno sguardo scientifico su un mondo fantastico e si compone
di 15 capitoli dedicati a draghi europei e mediterranei come viverne, idre,
basilischi e tarasche. Di ogni specie vengono date una introduzione storica
e un approfondimento naturalistico su temi di fisiologia, ecologia e
problemi ambientali attuali.
Capitoli
1. Il drago di Komodo, varano gigante
2. I draghi di Bisanzio e i loro cavalieri
3. L’anfisbena, drago con due teste
4. Il basilisco, piccolo re dei serpenti
5. La coccatrice, drago chimerico
6. Il Lindwurm e gli altri draghi delle Alpi
7. Il Tatzelwurm, mostro delle grotte
8. La viverna, drago della peste
9. La tarasca, draghessa corazzata francese
10. L’anfittero, drago piumato del Nord Africa
11. Lo jaculo, serpente a cui spuntarono le ali
12. La pirausta, insetto incendiario di Cipro
13. L’idra policefala, famiglia velenosa e ostile
14. Simurg, madre dei draghi con testa canina
15. Il biscione, serpente gigantesco
Esempi:
Il basilisco
Il basilisco è il re dei serpenti. Lo si vede spesso coronato, mentre regna
sui rettili a lui sottoposti. Come gli altri piccoli draghi piumati, ha due
zampe e due ali. Quello della miniatura dalla collezione di Robert Harley,
oggi proprietà del British Museum, è striato di bianco, come descritto
anche nel bestiario di Aberdeen. Lo storico francese Michel Pastoureau nel
suo libro La stoffa del diavolo. Una storia delle righe e dei tessuti rigati
spiega che, nell’uso medievale, le strisce aiutano a riconoscere alcune
categorie da evitare. Il lebbroso, l’eretico, il cavaliere fellone, il boia…
Ancora oggi il vestito a righe rende facilmente riconoscibili i carcerati, li isola dal resto della gente vestita
per bene e permette di identificarli a distanza in caso di fuga. Un animale dipinto a righe, quindi, è una
bestiaccia con cattive intenzioni.
[…]
I basilischi sono rari perché le condizioni che portano alla nascita di uno di loro sono estremamente difficili
da realizzare. Occorre che un gallo anziano deponga un uovo e che poi sia un rospo, sempre maschio, a
occuparsi della cova. A fornirci questa spiegazione fu Beda il venerabile, un monaco benedettino vissuto in
Inghilterra a cavallo del 700.
Il biscione
Il biscione si differenzia da un banale serpente per la sua capacità di
inghiottire esseri umani. È la versione europea e medievale del draco
degli antichi, il serpente gigante dei greci e dei romani. Molte delle
storie che lo riguardano sono state usate dalla famiglia Visconti, che lo
adottò come stemma araldico. I Visconti ne fecero circolare tante, ma
proprio tante di storie sul loro drago di famiglia, cambiando versione
più volte a seconda delle mode e delle convenienze. Per distinguere le
storie originate da un avvistamento in natura da quelle inventate a
tavolino a scopo di propaganda dobbiamo ricostruire le vicende
araldiche del biscione.
[...]
Indaghiamo ora da un punto di vista naturalistico sulla faccenda della
persona ingollata dal biscione. I serpenti hanno un limite preciso da
applicare alle loro prede: cacciano solo ciò che poi riusciranno a
inghiottire in un sol boccone. I serpenti non possono masticare, devono
mandar giù prede intere. Una iena, per esempio, può strappare dei
brandelli di carne da un elefante molto più grande di lei e tornare la
settimana dopo alla carcassa per mangiarne ancora. Un serpente no,
deve accontentarsi di prede più piccole di lui.
Progetto “Le migrazioni dei draghi”
Il saggio
I draghi, d'inverno, migrano, vanno in letargo o restano in attività?
La domanda non è banale e ha richiesto parecchi anni di studio, molte ipotesi e alcuni esperimenti sul
campo. Il risultato di questa indagine è stato pubblicato nel nuovo saggio di Libreria Geografica, “Le
migrazioni dei draghi” a firma di Francesca Romana D'Amato e con le illustrazioni di Andrea Capone.
Il saggio esplora il comportamento migratorio di specie fantastiche usando come modello gli animali
realmente esistenti. Si parla di draghi europei e mediterranei come viverne, idre, basilischi e tarasche.
Ognuna delle 15 specie trattate ha la sua introduzione storica e un approfondimento naturalistico su
temi di fisiologia, ecologia e problemi ambientali attuali.
Il saggio getta uno sguardo scientifico su un mondo fantastico ed è destinato a un pubblico adulto,
intelligente e curioso. Troverete info e dettagli sui draghi nel sito www.gnomi.org
Booktrailer del saggio: Le migrazioni dei draghi
Il romanzo
Le avventure dei due autori sono raccontate a parte, in un romanzo dal titolo “Il valore del drago”.
L'autore è uno scrittore esordiente di Monza, Stefano Pais, e il testo è scaricabile in formato e-book .
Ovviamente, questo romanzo è un'opera di fantasia e i due protagonisti assomigliano soltanto a
Francesca e Andrea. Ogni riferimento a fatti, draghi o persone realmente esistenti è puramente casuale!
Booktrailer del romanzo: Il valore del drago
La mostra
Oltre al saggio e al romanzo, gli autori hanno in cantiere anche una mostra con diorami. Lungo il
percorso didattico si potranno vedere i draghi nei loro ambienti naturali e nei pannelli ci saranno
semplici spiegazioni sul ruolo ecologico dei grandi predatori, sulle strategie migratorie e sul
comportamento di questi meravigliosi rettili.
Alcune parti della mostra saranno interattive e metteranno alla prova l'iabilità e le conoscenze
dragologiche dei visitatori. Ci saranno attività per bambini e altre riservate agli adulti.
Il modellista che sta realizzando i diorami è l'aronese Marco Ferrari e la mostra inizierà a girare per
parchi, musei e fiere d'Italia non appena la pandemia lo permetterà.
Presentazione del progetto sulle Migrazioni dei draghi (saggio, romanzo e mostra) a BookCityMilano
Il gioco di comitato
L'ultimo tassello al progetto è un gioco di comitato sulla gestione delle rotte migratorie dei draghi.
Il gioco è pensato per coinvolgere le classi che visiteranno la mostra o leggeranno il saggio,
permettendo di approfondire i temi trattati in modo ludico.
Il gioco consiste nella discussione politica del problema “i draghi che due volte all'anno ci volano sulla
testa ci portano sia danni che benefici. Come possiamo convivere con questo fenomeno naturale?”
I ragazzi dovranno studiare il caso, analizzare costi e benefici di varie ipotesi, utilizzare la dialettica e
trovare il modo migliore di cooperare tra loro.
Il gioco è ancora in fase di studio e sarà pronto indicativamente nella primavera del 2021.
Interessante, io adoro i draghi!
Voi cosa ne pensate?
Buona lettura!
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