Segnalazione:
Lotte di note.
La contestazione tra musica e parole:
1968-1977
di
Maria Rossi
Buongiorno lettori,
per Stampa Alternativa vi segnalo il saggio "ILotte di note. La contestazione tra musica e parole: 1968-1977" di Maria Rossi.
Un testo documentato, che illustra quel che di meglio ha saputo proporre la scena musicale italiana, sia a livello di cantautori che di gruppi, più o meno impegnati politicamente. Senza dimenticare la società e i suoi mutamenti. Raccontati, come raramente accade, con dovizia di riferimenti storici, musicali e letterari.
Un'opera che si rivolge a tutti, giovani compresi. Sicuramente, però, non se la lasceranno scappare i tanti che quel periodo l'hanno vissuto, una generazione che ama sempre leggere e frequentare le librerie.
Data di pubblicazione: 2020
Numero pagine: 328
Prezzo cartaceo: 20,00€
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Quali canzoni e generi prediligono i giovani contestatori degli anni 1968-1977? Soltanto i canti e gli inni politici e sociali? Perché si chiedono se il rock sia rivoluzionario? Se sia “musica del popolo” oppure no? Preferiscono il progressive o l’hard rock? Apprezzano il jazz? E i cantautori? Quali motivazioni sottendono le loro scelte musicali?
Il libro cerca di rispondere a queste domande attraverso la ricostruzione del dibattito sui vari generi musicali che si sviluppa negli anni Settanta sui periodici vicini alla nuova sinistra e tra i giovani partecipanti al movimento e, soprattutto, attraverso l’analisi testuale e sonora delle principali canzoni da essi apprezzate: da Contessa di Paolo Pietrangeli alle ballate di Ivan Della Mea e dell’operaio Alfredo Bandelli, dagli inni delle formazioni politiche extraparlamentari alle liriche di De André, dalla musica dei Rolling Stones e dei Beatles al rock di Jimi Hendrix e dei Led Zeppelin, dal progressive degli Area al jazz. Il libro si conclude con l’interpretazione dei più significativi testi dei due cantori del movimento del Settantasette: Gianfranco Manfredi e il compianto Claudio Lolli.
Il libro cerca di rispondere a queste domande attraverso la ricostruzione del dibattito sui vari generi musicali che si sviluppa negli anni Settanta sui periodici vicini alla nuova sinistra e tra i giovani partecipanti al movimento e, soprattutto, attraverso l’analisi testuale e sonora delle principali canzoni da essi apprezzate: da Contessa di Paolo Pietrangeli alle ballate di Ivan Della Mea e dell’operaio Alfredo Bandelli, dagli inni delle formazioni politiche extraparlamentari alle liriche di De André, dalla musica dei Rolling Stones e dei Beatles al rock di Jimi Hendrix e dei Led Zeppelin, dal progressive degli Area al jazz. Il libro si conclude con l’interpretazione dei più significativi testi dei due cantori del movimento del Settantasette: Gianfranco Manfredi e il compianto Claudio Lolli.
Interessante, non trovate?
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