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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

domenica 25 aprile 2021

Segnalazione: Fango rosso di Rino Mazzanti

Segnalazione:

Fango rosso

di
Rino Mazzanti



Buongiorno lettori,
per lEdizioni Haiku vi segnalo il romanzo: "Fango rosso" di Rino Mazzanti.


Un thriller noir con note pulp, assimilabile alle atmosfere e alle dinamiche di prodotti televisivi seriali come la serie tv True Detective; la struttura dell'opera è cinematografica, ritmata da dialoghi sferzanti e scene d'azione, con narratori che si scambiano voce e parola, in cui tematiche come la solitudine, il cambiamento, il riscatto e la perdita si rincorrono nella dinamica di un misterioso rapimento.


Biografia:
Rino Mazzanti nasce a Latina nel 1968. Sposato, con tre figli, è laureato in Architettura all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, con indirizzo storico. Musicista e chitarrista autodidatta, nel 2015 con il gruppo TTT ha suonato per Emergency, e nel 2017 ha portato in teatro come autore di testi e degli arrangiamenti, l’opera rock 1984, ispirata al celebre romanzo di George Orwell. Fango Rosso è il suo primo romanzo.



Gene
re:
 
romanzo Thriller / noir / pulp
Editore: Edizioni Haiku
Data di pubblicazione: 2020
Numero pagine: 310
Prezzo cartaceo: 13,50€
Prezzo ebook: 6,89€ (gratis con Kindle Unlimited)
Link per l'acquisto su Amazon:




Sinossi:
Lou Caswan ha sempre ignorato, evitato, rimosso, anche combattuto il suo passato. Questo
però non gli ha impedito di riemergere, inaspettato, violento e inarrestabile, colpendo duro e
presentandogli il conto. Non importa quanto siano grandi i tronchi che sono in superficie, perché sono le radici a lottare contro il vento. E le radici di Lou sono tutt’altro che molli, affondano nell’epopea dei pirati dei Caraibi, intrecciate alla storia di un misterioso manufatto capace, con la sua sola esistenza, di rivoluzionare ogni nostra certezza sulla natura umana. Decisamente un passato difficile da ignorare.
  


Rino Mazzanti introduce con Fango Rosso il tema della “rinascita”. Rinascita del protagonista Lou e del suo contesto. Pittsburgh è l’ambientazione scelta: una città rinata dal suo osmotico rapporto tra industria e natura, dove del primo rimane solo l’azione e del secondo la visione. La rinascita è possibile solo se ci si pone un obiettivo: per rinascere, bisogna “riuscire”. Fango Rosso è un'opera dall'impalcatura cinematografica, di dialoghi sferzanti e di scene d'azione, di narratori che si scambiano la voce e la parola, in cui temi quali la solitudine, il cambiamento, il riscatto e la perdita si rincorrono. Seguendo le chiavi di un misterioso rapimento, l’autore ci catapulta in un passato lontano, ancestrale, costellato di antiche civiltà che hanno colonizzato il pianeta con l’aiuto di un manufatto magico. È un grande libro di pietra passato di mano, tra il ‘700 all’800, dai pirati dei Caraibi ai soldati della guerra di secessione (tutti antenati di Lou) che lo chiamavano Big Coin.


Eccovi un estratto:
Non avevo mai provato tanta paura e avevo forti dolori al viso e allo stomaco. Non era però tempo per lamentarmi, dovevamo tenere gli occhi bene aperti e aspettare. Avremmo dovuto riprendere l’auto prima che la trovassero quei killer senza scrupoli. Anche se in fondo…poteva essere di chiunque.
– Lo avresti potuto uccidere.
– Lo avrei fatto se fosse servito. Ma è bastato metterlo fuori uso.
Louise mi aveva difeso. Come una leonessa che protegge i suoi cuccioli, aveva tirato fuori le unghie, aveva colpito, in modo freddo e sicuro. Non lo avrei mai dimenticato: un gesto d’amore oltre ogni immaginazione.
Ci tenevamo stretti nell’acqua, ma non potevamo abbassare la guardia, distrarci, la tensione era alta. Ci siamo baciati per darci coraggio. Erano passate forse un paio di ore.
– Non si vedeva più nulla, intorno solo il silenzio e le luci della fabbrica riflesse tra le foglie. Le auto avevano spento i fari ma erano ancora lì, pensavo, ancora a darci la caccia.
Restavamo in silenzio, di spalle l’uno con l’altra,
giravamo intorno molto lentamente, sentivamo la melma sotto i piedi.
– Avevi già sparato a un uomo?
– No, ma vado al poligono. Una volta al mese, più o meno.
– Hai avuto paura?
– Cazzo, Lou! Ho ancora paura!
Si vedeva uno strano chiarore, probabilmente era l’alba. Delle auto sfrecciavano verso l’aeroporto, erano loro, – ne ero sicuro, – stavano tornando, ma eravamo certi che qualcuno mancasse all’appello. Forse era solo paranoia. Io ero terrorizzato, tenente. Terrorizzato e stremato.
Avremmo anche potuto morire è vero, ma io ero convinto, chissà perché, che nonostante tutto non sarebbe finita in quel modo….


Molto interessante, lo leggerete?
Buona lettura!

2 commenti:

  1. mi è piaciuto molto. Ben scritto l’ho trovato molto scorrevole, avvincente ed intrigante. Mi ha tenuto incollata al libro tant’è che l’ho finito in una settimana. consiglio di leggerlo

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