Segnalazione:
Inferno dentro
e
L'erede del tempo
diClaudio Marcaccini
di
Claudio Marcaccini
Buongiorno lettori,
per la Edizioni Haiku vi segnalo i romanzi: "Inferno dentro" e "L'erede del tempo" di Claudio Marcaccini.
Biografia:
Claudio Marcaccini nasce a Roma nel 1958. Laureato in Sociologia, sposato con due figlie vive dalla nascita a Roma. Si arruola nel 1978 nell’allora Corpo Delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 entra nel Centro Elaborazione Dati della Polizia e nel 1981 transita dal ruolo operativo al ruolo tecnico. Nel 2012 si congeda andando in pensione con il grado di Perito Tecnico Superiore – Sostituto Direttore Tecnico, (equivalente di un Sostituto Commissario) e rimane ancora oggi nell’ambito tecnologico delle Interforze di Polizia come consulente informatico. Nel 2018 pubblica Inferno dentro (Edizioni Haiku), il suo romanzo d’esordio. Nel 2021, con la stessa casa editrice, propone un sequel, L’erede del tempo.
Data di pubblicazione: 2018
Numero pagine: 236Prezzo cartaceo: 12,50€
Prezzo ebook: 6,89€ (gratis con Kindle Unlimited)
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Sinossi:
Roma è ricca di storia, splendore, arte, ma anche di piccoli e grandi orrori quotidiani. Lo sa bene Rolando Lanzi, ispettore di polizia esperto, ostinato e ribelle, quotidianamente alle prese con prostituzione, bande di quartiere, omicidi efferati e lo squallore delle periferie della capitale. Da anni Rolando conduce indagini non autorizzate sul caso archiviato della morte di sua moglie, Marzia, scomparsa in circostanze misteriose. Una svolta inaspettata lo porterà a immergersi nel lato più oscuro della città, tra le sette esoteriche più radicali, in una strada spianata tra Roma e l’Inferno stesso, dove la caparbietà non sempre è sufficiente per salvare l’anima.
Un thriller psicologico incalzante e sorprendente per questo romanzo d’esordio dell’ex poliziotto Claudio Marcaccini. Una ricostruzione accurata della criminalità romana, delle sue reti, dei suoi aspetti più nascosti e a volte, persino, inverosimili (elementi che richiamano a una dimensione a tratti quasi “esoterica”). Il ritmo della narrazione e la cura dei personaggi rimangono i tratti caratterizzanti di quest’opera dall’impalcatura quasi cinematografica. Il lavoro nasce con la collaborazione dell’agenzia Scrittura Efficace (www.scritturaefficace.com).
Eccovi un estratto:
Appena fuori dal capannone vedo che il parcheggio si è riempito di ambulanze e di macchine della polizia, vedo Fabrizio, Flavio, Roberto, Marco, Mara, Lara, ci sono tutti, anche Gerry e Red.
Ha ripreso a piovere, alzo il viso verso il cielo e apro la bocca per bere qualche goccia di pioggia. Ho una sete tremenda e l’acqua bagnandomi il viso mi fa riprendere un po’ le forze. Abbracciato a Mia avanzo verso di loro, la gamba destra la trascino come fosse una protesi, mentre il braccio sinistro è penzoloni lungo il corpo, intorpidito.
Ci guardano esterrefatti in un glaciale silenzio.
– Ispettore, – Marco parla per primo, – ma che cosa è successo là dentro?
– Storia lunga, e ora sono stanco. Ne parliamo domani. Un altro giorno.
Secondo capitolo della minisaga crime con l'ispettore Rolando Lanzi (già protagonista di Inferno dentro del 2018), è un thriller noir incentrato sulla figura di un personaggio solitario, con un intuito quasi "soprannaturale", e colorato di tonalità fantascientifiche.
“Ho trovato un amico che forse non rivedrò mai più in vita
mia e al diavolo la storia degli alieni e dei poteri mentali.
Un amico è un amico anche se proviene da un altro
pianeta.”
Genere: romanzo Noir / thriller
Data di pubblicazione: 2021
Numero pagine: 332Prezzo cartaceo: 12,50€
Prezzo ebook: €
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Sinossi:
La cruda realtà della strada, il fascino irresistibile delle stelle. L'ispettore Rolando Lanzi torna in azione, diviso tra il suo dovere di poliziotto in una Roma brutale, dominata da un'alleanza tra bande spietate, e la responsabilità di non potersi più muovere come un lupo solitario. A questo si aggiunge un misterioso omicidio che ha il sapore dell'intrigo internazionale e un nuovo, inaspettato, collega le cui facoltà scavalcano di molto la sfera del normale. Gli eventi portano Rolando a interrogarsi sull'infinitamente grande, su cosa si nasconde nel cosmo siderale, al di là della comprensione umana, mentre la vita lo sbatte contro una realtà sporca, spietata e letale.
Il romanzo, contraddistinto da un ritmo serrato e da una scrittura quanto mai decisa, non è solo il naturale proseguimento delle indagini di Rolando Lanzi, personaggio protagonista del thriller d’esordio Inferno dentro (2018), ma anche un testo fortemente impattante da un punto di vista stilistico e sperimentale. Il poliziotto protagonista di questa nuova avventura, infatti, non solamente acuirà il suo intuito quasi “soprannaturale”, ma l’incapacità a lavorare in squadra lo condurrà a una nuova dimensione del proprio essere, al di là del tempo e dello spazio, dove la sua tempra di lupo solitario troverà finalmente la consolazione tanto agognata.
Eccovi un estratto:
– Per essere un agente segreto – lo interrompo – non conosci molto bene le persone, in particolare le donne.
– Cosa vuoi dire?
– Diciamo che nella stragrande maggioranza dei casi, se un uomo è attratto da una donna cerca solo di trovare un modo per farle allargare le gambe.
– Sei un poeta.
– Zitto e ascolta: una donna, invece, nella stragrande maggioranza dei casi, fa l’amore con un uomo solo se è sentimentalmente coinvolta. Credimi Gigione, noi al loro confronto siamo delle merde.
La mente vola ad Armida, la donna che sembrava smentire queste mie affermazioni, ma che in fondo mi ha sempre insegnato che il mondo è più complesso delle mie facili formulette e che un’amicizia a volte è una maschera comoda per qualcosa di diverso. Per questo mi ha cercato, rintracciato, ha scoperto del mio matrimonio e si è fatta da parte. Sono stato cieco come solo un uomo può essere. Gli occhi si riempiono di lacrime e Luigi se ne accorge.
– Sei una brava persona Rolando.
– Di che diavolo parli?
– Stai pensando ad Armida, ti sei reso conto del suo amore per te.
– Smettila.
– Ascolta Rolando, domani mattina devo rientrare in America ma ti prometto che tornerò presto. Anche io voglio giustizia per Armida. Potrò sembrare un pezzo di ghiaccio, come diresti tu, ma sono coinvolto fin nelle ossa.
– Ora sei tu il poeta. Comunque, almeno ufficialmente, non è un tuo problema e sarà un’azione piuttosto pericolosa. Anche volendo non vedo come tu possa tornare a Roma in tempo. – Ho il teletrasporto, lo hai dimenticato?
– Guarda che se hai deciso di farmi incazzare, questa volta non ti riesce.
Sorride mentre ingoia l’ultimo sorso di birra.
– Prima che te ne vada, voglio dirti che è stato un piacere lavorare con te.
– Facciamo così, – risponde, – questa sera paghi tu, la prossima volta le birre le offro io.
– Sei pure spilorcio, Arias.
Scoppiamo a ridere, ma gli do retta. Pago il conto e lasciamo il locale. Lo vedo andare via, mi viene la tentazione di seguirlo, vorrei vedere se girato l’angolo sparisce di nuovo nel nulla, ma non lo faccio. Ho trovato un amico che forse non rivedrò mai più in vita mia e al diavolo la storia degli alieni e dei poteri mentali. Un amico è un amico anche se proviene da un altro pianeta.
– Cosa vuoi dire?
– Diciamo che nella stragrande maggioranza dei casi, se un uomo è attratto da una donna cerca solo di trovare un modo per farle allargare le gambe.
– Sei un poeta.
– Zitto e ascolta: una donna, invece, nella stragrande maggioranza dei casi, fa l’amore con un uomo solo se è sentimentalmente coinvolta. Credimi Gigione, noi al loro confronto siamo delle merde.
La mente vola ad Armida, la donna che sembrava smentire queste mie affermazioni, ma che in fondo mi ha sempre insegnato che il mondo è più complesso delle mie facili formulette e che un’amicizia a volte è una maschera comoda per qualcosa di diverso. Per questo mi ha cercato, rintracciato, ha scoperto del mio matrimonio e si è fatta da parte. Sono stato cieco come solo un uomo può essere. Gli occhi si riempiono di lacrime e Luigi se ne accorge.
– Sei una brava persona Rolando.
– Di che diavolo parli?
– Stai pensando ad Armida, ti sei reso conto del suo amore per te.
– Smettila.
– Ascolta Rolando, domani mattina devo rientrare in America ma ti prometto che tornerò presto. Anche io voglio giustizia per Armida. Potrò sembrare un pezzo di ghiaccio, come diresti tu, ma sono coinvolto fin nelle ossa.
– Ora sei tu il poeta. Comunque, almeno ufficialmente, non è un tuo problema e sarà un’azione piuttosto pericolosa. Anche volendo non vedo come tu possa tornare a Roma in tempo. – Ho il teletrasporto, lo hai dimenticato?
– Guarda che se hai deciso di farmi incazzare, questa volta non ti riesce.
Sorride mentre ingoia l’ultimo sorso di birra.
– Prima che te ne vada, voglio dirti che è stato un piacere lavorare con te.
– Facciamo così, – risponde, – questa sera paghi tu, la prossima volta le birre le offro io.
– Sei pure spilorcio, Arias.
Scoppiamo a ridere, ma gli do retta. Pago il conto e lasciamo il locale. Lo vedo andare via, mi viene la tentazione di seguirlo, vorrei vedere se girato l’angolo sparisce di nuovo nel nulla, ma non lo faccio. Ho trovato un amico che forse non rivedrò mai più in vita mia e al diavolo la storia degli alieni e dei poteri mentali. Un amico è un amico anche se proviene da un altro pianeta.
Molto interessante, lo leggerete?
Buona lettura!
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