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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.
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venerdì 27 novembre 2020

Segnalazione: L’ultimo vichingo di Alessandro Zoppini

Segnalazione:
L’ultimo vichingo
di
Alessandro  Zoppini


Buongiorno lettori,
per la collana Io me lo leggo vi segnalo il romanzo "L’ultimo vichingo" di Alessandro  Zoppini (Secondo volume Il mercante del nord - Figli del mare).
Autore anche del romanzo Il caso Baronov.



Gene
re:
 
romanzo storico
Editore: Io me lo leggo
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2020
Numero pagine: 255
Prezzo ebook: 2,99€
Prezzo cartaceo: 16,00€
Link per l'acquisto su Amazon:



Sinossi:
 “La vita è un continuo inganno! Illudi la marmaglia di essere chi non sei, sfruttando la credulità altrui, nell’estremo tentativo di sopravvivere a danno di qualcun altro. Credimi, non c’è pace per chi è figlio di Odino e io lo sono…”

È tra i pericolosi fiordi del Vinland che Valgard Mezzagamba ottiene il prestigio tanto ambito dal padre, mentre il prode Adelard de Chalon cavalca nelle selvagge terre d’Islanda alla ricerca della seducente Armora. I legami più solidi sembrano spezzarsi e qualcuno agisce nell’ombra: rintanato tra le foreste dell’entroterra, ha giurato vendetta!  

La Terra Verde è in preda al caos: un gruppo di misteriosi banditi ha messo a ferro e fuoco le colonie del nord e un vescovo assai potente, che li vuole morti, perseguita sventurati innocenti. Risorto da un lungo stato di pazzia, un vecchio amico sembra essere l’unico in grado di riportare l’ordine nell’isola, ma la perfidia di certi uomini non ha limiti e adombra loro la ragione. 

In competizione con la fama del fratello, un ragazzo è cresciuto nei fiordi di una terra fredda e lontana. Folle e ambizioso, è soffocato da una crisi spirituale. 

Per sopravvivere nelle desolate e cruente lande del nord, può riporre la propria fiducia solo in una donna. 


Molto carino, cosa ne dite?

Buona lettura!

martedì 15 settembre 2020

Segnalazione: Il caso Baronov di Alessandro Zoppini

Segnalazione:
Il caso Baronov
di
Alessandro Zoppini


Buongiorno lettori,
per la collana I READ IT vi segnalo il romanzo "Il caso Baronov" di Alessandro Zoppini, già conosciuto per il romanzo Il mercante del nord.




Genere: romanzo Giallo / Azione
Editore: I READ IT
Data di pubblicazione: 8 giugno 2020
Numero pagine: 297
Prezzo ebook: 1,99€
Prezzo cartaceo: 16,50€
Link per l'acquisto su Amazon: 






Sinossi:

Una coppia è stata uccisa in un albergo di Chinatown, ma dei cadaveri non vi è traccia. Qual è il movente? Sembra un caso perfetto per un investigatore privato dall’oscuro passato e per la sua spigliata segretaria. Giovane ed esuberante, pasticciona e follemente innamorata del principale, lei non sa in che guaio si sia cacciata questa volta!

La malavita gestisce i bassifondi di New York City e pazzi criminali pianificano delitti su scala globale. Nemmeno la CIA sembra venirne a capo.

I testimoni non parlano, i complici svaniscono e gli amici? Qualcosa di occulto si cela dietro una serie di omicidi. Il colpevole è vittima e la vittima è il colpevole. Chi è l’artefice del misfatto? Il mistero si infittisce… 

“Il mondo è falso, benvenuti nella realtà!” 



INCIPIT DEL LIBRO: 
New York City è il cuore pulsante del mondo. Il jazz avvolge gli edifici di mattoni di Harlem fino alle due del mattino. Un sole caldo e ristoratore pennella di oro le acque che bagnano le isole newyorchesi; Central Park, innevato, si tinge di arancione. Little Italy si risveglia al profumo di pizza, mentre nel resto di Manhattan la foschia si innalza oltre i giganti di vetro e d’acciaio, per lasciare libero spazio agli instancabili tassisti mattinieri.

Le sirene della polizia in pattuglia e i clacson imperterriti accompagnano le sveglie altisonanti che da una finestra all'altra rompono quel breve istante di silenzio creatosi con l'aurora, ma nulla poteva, quella fredda mattina di Natale, distogliere la sua attenzione. Rinchiuso nel suo studio al riparo dal trambusto cittadino, sotto l'accompagnamento di un vecchio album di Frank Sinatra e avvolto dal fumo di una sigaretta, che non voleva spegnersi, era impegnato in una difficile lettura di tre pagine incartapecorite e lacerate.


BREVI CITAZIONI DAL LIBRO:
Jenny tornò a fissarlo e il principale, sentendosi osservato, incrociò il suo sguardo. Sembrò che fosse sul punto di dirle qualcosa, quando tutto il salone si riempì del fragoroso e rimbombante inizio di Sing, Sing, Sing di Benny Goodman. Il batterista sembrava imbevuto di un'energia arcana e gli strumenti a fiato lo seguirono in una melodica scia jazz mista allo swing. La musica pompava i cuori degli invitati e Jenny si ritrovò involontariamente a sbattere i tacchi sul pavimento seguendo quel ritmo frenetico, ruggente come lo aveva descritto Logan.
“Cara bambina… Esistono numerose definizioni di amore, filosofiche e letterarie. Una forza cosmica che tende all’armonia? Il completamento di se stessi? La mancanza di qualcosa di cui si ha bisogno per raggiungere la felicità? Chi ha ragione? Potrei risponderle tutti e nessuno. Non credo esista una definizione unica dell’amore, non è un assioma! Ha mai osservato come si guardano gli innamorati? Quello è amore…”



Interessante, lo leggerete?

Buona lettura!

giovedì 11 giugno 2020

Segnalazione: Il mercante del nord di Alessandro Zoppini

Segnalazione:
Il mercante del nord
di
Alessandro Zoppini


Buongiorno lettori,
per la collana Io me lo leggo vi segnalo il romanzo "Il mercante del nord" di Alessandro Zoppini.



Genere: romanzo storico
Editore: Io me lo leggo
Data di pubblicazione: 19 febbraio 2020
Numero pagine: 349
Prezzo ebook: 2,99€
Prezzo cartaceo: 17,00€
Link per l'acquisto su Amazon: 






Sinossi:
“I regni cadranno uno dopo l’altro, le città verranno saccheggiate, i villaggi bruciati e le genti moriranno per carestie o pestilenze, ma il commercio, amico mio, resisterà a ogni rovina”. 
È una fresca mattina dell'anno del Signore 1238 e la vita di un umile uomo timorato da Dio, della sua giovane moglie e del loro primogenito, stanno per cambiare. 
Inganni e rapimenti, omicidi premeditati e laidi tradimenti, battaglie navali e congiure all'ordine del giorno, mari ignoti e pericolose bufere di neve. 
L'Islanda è nel caos: non c'è pace per i feroci casati islandesi che si contendono il predominio dell'isola, da anni vessata dall'anarchia. Nemmeno l'Irlanda è sicura, invasa dagli anglonormanni e seviziata da signori gaelici dalla mente contorta e attorniati da cavalieri rinnegati. 
Un'antica leggenda, riportata su un vecchio codice miniato, sembra essere l'unica via di salvezza per sopravvivere alle crudeltà di uomini senza scrupoli e avidi di potere. 
Cosa attende a chi si avventura nell'oscura terra della morte?


INCIPIT DEL LIBRO
Terra Verde, fiordi meridionali, 986 d.C.
L'onda si infranse contro la prua lavorata a intaglio, abbracciando la testa di serpente marino con una forza devastante e dividendosi in bianchi sbuffi di spuma ai due lati dello scafo. La nave vichinga si drizzò di poco all'impatto e con fragore atterrò sulla superficie del mare, sollevando schizzi d'acqua salata fin sopra la vela quadra gonfiata dal vento. 
Alzando i remi al cielo per non guastarli, la ciurma esultò quando la chiglia di legno, cozzando contro l'onda, emise uno schiocco tale da rimbombare nei petti di tutti. Entrati nel fiordo, l'incontenibile moto ondoso del mar Oceano andava acquietandosi via via che lo risalivano. Così, colto da un'improvvisa bonaccia, il dreki si ritrovò a sfrecciare silenzioso su una limpida pianura d'acqua circondata da ripide creste montuose, mosso verso riva solo per inerzia e incalzato dalla corrente.
- Giù i remi! Rallentiamo - comandò con tono austero un uomo massiccio aggrappato al cavo di strallo, sporgendosi verso babordo per analizzare la profondità delle acque artiche che li circondavano.


BREVI CITAZIONI DAL LIBRO 
“Siamo mercanti, liberi da voti di ogni genere! Ampliamo gli orizzonti, distruggiamo le barriere che tengono in conflitto i popoli. Viaggiamo, esploriamo, scopriamo nuove rotte e nuove terre da colonizzare, senza essere comandati da nessuno, ma seguendo il cammino che Dio ci mostra per mare e per terra! Non ti attira l’ignoto? Non sei affascinato dal mistero che ci circonda? Solo gli stupidi ne hanno paura e si circondano di mura e dogmi e tu, così volenteroso di combattere, li segui come una pecora!”

“Chiunque può nascere mendicante, ma pochi muoiono nella bambagia, l’umiltà è effimera e il progresso non è figlio dell’indecisione. Se vuoi trionfare, sii determinato come me e vedrai che i potenti ti leccheranno i piedi.”


BREVE RELAZIONE DEL CONTESTO STORICO
Il romanzo si apre con un prologo ambientato nella Groenlandia del 986 d.C., al tempo amministrata dal suo scopritore, il celebre Erik il Rosso. Suo figlio Leif, secondo la Grœnlendinga sagasarebbe il primo occidentale ad aver messo piede nel Nord America, sospinto a intraprendere un viaggio oltre i confini del mondo allora conosciuto perché affascinato dai racconti dell’esploratore vichingo Bjarne Herjulfson, il primo ad aver avvistato il Vinland (l’odierna Terranova), dove verrà fondata una colonia vichinga nell’anno mille: Leifsbudir, successivamente abbandonata a causa dei feroci scontri con i nativi. Della permanenza dei vichinghi nell’isola di Terranova abbiamo la conferma, oltre alle saghe norrene inerenti, grazie al sito archeologico dell’Anse aux Meadows
Ho ideato un personaggio del romanzo facendolo discendere da Bjarne Herjulfson per poter connettere la scoperta del Vinland all’intera trama della saga dei Figli del mare.
I capitoli che seguono il prologo sono ambientati nella prima metà del Duecento in Islanda, Irlanda, Groenlandia e Terranova. Ciascuna di queste ambientazioni resta fedele al suo contesto storico, perché ho voluto essere il più coerente possibile agli eventi che si sono susseguiti. Per quanto riguarda la Groenlandia i dati archeologici e le saghe norrene dell’epoca hanno portato gli archeologi e dunque gli storici a ipotizzare che sia stata popolata da coloni islandesi, dal momento della sua scoperta fino a un lento e progressivo abbandono degli insediamenti, forse provocato dall’abbassamento della temperatura (il lasso di tempo in cui la Groenlandia era popolata corrisponde al periodo caldo medievale), o dalla moria delle bestie d’allevamento, oppure dall’ostilità dei nativi, antenati degli Inuit e appartenenti ai popoli Thule, Beothuk e Dorset.
L’Islanda è invece nel suo periodo più cupo, che gli storici sono soliti denominare “epoca degli Sturlungar”. Secondo la Sturlunga saga e l’Islendinga sagasappiamo che l’isola era sconquassata da una guerra civile. Il re di Norvegia, Hákon IV, mirava a prenderne il controllo attraverso l’operato di clan islandesi a lui fedeli. Quello degli Sturlungar, da cui prende il nome il momento storico, è il casato più potente dell’isola e riesce ad assoggettare ad Hákon IV la maggior parte del nord del paese. Le fazioni opposte, denominate nel romanzo “ribelli”, sono fedeli alla repubblica che da secoli governa i distretti in cui è suddivisa l’Islanda, attraverso l’Althing (il parlamento nazionale islandese fondato nel 930 d.C. e tutt’ora esistente). Fervidi oppositori degli Sturlungar sono il casato degli Ásbirningar a nord e quello degli Haukdælir a sud. La battaglia di Örlygsstaðir (21 agosto 1238), descritta nell’Islendinga saga riportata nel romanzo, è lo scontro decisivo che porta alla sconfitta degli Sturlungar e all’ascesa di Gizurr Thorvaldsson degli Haukdælir. Questo personaggio seminerà panico e morte per tutta l’Islanda nel tentativo di eliminare i suoi nemici politici e gli ultimi membri degli Sturlungar, fino a quando nel 1258 sarà nominato jarl d’Islanda dallo stesso re di Norvegia contro il quale aveva combattuto, portando allo scioglimento della repubblica negli anni sessanta del ‘200. 
Negli stessi anni in cui lo Stato Libero d’Islanda è provato dalla guerra civile, l’Irlanda è occupata dagli anglonormanni (gli inglesi) di re Enrico III il Plantageneto, che tuttavia controlla solo una regione circostante Dublino: il PaleIn sua rappresentanza è posto un lord luogotenente d’Irlanda, ovvero il justiciarius. Il resto di quella che viene definita Signoria d’Irlanda è in mano a casate normanne (instauratesi nell’isola durante l’invasione anglonormanna del 1169) e piccoli sovrani gaelici in continua rivolta. Cork, emporio irlandese del regno di Desmond, è sin dall’età vichinga una delle stazioni commerciali più importanti e ricche del nord. È amministrata da un signore gaelico (nel romanzo impersonificato da lord Rowen), da una ventina di famiglie di mercanti e dai monaci del monastero attorno a cui si è costituita la città. Nel 1259 passerà in mano al casato normanno dei Fitzgerald con la nomina di John FitzGerald a primo barone di Desmond. 
La rivolta instillata dalle gilde mercantili di Cork contro lord Rowen, su volere del re d’Inghilterra, è puro frutto della mia fantasia, ma ho voluto idearla per descrivere la complessità di quel periodo storico. 


Molto carino, cosa ne dite?

Buona lettura!