Intervista all'autore...
Diego Di Dio
Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Diego Di Dio.
Autore di cui ho recensito l'emozionante raccolta di racconti Noi siamo vendetta.
1 - Raccontaci di te.
Mi
chiamo Diego Di Dio, ho 35 anni, e per lavoro mi occupo di storie, a ogni
livello. Sono autore (soprattutto di gialli e thriller); fondatore e direttore
dell’agenzia letteraria, Saper Scrivere; sono editor e direttore della collana
Spettri (Alter Ego), e infine docente di scrittura creativa e di editoria. Ho
da poco festeggiato i 500 iscritti ai miei corsi. Insomma, vivo per le storie e
per la scrittura, in ogni senso possibile.
2 - Quando è nata la passione per la scrittura?
Da
bambino. Leggevo, all’inizio, soprattutto fumetti (Spiderman, Batman) dopodiché
sono passato ai romanzi. Ho scritto e disegnato fumetti fino ai 10-12 anni, poi
ho cominciato a scrivere racconti, e a quel punto ho capito di voler scrivere
nella vita, ossia di voler fare lo scrittore per vivere. Durante l’università,
ho cominciato ad appassionarmi all’editoria, al lavoro sui testi, al processo
che porta un manoscritto a diventare libro, e allora ho capito che avrei voluto
occuparmi anche di quello. Oggi, per vivere, faccio entrambe le cose.
Come
romanzi, finora, ho pubblicato solo “Fore Morra” (Fanucci, 2017), che rappresenta
il mio esordio nella narrativa lunga, con una collana (Timecrime) di un editore
che ho sempre seguito da semplice lettore. Per i racconti, invece, ho
pubblicato, sul Giallo Mondadori, i racconti “I dodici apostoli”, “Il canto dei
gabbiani” e “L’uomo dei cani” (attualmente riproposti nella raccolta “Noi siamo
vendetta”, Delos Crime); ho vinto il premio WMI, due volte, con i racconti “C’è
ancora tempo” e “Il trampolino” (pubblicati quindi sulla rivista) e, sempre per
la Delos Crime, ho pubblicato i racconti thriller “Scala reale”, “La bambina
della pioggia” e “Il supereroe” (tutti in ebook).
4 - Da cosa trai ispirazione per le tue storie?
Da
tutto, più o meno. Dal verso di una canzone, da un film, dal racconto di un
amico, da una vicenda vissuta personalmente. Quando scatta la famosa
“scintilla”, capisco che quel verso, quel film, quel racconto potrebbe
trasformarsi in una storia mia, magari del tutto diversa. E allora comincio a
scrivere.
5 - I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?
Tutti
i personaggi, per loro natura, derivano da una commistione di elementi, da una
sommatoria di esperienze personali e di idee dell’autore. Un personaggio nasce
dal nulla nella mente dell’autore ma, al contempo, riproduce elementi che si
sono sedimentati nella fantasia dello scrittore, e che potrebbero derivare da
persone realmente conosciute (o anche dalla mescolanza di due o più persone),
da personaggi letterari, da intuizioni su persone che nemmeno si conoscono.
Insomma, si tratta di un processo multilivello e certamente non facile da
spiegare.
6 - Cosa ne pensi del self publishing?
Penso
che, per essere dignitoso, non possa esaurirsi nella semplice messa on-line del
manoscritto concepito dall’autore. Ricordiamo che il self-publishing, per sua
natura, presuppone la mancanza di un momento fondamentale nell’editoria
tradizionale, ossia la selezione a monte; quindi, nella speranza di
confezionare un buon libro, l’autore self dovrebbe farsi assistere da
professionisti: un editor (per l’editing), un correttore di bozze (per la
correzione di bozze), un redattore o editor (per i paratesti) e un grafico (per
la copertina e il progetto grafico). In caso contrario, si rischia di immettere
sul mercato l’ennesimo prodotto sciatto e raffazzonato.
7 - Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?
Come
self-publisher, ho pubblicato solo un raccontino, “Non piangerò”. E,
compatibilmente con la risposta data alla domanda precedente, mi sono avvalso
di professionisti affermati per le varie fasi di lavorazione del testo.
8 - Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?
Banalmente,
penso che non siano case editrici (stamperie, al massimo). Quindi affiancare i
termini “casa editrice” e “a pagamento” è un ossimoro.
Sì,
sempre. Sia come autore, sia come editor sia come agenzia.
10 - Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?
Bella
domanda. Cerco di organizzarmi, e quindi di trovare il tempo per svolgere le
mie diverse mansioni editoriali, senza però rinunciare alla mia vita privata e
familiare (anche perché sono diventato padre da poco).
11 - A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?
A
tutti e a nessuno. Cerco di leggere molto, al di là delle mie letture per
lavoro (che già mi prendono 6-10 ore giornaliere), e cerco di spaziare
parecchio: leggo gialli-thriller, ma anche romanzi di fantascienza, horror e
testi più letterari; leggo saggi, fumetti, riviste, giornali. Cerco di tenere
aperta la mente a ogni stimolo possibile.
12 - Qual è il tuo libro preferito?
Ho
vari libri preferiti, sarebbe impossibile farne un elenco esaustivo. Potrei
citare “IT” di Stephen King, ma anche “La noia” di Moravia; potrei citare “Il
nome della rosa” di Umberto Eco, ma anche “Pastorale americana” o “Lamento di
Portnoy” di Philip Roth. Potrei citare, come fumetti, “Watchmen” di Alan Moore,
ma anche “Batman: Arkham Asylum” di Grant Morrison. Insomma, avrei davvero una
lista infinita.
13 - Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?
In
Italia, l’editoria è un mondo bellissimo e terrificante, contraddittorio e
spietato, ma anche affascinante, suggestivo e ricco. Insomma, un coacervo di
contraddizioni e di lotte intestine.
14 - Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?
Email di lavoro, preferisco: diego@saperscrivere.com
Grazie infinite Diego per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta e con tutti i lavori che fai, mi domando: ma le tue giornate sono di 100 ore???
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto i suoi libri.
Buona lettura!
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questo bravo autore e se avete letto i suoi libri.
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