Segnalazione:
Titano:
fuga dal limbo
diAlfonso Dama
Buongiorno lettori,
per Delos Digital vi segnalo il romanzo: "Titano: fuga dal limbo" di Alfonso Dama.
Alfonso Dama è nato a New York il 7 maggio 1961. Tornato in Italia alla tenera età di quattro anni e mezzo è cresciuto e ha studiato a Boscoreale, sulle falde del Vesuvio. Comincia a scrivere già a sette anni; la passione per la scrittura loi segue e a quindici anni scrive sui quaderni di scuola il suo primo romanzo giallo dal titolo Il fantasma di Candemburg, un thriller gotico ambientato in un antico castello tedesco. Il suo secondo tentativo però, Delitto in ascensore, lo spedisce alla Mondadori e finisce fra i finalisti del premio “Alberto Tedeschi”.
Negli anni successivi scrive sceneggiature per fumetti: Internazionale Ediperiodici, Tirammolla, Topolino, L’intrepido, il Corriere dei piccoli.
Vince un premio, il “Dominium” per la letteratura internazionale non di genere, col romanzo Le folli notti del camionista poeta. Il romanzo breve Il canto delle lucciole diventa un “musical” trasmesso anche dalla RAI, con un discreto successo di pubblico e critica. Verso la fine degli anni ottanta pubblica un racconto sulla rivista horror americana Creepy. Nel 1994 scrive un romanzo ambientato completamente in una realtà virtuale, che verrà pubblicato nel 2012 col titolo Le realtà oscure dalle Edizioni della Vigna. Dello stesso anno è la raccolta di racconti horror Rantoli dal buio (Montecovello Editore). Al secondo tentativo assoluto con la Mondadori è tra i finalisti di un altro premio importante: l’Urania, nel 2018.
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Nel futuro sarà possibile rigenerare il corpo perennemente, mantenendolo giovane in eterno. Ma c'è poco da fare per il cervello: una sofisticata nanotecnologia riuscirà a rallentarne l'invecchiamento, ma alla fine, anche se dopo un tempo lunghissimo, non ci sarà più nulla da fare. Oltre un certo limite i vecchi diventano pericolosi, impazziscono, acquistano poteri strani e vanno espulsi dalla società, rinchiusi in una sorta di "ranch" su Titano. Qui i corpi vengono recuperati e i cervelli immersi in un liquido chiamato "melma".
Salvius Sorrenti ha un compito molto speciale – e terrificante. Entrare nella melma per riuscire a prendere contatto con uno dei cervelli che vi sono stati abbandonati. Un mondo dei morti in cui miti ancestrali convivono e si mescolano con uomini e donne che continuano ad avere un’apparente esistenza simile a quella della realtà da cui lui proviene. Ma qualcosa non quadra: tutto sembra ruotare attorno a un misterioso segnale alieno captato secoli prima e di cui si è persa memoria.
Uno strepitoso romanzo, giunto in finale al Premio Urania, traboccante di idee e di azione.
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