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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.
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martedì 8 dicembre 2020

Segnalazione: Il segreto della sposa di Cheryl Bolen

Segnalazione:
Il segreto della sposa

di
Cheryl Bolen



Buongiorno lettori,
eccovi il romanzo: "Il segreto della sposa" di Cheryl Bolen, edito Babelcube.
Autrice già conosciuta per i romanzi Lady per casoContessa per coincidenza e Con il suo anello.


Biografia:
Da quando è stata nominata Notable New Author nel 1997, Cheryl Bolen ha pubblicato più di 35 libri con Kensington/Zebra, Harlequin, Love Inspired Historical, Montlake e come indie; è stata tra i primi 5 del New York Times e ha fatto parte della lista dei bestseller di USA Today. Il suo "One Golden Ring" del 2005 ha vinto il Best Historical e l'Holt Medallion, e il suo "My Lord Wicked" del 2011 è stato Best Historical nell'International Digital Awards, lo stesso anno in cui il suo romanzo breve di Natale è stato scelto come Best Novella. I suoi libri sono stati in finale per altri premi, tra cui il Daphne du Maurier, e sono stati tradotti in otto lingue. È stata anche bestseller come prima autrice di romance storico in Germania.
Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.





Genere: romanzo Rosa / Regency
Editore: Babelcube
Data di pubblicazione: 9 agosto 2020
Numero pagine: 263
Prezzo ebook: 4,41€
Link per l'acquisto su Amazon: 




Sinossi:
Da quando il suo ufficiale in comando nella Penisola si è preso una pallottola destinata a lui, James Moore, ora conte di Rutledge, si sente responsabile per il figlioletto dell’uomo e per la sua splendida madre, Carlotta Ennis, fino al punto di offrirsi di sposare la bellezza dagli occhi color lavanda. Anche se il loro matrimonio non è nato dall’amore, la presenza di Carlotta tortura James, e fa sì che lui voglia farne sua moglie in tutto e per tutto.

Anche se non ama sua signoria, la situazione disperata di Carlotta la costringe ad accettare la sua proposta. Non sa quanto desidererà stare con lui, quanto bramerà ogni suo tocco. Magari potesse essere degna del brav’uomo che ha sposato, magari potesse evitare che questi conosca il suo oscuro segreto...


Eccovi anche un estratto:
Il signor Smythe scorse alcune pagine per rinfrescarsi la memoria, poi parlò senza consultare gli appunti. “Vi dico, la signora Ennis sta tutto l’anno a Bath in una strada rispettabile, Queensbury. Sembra noioso. Io sono di Londra, e mi piacciono i posti rumorosi.” Guardò di nuovo il libretto. “Beh, come vi dicevo, ha affittato degli alloggi in una casa di città. Il problema è che la signora non riesce a far quadrare i conti, capo, deve un sacco di soldi a tutti. La sua rendita non basta, sono solo sessanta sterline a quadrimestre. Peccato che il signor Ennis è stato messo a letto con una vanga.”
James fu quasi sollevato di sentire che Carlotta Ennis era in difficoltà finanziarie, perché ciò stava a significare che avrebbe potuto avere il piacere di aiutarla. Era un piccolo prezzo da pagare per ciò che suo marito aveva fatto per lui, e finché non fosse stato certo della felicità della famiglia del capitano Ennis, James non avrebbe mai potuto dormire bene nel suo letto a baldacchino di seta a Yarmouth Hall.
“Ditemi,” disse, “avete visto la signora Ennis?”
Il signor Smythe alzò gli occhi dal quaderno e lo chiuse di scatto, si girò i baffi tra le dita e i suoi occhi penzolanti scintillarono. “Non ho mai visto una donna tanto bella.”
James annuì. Sì, doveva essere lei. “Grazie per l’informazione, signor Smythe. Il mio contabile salderà il vostro conto, se andrete con il maggiordomo nella stanza da mattina.” Tirò il cordone della campanella.
Il galoppino si alzò e gli porse diverse pagine del suo quaderno. “Ecco il rapporto ufficiale con tutta la documentazione, sua signoria.”
Una volta che se ne fu andato, James esaminò a fondo il rapporto. Quanto sarebbe stata diversa la vita di Carlotta Ennis, se il capitano Ennis fosse vissuto. Ed era colpa sua, se lei era vedova. Si sentiva malissimo a riguardo. Gli capitava sempre, quando la signora Fortuna gli sorrideva mentre metteva sotto i piedi un altro.
Strano, leggendo il rapporto gli sembrò di sentire odore di lavanda, il profumo di Carlotta Ennis. Faceva parte di lei, tanto quanto i lucidi capelli neri. Ricordava bene l’elegante moglie del capitano; gli abiti lavanda e viola all’ultima moda le avvolgevano sempre le curve del corpo più alto della media, e le coprivano appena i seni pieni. Con un portamento regale, sembrava quasi eterea. I suoi folti capelli neri, quasi mai coperti da un cappello o da una cuffia, erano tirati indietro, con riccioli soffici che le incorniciavano il viso perfettamente cesellato. L’aveva sempre reputata fredda, forse perché gli ricordava una statua di una dea romana. Anche la sua pelle morbida gli ricordava il marmo lucido. Solo gli occhi color lavanda mostravano un qualche tipo di calore.
Era un po’ piccato che il rapporto non facesse menzione del figlio che aveva partorito in Portogallo nel milleottocentododici. Era lui che lo preoccupava di più; il poverino sarebbe stato cresciuto senza un padre. Gli angoli della bocca di James si chinarono in basso, quando ricordò la sua infanzia da orfano. Era stato l’unico della sua classe a Rugby che non aveva avuto un familiare di sesso maschile che lo visitasse nella giornata padre-figlio. Ma non era quel solo giorno ogni primavera che aveva macchiato la sua infanzia altrimenti soddisfacente. Non era la mancanza di un padre che gli potesse insegnare tutto sull’equitazione, la caccia e la pesca, o il modo giusto di annodare un foulard. Era esser dovuto diventare l’uomo della famiglia quando aveva solo quattro anni. Era il senso di isolamento che si era imposto durante tutta l’infanzia. Lui era diverso, non aveva un papà. Chi avrebbe potuto aspettarsi che sapesse le stesse cose degli altri bambini, bambini che avevano un padre?
Pensò ancora una volta al figlio del capitano Ennis. Voleva comprargli il primo cavallo e insegnargli a montare. Avrebbero potuto andare a pesca, e gli avrebbe insegnato come sparare. Se il piccino avesse avuto bisogno di aiuto con il latino o con le addizioni, voleva essere lui a darglielo.
Tirò di nuovo il cordone della campanella, e quando Adams comparì gli disse di chiedere a Mannington di fare i bagagli. “Partiamo per Bath, tra un’ora.”
Affidare un braccio o una gamba a un segaossa sarebbe stato più piacevole di affrontare la vedova del capitano Ennis, perché lei sapeva che era stata la sua insubordinazione a causare la morte di suo marito.


Cosa ne pensate?
Lo leggerete?

Buona lettura!

giovedì 3 dicembre 2020

Segnalazione: Con il suo anello di Cheryl Bolen

Segnalazione:
Con il suo anello

di
Cheryl Bolen



Buongiorno lettori,
eccovi il romanzo: "Con il suo anello" di Cheryl Bolen, edito Babelcube.
Autrice già conosciuta per i romanzi Lady per caso e Contessa per coincidenza.


Biografia:
Da quando è stata nominata Notable New Author nel 1997, Cheryl Bolen ha pubblicato più di 35 libri con Kensington/Zebra, Harlequin, Love Inspired Historical, Montlake e come indie; è stata tra i primi 5 del New York Times e ha fatto parte della lista dei bestseller di USA Today. Il suo "One Golden Ring" del 2005 ha vinto il Best Historical e l'Holt Medallion, e il suo "My Lord Wicked" del 2011 è stato Best Historical nell'International Digital Awards, lo stesso anno in cui il suo romanzo breve di Natale è stato scelto come Best Novella. I suoi libri sono stati in finale per altri premi, tra cui il Daphne du Maurier, e sono stati tradotti in otto lingue. È stata anche bestseller come prima autrice di romance storico in Germania.
Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.



Genere: romanzo Rosa / Regency
Editore: Babelcube
Data di pubblicazione: 5 giugno 2020
Numero pagine: 303
Prezzo ebook: 4,49€
Link per l'acquisto su Amazon: 





Sinossi:
Glee Pembroke ha rifiutato infinite offerte di matrimonio perché è da sempre innamorata in segreto del migliore amico di suo fratello, Gregory Blankenship. Quando viene a sapere che Gregory perderà la sua considerevole fortuna se non si sposa prima di compiere venticinque anni, lo persuade a sposarsi con lei per convenienza. Ma lui non sa che il piano di Glee è quello di vincere il suo cuore. Farà tutto ciò che è in suo potere per renderlo felice, compreso comportarsi come una donna di facili costumi, perché si sa che lui si mischia con donne di quel tipo.

Perché mai Gregory si è fatto convincere a sposarla? Lei lo fa impazzire. Pensava che si sarebbero potuti divertire, ma il suo comportamento lo fa esasperare. Perché insiste nel portare abiti tanto scollati? Perché gli altri uomini continuano a flirtare con lei, che è sua moglie? E perché diavolo la sua vita, fino a quel momento tanto gratificante, doveva essere messa sottosopra dal quel finto matrimonio? Si ritrova a desiderare un matrimonio vero ma, per ragioni che non può rivelare, questo non potrà mai accadere


Eccovi anche un estratto:
L’ultima cosa che Glee voleva fare era dormire. Quell’amore soverchiante che provava per Blanks richiedeva una riflessione. Avrebbe quasi potuto maledirlo per aver interrotto la sua esistenza fino ad allora placida, ma la dolce estasi del suo amore la intossicava. Sembrava che tutti i suoi diciannove anni fossero stati solo un preludio di quello. Quello. Quell’essere sull’orlo della realizzazione, quella deliziosa eccitazione. Quel desiderio di intrecciare la sua vita con quella di lui.
Se solo avesse potuto sapere di più su di lui, avrebbe potuto attivarsi per conquistare il suo cuore, ma Blanks proteggeva i suoi sentimenti come in una camera blindata. Quel sorriso che era arrivata ad amare così tanto era solo una maschera. Anche i suoi scherzi stravaganti e la vita di eccessi dovevano nascondere un uomo di sentimenti profondi; se solo fosse riuscita a penetrare quell’armatura che aveva eretto intorno al suo cuore.
Si alzò di scatto dritta nel letto. Quanto era sciocca ad aver pensato di poter vincere il suo amore! Non l’avrebbe mai dato liberamente. No, non doveva nemmeno provarci, era ovvio che lui avesse paura di un impegno del genere. Ciò che gli serviva ora era una moglie, non un amore, perché non era pronto per quello. Doveva imparare a fare sua la felicità poco a poco. Per prima cosa, avrebbe dovuto convincerlo a sposare lei.
Un matrimonio solo di nome.
Come un generale con un piano di battaglia, avrebbe conquistato poi il suo cuore.
Solo una cosa le sembrava ovvia: lui non voleva sposarsi, anche se significava dover rinunciare alla sua fortuna. Cosa c’era di tanto repellente nel prendere moglie?


Cosa ne pensate?
Lo leggerete?

Buona lettura!

sabato 27 aprile 2019

Segnalazione: Contessa per coincidenza di Cheryl Bolen

Segnalazione:

Contessa per coincidenza

di

Cheryl Bolen


Buongiorno lettori,
vi segnalo un nuovo romanzo di Cheryl Bolen: "Contessa per coincidenza".
Cheryl Bolen ha già scritto diversi romanzi, io vi avevo segnalato Lady per caso.


Biografia:
Da quando è stata nominata Notable New Author nel 1997, Cheryl Bolen ha pubblicato più di 35 libri con Kensington/Zebra, Harlequin, Love Inspired Historical, Montlake e come indie; è stata tra i primi 5 del New York Times e ha fatto parte della lista dei bestseller di USA Today. Il suo "One Golden Ring" del 2005 ha vinto il Best Historical e l'Holt Medallion, e il suo "My Lord Wicked" del 2011 è stato Best Historical nell'International Digital Awards, lo stesso anno in cui il suo romanzo breve di Natale è stato scelto come Best Novella. I suoi libri sono stati in finale per altri premi, tra cui il Daphne du Maurier, e sono stati tradotti in otto lingue. È stata anche bestseller come prima autrice di romance storico in Germania.
Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.



Genere: romanzo Rosa / Regency
Editore: Tektime
Data di pubblicazione: 19 dicembre 2018
Numero pagine: 229
Prezzo ebook: 3,99€
Link per l'acquisto su Amazon:






Sinossi:
Due sbalorditive coincidenze hanno come risultato il matrimonio tra lo scapestrato conte di Finchley e lady Margaret Ponsby, la timida figlia di un duca che l`ha sempre adorato da lontano...

Per sbrogliarsi da una difficile situazione finanziaria, John Beauclerc, il conte di Finchley, escogita un piano per sposare un`estranea che ha risposto al suo annuncio. Gliela farà vedere, a sua nonna! La vecchia signora si sta tenendo stretti i soldi finché lui non dimostri di essere maturato e di comportarsi in modo meno scandaloso. A ventisei anni, l`ultima cosa che vuole fare è mettere su famiglia. Andrà in chiesa a St. George in Hanover Square per sposare miss Margaret Ponsby di Windsor, la manderà per la sua strada con cento sterline e continuerà a dedicarsi al vino, alle donne e al faro con i suoi amici amanti dl divertimento. Dopo la cerimonia, si rende conto di aver sposato la donna sbagliata. Miss Margaret Ponsby di Windsor, ovviamente, aveva pensato che il matrimonio fosse alla cappella di St. George a Windsor, e a St. George a Londra c`era lady Margaret Ponsby. Come liberarsi da quel dannato matrimonio, di cui sua nonna è deliziata? Se solo lady Margaret Ponsby non fosse tanto timida. Quando il giovane conte allampanato, davvero poco raccomandabile, che ha adorato da lontano sin da quando riesce a ricordare le chiede di andare all`altare con lui, lei non riesce proprio a dirgli di no. Anche dopo l`inizio della cerimonia di matrimonio resta muta. Di certo è lì per sostituire la vera sposa di lord Finchley. Ma appena si rende conto di essere sposata con lui, decide di fare tutto ciò che è in suo potere per farlo diventare un matrimonio da favola. Anche se vuol dire imitare la sua furba e ciarliera sorella.


Vi lascio anche un estratto:
La porta si aprì e sentì delle voci maschili. Dato che erano voci di uomini di Qualità, sospettò che uno fosse il vicario di lì. Si sarebbe ricordato di lei? Di certo avrebbe ricordato Caro; tutti avevano sempre in mente la sua vivace sorella. Forse l’avrebbe scambiata per lei, più popolare.
Dato che per sua natura era molto riservata, continuò a guardare la candela che tremolava e a implorare il Padre celeste di cambiare il suo deplorevole comportamento.
Sorpresa, sentì dei passi venire verso di lei e, un momento dopo, un gentiluomo disse: “Siete miss Ponsby?”
Tecnicamente sì, anche se la chiamavano sempre lady Margaret Ponsby. Nessuno la chiamava mai solo miss; d’altra parte, era la figlia di un duca. Si voltò a osservarlo.
Ma non era il vicario, era lord Finchley!
Lui la guardò.
Come faceva a conoscere il suo nome?
Il giorno prima aveva detto che mai nessun uomo le aveva fatto battere il cuore. Questo non era più vero.
Anche se fosse stato per salvarsi la vita, non avrebbe potuto rispondergli. Distolse in fretta lo sguardo e non riuscì a fare altro che annuire.
Anche se avrebbe voluto bere del suo supremo fascino mascolino, era troppo timida per fissarlo.
“Miss Margaret Ponsby?”
Distogliendo lo sguardo, annuì di nuovo. Come faceva a sapere come si chiamava?
“Avete portato qualcuno con voi?”
Annuì. Perché desiderasse saperlo, non aveva idea.
“Bene. Il mio amico Perry, Christopher Perry, mi farà da testimone.” Si voltò a parlare con il suo amico. “Fate il bravo e date alla signora le cento ghinee.”
L’altro uomo si avvicinò a loro. Buon Dio, stava per darle del denaro? Avevano saputo di ciò che serviva a Trent Square? Di certo avrebbe potuto fare buon uso di quei soldi, lì.
Sua signoria non doveva essere tanto dissoluto quanto faceva credere alla gente.
Christopher Perry le diede una pesante sacchetta.
Margaret ritrovò la voce. “Grazie” sussurrò roca cominciando a infilare il denaro nella sua borsa di rete.
Una porta laterale in fondo alla chiesa si aprì e lei alzò gli occhi alla vista del vicario che era lì in piedi con indosso i paramenti.
“Mi volete accompagnare all’altare, miss Ponsby?” chiese lord Finchley.
Tenendo lo sguardo altrove, si alzò e fece come le chiedeva. Non era nella sua natura contestare un gentiluomo. Era sin troppo cortese e timida.
“Dove è la vostra compagna?” le chiese lui.
“La mia cameriera è in fondo alla chiesa.” Era piuttosto stupita di essere stata in grado di costruire una frase completa.
“Dovrà firmare il certificato di matrimonio” disse il vicario.
Matrimonio! Sua signoria si voleva sposare. Quel giorno. Ciò avrebbe spiegato perché il sacerdote fosse vestito in quel modo.
D’improvviso si sentì davvero depressa. Ogni frammento di decenza in lei sapeva quanto lord Finchley non fosse adatto a lei; tuttavia, il pensiero che sposasse un’altra donna era un po’ come contemplare la perdita di una persona amata. Fu presa dall’invidia nei confronti della sposa. Quanto era indegno mostrare uno dei sette peccati capitali nella casa del Signore, ma non riuscì a sopprimere quella marcata gelosia che le infondeva ogni poro.
Con suo stupore, sua signoria le offrì la mano. Sempre compiacente e accomodante, ci mise la sua, guantata, e si alzò. Lui la portò all’altare.
Il suo cuore cominciò a correre; una circostanza davvero singolare, a essere certi. Dov’era la sposa? Lord Finchley di certo voleva che Margaret fosse testimone della cerimonia.
Era davvero stupefatta che sapesse il suo nome. Certo, lei era una conoscenza di sua nonna, ma non era mai stata faccia a faccia con il nipote. Mai.
Il suo primo pensiero fu che l’avesse scambiata per Caro. Gli uomini la ricordavano sempre, e le due sorelle si somigliavano molto. Ma l’aveva distintamente chiamata miss Margaret Ponsby.
“Siete pronto a iniziare, sua signoria?” chiese il vicario.



Cosa ne pensate?
Sembra proprio carino.

Buona lettura!

martedì 21 agosto 2018

Segnalazione: Lady per caso di Cheryl Bolen

Segnalazione:

Lady per caso

di

Cheryl Bolen



Buongiorno lettori,
oggi vi segnalo un nuovo romanzo: "Lady per caso" di Cheryl Bolen.




Biografia:
Da quando è stata nominata Notable New Author nel 1997, Cheryl Bolen ha pubblicato più di 35 libri con Kensington/Zebra, Harlequin, Love Inspired Historical, Montlake e come indie; è stata tra i primi 5 del New York Times e ha fatto parte della lista dei bestseller di USA Today. Il suo "One Golden Ring" del 2005 ha vinto il Best Historical e l'Holt Medallion, e il suo "My Lord Wicked" del 2011 è stato Best Historical nell'International Digital Awards, lo stesso anno in cui il suo romanzo breve di Natale è stato scelto come Best Novella. I suoi libri sono stati in finale per altri premi, tra cui il Daphne du Maurier, e sono stati tradotti in otto lingue. È stata anche bestseller come prima autrice di romance storico in Germania.

Ha una laurea in giornalismo e Inglese all'Università del Texas e un master dell'Università di Houston. I suoi passatempo preferiti sono leggere i diari di donne inglesi morte, viaggiare in Inghilterra e guardare i Texas Longhorns giocare a football e a pallacanestro. Lei e suo marito, professore da poco in pensione, hanno due figli; uno è avvocato, l'altro giornalista.



Genere: romanzRosa / Regency
Editore: Babelcube
Data di pubblicazione: 8 aprile 2018
Numero pagine: 234
Prezzo ebook: 2,87€ 
Link per l'acquisto su Amazon:







Sinossi:

Cheryl Bolen l'ha fatta ancora: uno scintillante romance Regency... ve lo consiglio! -  Happily Ever After

Anna de Mouchet ha la stoffa delle eroine Regency, quella giusta! – In Print

***
Il marchese di Haverstock è furibondo quando viene a sapere che il denaro che gli serviva per acquistare delle cruciali informazioni di guerra per il Foreign Office è stato perso al gioco ed è nelle mani della figlia illegittima di un duca inglese e di una nobildonna francese. Quando la signora, bella da impazzire, lo informa che l’unico modo per riavere i fondi è sposarla, non ha altra possibilità che dirle di sì.

Evitata dalla buona società, Anna de Mouchet acconsente a una bizzarra proposta che le fa usare la sua bravura con le carte per forzare il marchese, che le è stato detto sia un traditore, a sposarla. Come sua moglie, sarà libera di spiarlo e di provare il proprio patriottismo nei confronti dell’Inghilterra. Ma una volta moglie del bel lord, diventa meno sicura su a chi dare la propria lealtà, soprattutto quando sente il tocco di seta di suo marito. 


Ed eccovi anche un estratto:
Anna de Mouchet studiò il mazzo coperto che aveva in mano. Era strano che nessuno avesse mai notato come gli occhi degli uccelli fossero diversi, sul retro delle carte; le figure li avevano più stretti, le carte normali avevano anche gli occhi normali. Gli uccelli sugli assi, poi, li avevano tondi. Certo, gli uomini che avevano giocato al tavolo di sua madre sarebbero stati più interessati alla bellezza del banco che alle incisioni sulle carte che le assicuravano le vincite. Anna capovolse un re e sorrise, sentendo la porta della camera aprirsi piano.
“Mademoiselle!” gridò la cameriera, chiuse con un leggero movimento del piede la porta dietro di sé e corse nella stanza tenendo in equilibrio il vassoio della colazione della giovane signora. “Vostra madre sarebbe furiosa se sapesse che ancora giocate con le sue carte. Non desidera altro che fare di voi una signora elegante, cherie.”
Nessuno era più vicino alla madre di Anna di Colette, che l’aveva accompagnata quando era scappata dal Terrore, più di quindici anni prima. Se si fosse scoperto che Annette de Mouchet era una nobildonna, Colette avrebbe perso la testa.
“Ma non voglio essere una signora” protestò la ragazza. “Non voglio andare a quella scuola di lusso. Non sono come mamma, so che non verrei trattata con più cortesia alla scuola per giovani signore di miss Sloan di quanta ne abbiamo ricevuta dai nostri ostili vicini di casa qui a Grosvenor Square.”
“Ma vostra mamma vuole che facciate amicizia con le figlie del ton. Dopotutto, non siete una di loro?”
Anna alzò il mento e parlò a labbra strette. “Non potrò mai essere una di loro, e lo so bene.”
Poco dopo colazione, Anna fu sorpresa di vedere di fronte alla loro casa un calesse con le insegne di una famiglia; non era di nessuno dei loro vicini di Grosvenor Square, e sua madre non aveva intrattenuto nobiluomini da quando si erano trasferite lì da Marylebone, un anno prima.
Anna andò fino al salottino da mattina per vedere chi stesse urlando, ma trovò le porte chiuse e sentì grida infuriate dall'interno.
“Non permetterò che la figlia illegittima di una puttana francese frequenti la stessa scuola delle mie” disse una voce maschile, furiosa, dall'interno.
“Mia figlia ha lo stesso diritto della vostra di restare lì” disse Annette con tono di sfida. “Anche di più, dato che suo padre era più rispettato di voi, milord.”
Fiera della risposta focosa della madre, Anna restò in ascolto dell'uomo, con la furia che le faceva battere forte il cuore in petto.
“Avete complottato per ricevere del denaro che sarebbe dovuto andare alla duchessa di Steffington, ma non potrete mai comprare un rango per la vostra bastarda.”
La voce di Annette tremò. “Non ho preso nemmeno un quarto di penny da Steffington finché era vivo, solo il suo amore, ed è per questo che provate tutto questo rancore per me. A causa mia, non è andato a letto con la sorella di vostra moglie. Ora il suo denaro è andato alla sua unica figlia.” La voce le si spezzò. “La nostra bambina diventerà una signora elegante, mi ci volesse fino all'ultimo scellino che possiedo.”
“Non andando alla scuola per giovani signore di miss Sloan” la rimbeccò lui arrabbiato. “Ho una lettera della direttrice, le spiace informarvi che non c'è posto per Anna de Mouchet.”
La porta si aprì all'improvviso e un uomo corpulento in abiti eleganti le passò di fronte senza guardarla.
Anna corse attraverso la stanza dalla sua Annette, che si lasciò cadere su un divano di seta, singhiozzando con il viso tra le mani.
“Mamma, vi prego, non vi turbate” la tranquillizzò, chinandosi tanto vicino alla sua cara madre da poter sentire il profumo della sua acqua di rose. Le mise un braccio intorno con un gesto delicato. “Sarei molto più felice qui, con voi, e non con le figlie di quell'uomo orribile. Ditemi, chi era?” Tirando su col naso, sua madre lanciò un'occhiata verso la porta e parlò a bassa voce: “Il marchese di Haverstock.”



Sembra molto bello, che cosa ne dite?



Buona lettura!