Segnalazione:
Inganno Imperfetto
di
Andrea Bindella
Buongiorno lettori,
oggi vi segnalo il romanzo "Inganno Imperfetto" di Andrea Bindella.
Biografia:
Andrea Bindella è nato a Perugia e vive ad Assisi.
A dodici anni inizia a scrivere la sua prima opera, un libro di fantascienza intitolato Il Ritorno delle Furie, “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie. Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Tecnico per Geometri, inizia gli studi in Ingegneria Civile che decide poi di interrompere per dedicarsi alla libera professione e aiutare la sua regione a rialzarsi dopo il terremoto del 1997.
Quando la crisi finanziaria ed economica del 2008 travolge il suo settore professionale e tutto sembra perduto, Andrea trova la forza e il sostegno per andare avanti proprio nella scrittura: capisce che non serve piangersi addosso e che occorre rimboccarsi le maniche. Scrivere lo spinge a una continua riscoperta e crescita interiore.
Oltre alla scrittura, Andrea ama cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz e fare lunghe passeggiate immerso nel rumore della risacca del mare d’inverno.
Nel 2017 scopre il self-publishing; questa opportunità lo sprona a trovare la forza di tirar fuori dal cassetto le sue storie e pubblicarle.
Contatti:
Sito: https://andreabindella.com/
Facebook: https://www.facebook.com/ andreabindellaautore/
Instagram: http://instagram.com/andrea. bindella
Twitter: http://twitter.com/AndreaBindo
Biografia:
Andrea Bindella è nato a Perugia e vive ad Assisi.
A dodici anni inizia a scrivere la sua prima opera, un libro di fantascienza intitolato Il Ritorno delle Furie, “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie. Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Tecnico per Geometri, inizia gli studi in Ingegneria Civile che decide poi di interrompere per dedicarsi alla libera professione e aiutare la sua regione a rialzarsi dopo il terremoto del 1997.
Quando la crisi finanziaria ed economica del 2008 travolge il suo settore professionale e tutto sembra perduto, Andrea trova la forza e il sostegno per andare avanti proprio nella scrittura: capisce che non serve piangersi addosso e che occorre rimboccarsi le maniche. Scrivere lo spinge a una continua riscoperta e crescita interiore.
Oltre alla scrittura, Andrea ama cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz e fare lunghe passeggiate immerso nel rumore della risacca del mare d’inverno.
Nel 2017 scopre il self-publishing; questa opportunità lo sprona a trovare la forza di tirar fuori dal cassetto le sue storie e pubblicarle.
Contatti:
Sito: https://andreabindella.com/
Facebook: https://www.facebook.com/
Instagram: http://instagram.com/andrea.
Twitter: http://twitter.com/AndreaBindo
Data di pubblicazione: 27 luglio 2020
Numero pagine: 198
Prezzo cartaceo: 9,99€
Prezzo ebook: 2,99€ (gratis con Kindle Unlimited)
Link per l'acquisto su Amazon: Prezzo ebook: 2,99€ (gratis con Kindle Unlimited)
Sinossi:
«Dove pensate di essere, ora? Questa è una prigione e sono stati i vostri genitori a firmare le autorizzazioni per l’incarcerazione. Qui non c’è democrazia. Questo è il mondo di Ekate, le faccio io le regole e voi tremerete solo a sentire questo nome, ve lo posso assicurare. Ora che abbiamo finito con le presentazioni, iniziamo con la “rieducazione”.»
Tutti i giorni John Anderson torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, legge un libro e si sdraia sulla poltrona della Game Enterprise per collegarsi al "gioco". Eppure, la sua non è una vita normale, soprattutto dopo il tramonto. Perché John, nella realtà virtuale, è noto come Alan ed è un efferato assassino che miete vittime al ritmo di due al giorno. Ma Alan non è solo un criminale, è anche uno dei pochi a conoscere la verità sulla Game Enterprise, sul finto benessere in cui si crogiola l'umanità e sui veri "Signori" che dominano la terra. Nella solitudine che lo circonda, John esegue gli ordini e cerca in tutti i modi di impedire che la verità venga a galla, ma un terremoto sta per colpirlo. Tutto quello per cui si è battuto sta per essere distrutto e forse il mondo conoscerà finalmente i suoi veri padroni.
Eccovi anche un estratto;
Prese posto in una fila centrale e con molta cautela cercò di farsi un’idea di chi fossero quelle persone intorno a lui e soprattutto di che genere di posto si trattasse.
«Ben trovati, amici! Per aspera sic itur ad astra!» li salutò un uomo attraverso il microfono del palco.
«Ad astra!» risposero in coro i presenti.
«Per chi non mi conoscesse ancora, potete chiamarmi Baphomet» sorrise. «Ovvio che si tratti di un artifizio, come qui e tutto il resto».
Un brusio si sollevò tra la folla.
«Non vi agitate, è ancora presto. Se siete venuti qui è perché siete alla ricerca della verità e vi starete chiedendo tutti la medesima cosa: potrà Baphomet renderci uomini liberi?». Fece una breve pausa per osservare i volti dei presenti. «La verità, signori miei, vi renderà liberi!».
Un applauso improvviso lo interruppe.
«Vi prego, non c’è bisogno di applaudire. Non vorrete sembrare tante foche ammaestrate, voglio sperare, o almeno, lasciamo credere loro che non ci abbiano ammaestrato così bene, in fondo».
«Rendici liberi, Baphomet!» urlò, una donna, tra la folla.
«Sì! Rendici liberi!» strillarono, altre persone, in coro.
«Tutto a suo tempo, l’importante è che non mi interrompiate ogni tre parole, altrimenti faremo notte solo con i convenevoli».
La folla scoppiò a ridere.
«Amici, fratelli! Verrà il giorno in cui ci ribelleremo, ma per farlo, dobbiamo tracciare un percorso e seguirlo fino alla meta. Sono tante le cose che ho da dirvi e vi assicuro» fece una breve pausa per dare più enfasi alle proprie parole «che molti di voi le rifiuteranno, nonostante le prove schiaccianti che vi mostrerò. Non preoccupatevi, è normale. Il cervello stenta a credere alla realtà quando questa è talmente assurda da dover essere per forza vera».
Tutti i giorni John Anderson torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, legge un libro e si sdraia sulla poltrona della Game Enterprise per collegarsi al "gioco". Eppure, la sua non è una vita normale, soprattutto dopo il tramonto. Perché John, nella realtà virtuale, è noto come Alan ed è un efferato assassino che miete vittime al ritmo di due al giorno. Ma Alan non è solo un criminale, è anche uno dei pochi a conoscere la verità sulla Game Enterprise, sul finto benessere in cui si crogiola l'umanità e sui veri "Signori" che dominano la terra. Nella solitudine che lo circonda, John esegue gli ordini e cerca in tutti i modi di impedire che la verità venga a galla, ma un terremoto sta per colpirlo. Tutto quello per cui si è battuto sta per essere distrutto e forse il mondo conoscerà finalmente i suoi veri padroni.
Eccovi anche un estratto;
Prese posto in una fila centrale e con molta cautela cercò di farsi un’idea di chi fossero quelle persone intorno a lui e soprattutto di che genere di posto si trattasse.
«Ben trovati, amici! Per aspera sic itur ad astra!» li salutò un uomo attraverso il microfono del palco.
«Ad astra!» risposero in coro i presenti.
«Per chi non mi conoscesse ancora, potete chiamarmi Baphomet» sorrise. «Ovvio che si tratti di un artifizio, come qui e tutto il resto».
Un brusio si sollevò tra la folla.
«Non vi agitate, è ancora presto. Se siete venuti qui è perché siete alla ricerca della verità e vi starete chiedendo tutti la medesima cosa: potrà Baphomet renderci uomini liberi?». Fece una breve pausa per osservare i volti dei presenti. «La verità, signori miei, vi renderà liberi!».
Un applauso improvviso lo interruppe.
«Vi prego, non c’è bisogno di applaudire. Non vorrete sembrare tante foche ammaestrate, voglio sperare, o almeno, lasciamo credere loro che non ci abbiano ammaestrato così bene, in fondo».
«Rendici liberi, Baphomet!» urlò, una donna, tra la folla.
«Sì! Rendici liberi!» strillarono, altre persone, in coro.
«Tutto a suo tempo, l’importante è che non mi interrompiate ogni tre parole, altrimenti faremo notte solo con i convenevoli».
La folla scoppiò a ridere.
«Amici, fratelli! Verrà il giorno in cui ci ribelleremo, ma per farlo, dobbiamo tracciare un percorso e seguirlo fino alla meta. Sono tante le cose che ho da dirvi e vi assicuro» fece una breve pausa per dare più enfasi alle proprie parole «che molti di voi le rifiuteranno, nonostante le prove schiaccianti che vi mostrerò. Non preoccupatevi, è normale. Il cervello stenta a credere alla realtà quando questa è talmente assurda da dover essere per forza vera».
Interessante, non trovate?
Grazie! :-)
RispondiEliminaDi nulla ;)
Elimina