Segnalazione:
Autocrisi
diPierfrancesco Prosperi
Buongiorno lettori,
per Delos Digital vi segnalo il romanzo: "Autocrisi" di Pierfrancesco Prosperi.
Pier Francesco Prosperi (Arezzo 1945) è uno dei più affermati scrittori italiani di fantascienza, ucronia e fumetti. Dopo aver esordito nel 1960 su Oltre il cielo ha pubblicato oltre 140 racconti, usciti su tutte le principali testate e in varie antologie (tra le ultime anche Rapporti dal domani e Il ritorno dei grandi antichi, Delos Digital) e una quarantina di romanzi. Nel fumetto ha scritto per Intripido, Il monello, Lancio Story, Topolino, Martin Mystère, Diabolik. Ha vinto il Premio Italia e il Premio Europa nel 1972, nella prima edizione dell'Italcon e Eurocon a Trieste, e ha rivinto il Premio Italia nel 1994 col romanzo Garibaldi a Gettysburg. Ha vinto inoltre Il premio Città di Montepulciano, il Premio Cosmo, il Premio Ungaretti, il Premio San Marco (tre volte) e il Premio Giallocarta.
La struttura urbana di Venezia ha sempre fornito lo scenario ideale per situazioni misteriose. Niente di strano, quindi, che anche Sherlock Holmes abbia abbandonato per una volta le nebbie e i vicoli di Londra e abbia condotto le sue indagini nella città lagunare. La vicenda prende l’avvio da una serie di strani crimini commessi a Londra per il possesso di particolari maschere veneziane dalla foggia molto strana, che portano un messaggio crittografato sul retro. Il burattinaio di questa grottesca vicenda è il prof. Moriarty che, con l’aiuto di una Loggia segreta anglo-veneziana, si è impossessato di documenti segreti di importanza capitale ed è responsabile del furto dei Gioielli della Corona. A Venezia, in un giro forsennato tra canali, calli, ponti e osterie equivoche, sullo sfondo di luoghi famosi (come il Palazzo Ducale, il Ponte dei Sospiri e la Biblioteca Marciana), Sherlock Holmes e il dr. Watson sono coinvolti in una ridda di colpi di scena; in una circostanza il dr. Watson rischia perfino la vita. Alla fine, Sherlock Holmes riesce a svelare il mistero delle maschere con l’aiuto di una donna veneziana e di un complice misterioso, che è il vero deus ex machina della vicenda. L'avventura, scritta in perfetto stile watsoniano e nel pieno rispetto del Canone, è ambientato nel 1891, e contribuisce a preparare l’atmosfera che porterà al duello finale di Reichenbach Falls tra Sherlock Holmes e il prof. Moriarty.
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