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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

venerdì 1 maggio 2020

Segnalazione: Non innamorarti di me di Marianna Vidal

Segnalazione:
Non innamorarti di me
di

Marianna Vidal



Buongiorno lettori,
oggi torno a parlarvi dell'autrice Marianna Vidal e del suo ultimo romanzo: "Non innamorarti di me".
(In fondo al post vi lascio i link con tutte le segnalazioni precedenti dei suoi libri).


Biografia:
Marianna Vidal è una sognatrice, romantica e divoratrice di storie, che scrive da quando era una ragazzina, e solo dopo molti anni ha trovato il coraggio di mettersi in gioco con la narrativa.
Quando non scrive si dedica alla sua famiglia, che include un cane e tre gatti. Adora gli animali domestici e non potrebbe vivere senza di loro.
Vive a Ischia, un'isola nel Golfo di Napoli e a volte la usa come ambientazione per i suoi romanzi.
Adora il colore rosa, le rose e il mare.
Nell'infanzia si sè cibata di cartoni animati tipo Lady Oscar, Kiss me Licia, Mila e Shiro, Georgie e Candy Candy. Adora Terence, ma anche Mirko.
Non ha mai smesso di sognare e dai cartoni è passata agli sceneggiati televisivi e ai film. Ha un debole per le telenovelas che guardava con il suo papà, ma anche per le storie in costume, a cui deve la sua laurea in storia. Non si è ancora cimentata in un romanzo d’epoca, ma ci sta pensando seriamente.
Se desiderate conoscerla, cercatela nelle pagine dei suoi libri.
Ha lavorato spesso per il web ed è autrice di saggi e di articoli. Non innamorarti di me è il suo decimo romanzo.





Genere: 
Romanzo contemporaneo
Editore: self publishing
Data di pubblicazione: 16 aprile 2020
Numero pagine: 498
Prezzo cartaceo: 16,63€
Prezzo ebook: 2,99€
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Sinossi:
Per distruggere Marina Lovato, la donna che ha ucciso e derubato mio padre, sono disposta a tutto, anche a infilarmi nel letto di Marco Fiore.
Giustizia è la parola che mi ripeto da quindici anni e per averla non mi farò nessuno scrupolo, anche se questo significasse rinunciare alla possibilità di essere felice.

Lorenzo

Ho imparato presto che il prezzo della vita è alto, nonostante Marco Fiore, ma questo senso profondo di disagio non mi abbandona mai. Qualcuno dice che sono un ragazzo problematico, gli animi sensibili mi chiamano bad boy, ma la verità è che mi manca Fabiola, quella parte di me che è partita per Parigi trecidi anni fa, tradendo la nostra promessa.

Fabiola

Roma, sono tornata e questa volta nessuno mi fermerà. Chiuderò la partita e Marina cesserà di essere un problema per me e per quelli che sono finiti nella sua rete.

Dio, Lorenzo! Il mio Lorenzo. No, non lui! Non Lorenzo... il figlio di Marina e Marco Fiore!




Vi lascio anche alcuni estratti:
Chissà che fine ha fatto. Era un ragazzino problematico, facile a fare a pugni, con il viso smunto e il fisico gracilino, che osservava i centauri sfrecciare in strada. Adorava le moto di grossa cilindrata e giurava che un giorno ne avrebbe acquistata una.


«Nessun strizzacervelli mi farà cambiare idea sulla moglie di mio padre».
 «È tua madre!», mi rimbecca Virginia.
«Io non ho madre».
«Allora non hai neanche padre», replica ostinata.
 «È diverso e lo sai».
 «Perché?». Virginia solleva il mento e il ciuffo di capelli rossi, raccolti dietro la nuca e tenuti fermi da una molletta, si muove.
«Perché Marco è la fortuna più grande della mia vita», riconosco, con voce melliflua.



Fabiola è Fabiola. Fabiola è una parte di me, è me. È l’unica donna che ha messo a tacere i miei incubi. È l’unica con cui riesco a dormire senza agitarmi nel sonno. È il mio punto fermo, la mia pazienza, la mia speranza, la mia voglia di migliorarmi. Per lei avrei messo la testa a posto, ma Tonia e Michele me l’hanno portata via e gli incubi sono tornati ad agitare il mio sonno.


«Lorenzo è ancora innamorato di te». Sento il cuore fermarsi nel petto. «Non ha mai smesso di cercarti», mi spiega. «Passa a trovarci tutte le settimane e ogni volta ci chiede se abbiamo tue notizie». «Ora mi ha trovato». «Sì, ti ha trovato», annuisce. «E forse non è la cosa peggiore che potesse capitarvi». «Cosa intendi?». «Che forse l’adozione di Lorenzo da parte della famiglia Fiore è il segno che aspettavi per deporre l’ascia di guerra e conciliarti con il passato». «Mai», sbotto, facendo risuonare la forchettina sul piatto. «Non rinuncerò mai al mio desiderio di giustizia». «Di vendetta». «Giustizia!», le ribadisco. «Non si tratta di giustizia!».




C’è una strana tenerezza in Lorenzo che emerge quando meno te lo aspetti. Lui fa di tutto per nasconderla, ma trapela dai gesti più insignificanti e cancella le esplosioni di rabbia che di tanto in tanto accompagnano i suoi sfoghi. C’è un dolore profondo che si porta dentro e di cui non parla mai. Qualcosa che lo tormenta e non lo lascia vivere sereno. 











Molto interessante, cosa ne dite?

2 commenti:

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