Informazioni personali

La mia foto
Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

mercoledì 9 giugno 2021

Segnalazione: Oscenità interiori e altri saggi di Guido Zingari a cura di Marco Caponera

Segnalazione:

Oscenità interiori

e altri saggi

di
Guido Zingari
a cura di
Marco Caponera



Buongiorno lettori,
per lEdizioni Haiku vi segnalo la raccolta di saggi: "Oscenità interiori e altri saggi" di Guido Zingari, a cura di Marco Caponera.


In questa raccolta di saggi, Marco Caponera cura e propone il percorso di studio, riflessione e analisi speculativa del filosofo Guido Zingari (1949-2009), scomparso nel tragico terremoto del 2009; una riflessione incisiva su concetti dal risvolto individuale, sociale, etico ed epistemologico come “eresia”, “rifiuto”, “osceno”, “dono” e sulla loro inattuale attualità.


Biografie:

Autore:
Guido Zingari (1949-2009), nella sua lunga carriera di docente universitario ha insegnato Filosofia del linguaggio e Istituzioni di Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. È noto e tradotto in vari paesi europei per i suoi studi su Leibniz, Hegel, Heidegger, fra gli altri. La sua bibliografia è consultabile nell’archivio digitale che ne porta il nome: www.guidozingari.it. L’ultimo suo saggio pubblicato è: Il pensiero in fumo. Giordano Bruno e Pierpaolo Pasolini: gli eretici totali (Rogas Edizioni, 2016).

Curatela:
Marco Caponera ha collaborato per diversi anni con Guido Zingari presso l’Università di Tor Vergata (Roma). Coerente con gli insegnamenti del proprio maestro ha sempre rifiutato l’immagine di un’Università come esamificio e luogo di proliferazione di poteri occulti e vuoti di vita. Per questo, alla morte di Guido Zingari ha scelto di allontanarsi dall’Università ormai privo di qualunque interesse per la ricerca filosofica. È autore di diversi saggi filosofici, fra ii quali La sparizione del reale (Le Nubi Edizioni, 2005) e Inutile quindi necessario (Ferrari Editore, 2017). ha collaborato per diversi anni con Guido Zingari titolare della cattedra di Filosofia del Linguaggio prima, e Istituzioni di Filosofia poi, presso l’Università di Tor Vergata (Roma). I suoi lavori sono stati tradotti in diversi paesi europei, soprattutto in Spagna, dove spesso è relatore in convegni e conferenze. Ha collaborato con riviste filosofiche e politiche, quali Magazzino di filosofia, A, Rivista anarchica, Libertaria, Agalma. È stato cofondatore, e direttore della collana di saggistica, della casa editrice di Roma Le Nubi Edizioni, per cui ha curato la traduzione o la pubblicazione di una ventina di saggi di autori europei contemporanei. Critico letterario e musicale, ha scritto contributi per “Rockerilla”, storico mensile di cultura musicale, letteraria e teatrale.  



Gene
re:
 
raccolta di saggi
Editore: Edizioni Haiku
Data di pubblicazione: 2018
Numero pagine: 132
Prezzo cartaceo: 14,50€
Prezzo ebook: 7,69€ (Gratis con Kindle Unlimited)
Link per l'acquisto su Amazon:




Sinossi:
Concetti quali “eresia”, “rifiuto”, “osceno”, “dono” sono tanto attuali da risultare inattuali, è come se Guido Zingari nei suoi saggi ci volesse mettere in allarme, ci volesse spingere a occuparci di temi, problemi e situazioni “minor” che però riguardano tutti, sempre. A voler osservare la nostra arte, i nostri mass media, il panorama politico internazionale, non possiamo non osservare come si continui, o peggio, si perfezioni il meccanismo di sostituzione del fare col parlare, come si continuino a imbonire e raggirare le masse, come l’espressione artistica sia ormai, salvo rifiutati casi, marketing dell’ego. Ed è tanto orribile quanto affascinante il fenomeno dei profili social dove all’osceno interiore si è di fatto sostituito l’autooscenità del “selfie”, il compimento del suo “protocollo”.


La prima edizione di Oscenità Interiori. Verità ambigue e retoriche perverse risale al 1996 (per Costa & Nolan), e segna un cambio di prospettiva nel lavoro del compianto filosofo Guido Zingari che, da critico dei grandi pensatori tedeschi, diventa promotore di un pensiero proprio e originale. Al pari di Pasolini o di De André (per citare due fra molti artisti in questo testo considerati), Zingari si dedica a studiare il “margine”, i “marginali” del pensiero e della società; lo fa riscoprendo concetti quali eresia, osceno o dono in un dialogo costante, spesso implicito, con i grandi del suo tempo (da Jacques Derrida a Luce Irigaray). Oscenità Interiori è il saggio che apre la riflessione, conclusasi con Destituzioni della filosofia (2009, Le Nubi Edizioni), dove, Zingari mostra un’istantanea filosofica del mondo accademico, del suo inesorabile declino. Una “garbata invettiva” mette in guardia lo studente dalle insidie dell’Università: non più luogo a lui destinato e dedicato, ma luogo in cui diviene addirittura superfluo, un rifiutato. Il metodo argomentativo è quello della decostruzione derridiana. Questa raccolta, oltre ai due testi già menzionati, comprende un terzo scritto inedito dedicato alla memoria di Pier Paolo Pasolini: Il rifiuto: questione di vita o di morte. Pasolini o il destino del rifiuto e dei rifiutati in una società impura (2004).


Eccovi un estratto:
Con l’impiego dell’espressione oscenità interiori viene qui presentata, sotto un aspetto un po’ insolito, una serie di questioni riguardanti la sfera delcomportamento politico, morale ed estetico. Laddove, cioè, l’oscenità viene in un certo senso radicalizzata in qualcosa di inconcepibile per qualsiasi morale. Nell’ottica dell’osceno e nel ricorso abbastanza frequente a questo aggettivo esagerato nel linguaggio quotidiano, si inquadrano persone, cose ed atteggiamenti che vengono definiti appunto osceni per estensione di significato, per “degenerazioni semantiche”, direbbe Guido Ceronetti. Oscene possono sembrare finanche una scienza o una tecnica le cui conseguenze hanno prodotto un eccesso incredibile di immoralità.
La parola e l’idea riflettono dunque un’esorbitanza di senso, un oltrepassamento reale di limiti, al colmo di una misura, per cui quel dato personaggio, quell’oggetto o quel modo di fare risultano essere talmente immorali, spudorati e urtanti una media sensibilità, da diventare senz’altro osceni. Anche se poi non si tratta di qualcosa che riguardi a rigore esclusivamente la sfera della pornografia o dell’oltraggio al pudore comunemente intesi. L’oscenità interiore è da noi considerata, in questo senso, un’oscenità a pieno titolo. È forse l’inveramento stesso dell’oscenità.


Molto interessante, lo leggerete?
Buona lettura!

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un commento su cosa ne pensate ;)