Segnalazione:
Il buio della verità
diAndretta Baldanza
Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo: "Il buio della verità" di Andretta Baldanza, edito BLITOS EDIZIONI.
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A partire dal 2020 si sono susseguite 4 pandemie di Covid,
e come conseguenza della crisi economica derivata, nel 2058 una guerra per il
possesso delle poche risorse rimaste ha decimato inesorabilmente la
popolazione, riportando la tecnologia e gli stili di vita indietro di diverse
decine d’anni.
Le città sono semidistrutte, non ci sono quasi
più scuole o servizi di nessun tipo, i pochi milioni di persone rimaste si sono
riunite in una decina di città, denominate Colonie, governate da
Londra, dove un dittatore sanguinario (il Presidente) ha preso il potere dopo
la guerra.
In quel che resta della città di
Parigi sorge il Consiglio della Resistenza, col compito di coordinare e
comandare i pochi ribelli che lottano clandestinamente contro il regime del
presidente. La lotta è dura e la resistenza cerca una soluzione definitiva
rapendo la figlia del presidente stesso, Tayla Perry-Windsor. La missione viene
affidata alla cellula operativa di Parigi, composta da 7 elementi e comandata
da Declan Mallory e dal suo secondo, Bennet Peveril.
La missione non va come dovrebbe.
Il Presidente riesce a sfruttare il rapimento per
rafforzare la sua propaganda e la sua posizione, mentre il Consiglio deve fare
i conti con un possibile traditore al proprio interno. Tayla scopre una realtà di
cui non aveva mai avuto coscienza e deve decidere da che parte stare: con suo
padre, per l’affetto che gli porta, nonostante le prove della sua crudeltà,
o con la resistenza che lo combatte? La
sua sarà una presa di coscienza dura ma inevitabile, che la porterà anche
ad accettare i sentimenti che suo malgrado prova per il proprio rapitore.
Vi lascio anche un estratto:
«Voi eravate troppo piccoli per
ricordarlo, ma fino al 2058 le cose non andavano così male come oggi. Certo, i
Covid avevano decimato la popolazione e l’economia stava andando a pezzi fin
dalla fine della terza Grande Pandemia, nel 2035. Ma avevamo ancora la libertà»
disse. «E la democrazia. Se non ci fosse stata la quarta Pandemia, forse… ma ci
fu. Il 2057 fu l’anno più difficile, quello che portò al conflitto. E con la
guerra, sapete, non si sa mai come va a finire. Quando abbiamo cominciato a
combattere, ognuno pensava di essere nel giusto. Ma poi siamo andati avanti e
la gente ha cominciato a chiedersi che senso avesse ammazzarsi a vicenda in un mondo
già così difficile.»
«E non potevate smettere?» domandò
Liza.
«Avremmo voluto» rispose il nonno.
«Almeno alcuni di noi. Ma i governi non volevano cedere.»
«E perché, se le persone morivano? Il
governo non dovrebbe fare quello che vuole il popolo?» intervenne Seth.
«Perché eravamo sull’orlo di una crisi
di risorse senza precedenti, mio giovane amico. Le industrie cancellate dalla
mancanza di manodopera, e così l’agricoltura. Presto non avremmo avuto di che
sfamarci. Così, invece di collaborare tutti per uscire dalla crisi, ci fu chi
preferì usare la forza. L’Inghilterra, la Grande Britannia come la chiamavamo
allora, decise di uscire dai propri confini e andare a cercarsi la manodopera
all’estero.»
«Catturando persone e portandole in
patria come prigionieri di guerra» s’infervorò Seth. «Razza di bastardi!»
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