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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

venerdì 1 maggio 2020

Segnalazione: La guerra è dichiarata di Arianna Inglesi

Segnalazione:
La guerra è dichiarata

di
Arianna Inglesi



Buongiorno lettori,
per Io me lo leggo eccovi il romanzo "La guerra è dichiarata" di Arianna Inglesi.



Genere: 
Romanzo storico
Editore: Io me lo leggo
Data di pubblicazione:  18 novembre 2019
Numero pagine: 365
Prezzo cartaceo: 17,50€
Prezzo ebook: 2,99€ 
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Sinossi:
Francia, 1364. Nel mezzo della tregua stilata tra Francia e Inghilterra, la morte inaspettata di re Jean II il Buono è il segno che Fortuna sembra voler favorire il terzo incomodo nella guerra per il trono di Francia.
Karlos II di Navarra, pretendente al trono tanto conteso e bramato, non vede ostacoli fatali pararsi davanti all’obiettivo anelato con ostinazione da trentadue anni. A succedere con non poca riluttanza a re Jean infatti, è suo figlio Charles, un giovane uomo di ventisei anni che in vita sua non si è mai guadagnato alcun prestigio e preferisce tenersi vicino ai libri piuttosto che ai campi di battaglia.
In questo preludio di guerra civile, è giunto il momento di scegliere da che parte stare, e Miren de Picquigny, figlia di un cavaliere delle più abbienti famiglie piccarde, ha idee ben salde in questo e più svariati campi: nel fiacco ma assennato Charles lei vede il re di Francia perfetto, decisione che si rivela problematica dato che la sua famiglia offre le proprie spade al navarrese. Ma la ragazza non immagina quale duro prezzo dovrà pagare per la sua scelta, che porterà a spezzare la sua famiglia e a trascinare in un vortice di calamità chi sarà disposto a prestarle protezione come i Beaumerais, che si sono schierati a favore del Delfino Charles. Pensiero che per pochi giorni verrà dimenticato da Miren per l’amore burrascoso non ricambiato da Yves, un giovane investito cavaliere da appena un anno che grazie alla sua fervida morale personale si è trovato una scorciatoia per l’inferno.


INCIPIT DEL LIBRO
Il lume a olio sospeso a una catenella d’oro pendeva dalla chiave di volta, facendo risplendere i colorati vetri traslucidi che adornavano la cappella come un preziosissimo sacro reliquario. Innumerevoli occhi fermi lo osservavano, volti arcani lo giudicavano. Santi, principi, re ed eroi che erano più leggende che uomini reali. Cosa pensavano di lui, coloro che erano venuti prima del suo tempo? Era un sovrano degno del suo titolo, oppure no? Era capace di saper distinguere il bene dal male, il bello dal brutto? Avrebbe udito i cori angelici nella beatitudine del Paradiso o la sua anima patito il fuoco e il gelo dell’Inferno? L’uomo si soffermò un attimo su di loro e mentre seguitavano a scrutarlo in muto giudizio, Karl socchiuse gli occhi, immergendosi nella preghiera.
Il servo venne da lui nel cuore della notte, scusandosi e rompendo quel momento di solitudine. Non gli fu più possibile pregare dopo.    
«Cosa significa tornato?» Karl arrivò sconcertato alla fine del messaggio che il servitore gli aveva porto.    
«Uno dei suoi figli è venuto meno alla sua promessa ed è tornato a Parigi» Karl dovette quasi smettere di respirare per udire la flebile voce del servo, quasi un sussurro. «Ora per ripagare al torto subito, Jean si è riconsegnato al re d’Inghilterra.»


BREVE SINOSSI 
Francia, 1364. Nella turbolenta Francia, messa in ginocchio dalla Guerra dei Cent’anni, si susseguono le vicende di tre giovani: Charles è un giovane re che si ritiene indegno del suo titolo,. Miren de Picquigny, fanciulla romantica, è pronta a far valere le sue idee a costo di tradire la sua famiglia. Yves Beaumerais, un cavaliere, ritenuto la vergogna della sua famiglia. 
I loro destini si intrecciano nella complessa trama della Storia.



BREVE RELAZIONE DEL CONTESTO STORICO
Ambientato durante la Guerra dei Cent’anni (1337-1453), il conflitto che ha visto opporsi Valois e Plantageneti per il controllo del regno di Francia. Dopo i primi trent’anni che hanno visto il predominio inglese con le vittorie di Crécy (1346) e Poitiers (1356), la Francia è uscita da un vortice di calamità disonorata e calpestata. Alla possibilità della continuazione di una guerra devastante e incontrollabile, Giovanni II di Francia ha preferito una tregua dalle condizioni umilianti rinunciando a parte dei territori contesi.
Con la fine del regno di Giovanni II il Buono (1364), la successione di suo figlio Carlo viene contestata da Carlo II di Navarra, pretendente al trono di Francia, gesto che fomenta una breve guerra civile tra i lealisti e i sostenitori del navarrese che verrà sedata dallo scontro tra le due rispettive armate per decidere le sorti della Francia.
Nella fase di stallo che precede la ripresa dell’interminabile conflitto contro l’Inghilterra, preludio della lenta rivincita della Francia che, seppur minata dalla guerra, ritroverà lo splendore grazie a Carlo V il Saggio che farà della cultura un rifugio nell’avverso. 



CITAZIONE 
l giovane re lanciò uno sguardo oltre le teste incappucciate a lutto dei monaci: sull'altare svettava l'orifiamma, l'insegna militare che accompagnava l'armata di Francia in battaglia. "Si è mai visto un re che non è sceso in guerra con l'orifiamma tra le mani?" Oltre che essere pallido, Charles si ricordò che era anche la brutta copia di un autentico sovrano.    

«Le roy est mort! Vive le roy!» Fu l'ultimo grido, poi il silenzio tornò a vegliare nella necropoli reale.


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Buona lettura!

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