Segnalazione:
A cosa serve la storia dell’arte
di
Luca Nannipieri
Buongiorno lettori,
per Skira vi segnalo il libro "A cosa serve la storia dell’arte" di Luca Nannipieri, critico d’arte e saggista.
Dell'autore vi avevo già segnalato il saggio Capolavori rubati.
Biografia:
Luca Nannipieri, critico d¹arte, ha pubblicato con Skira il libro “Capolavori rubati” dalla rubrica televisiva omonima tenuta al Caffè di
RaiUno, mentre dalla rubrica SOS Patrimonio artistico, Rai Eri ha pubblicato il libro “Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio
artistico nazionale”. Tra gli altri suoi libri, ricordiamo quelli allegati
al quotidiano Il Giornale, come “L’arte del terrore. Tutti i segreti del
contrabbando internazionale di reperti archeologici”, “Vendiamo il
Colosseo. Perché privatizzare il patrimonio artistico è il solo modo di
salvarlo”, “Il soviet dell’arte italiana. Perché abbiamo il patrimonio
artistico più statalizzato e meno valorizzato d¹Europa”. Dirige Casa
Nannipieri Arte, curando mostre e conferenze.
Data di pubblicazione: 7 dicembre 2020
Numero pagine: 224Prezzo cartaceo: 18,87€
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La storia dell’arte ha bisogno non soltanto di studi specifici su singoli
artisti, movimenti, stili, secoli, geografie, tendenze, ma anche di libri
che meditino sulle fondamenta, sulle questioni fondative, sulle domande prime: a cosa serve la storia dell’arte? Qual è il compito dello storico
dell’arte? Perché si conservano i manufatti e le opere? Che cosa muove
le comunità e i popoli quando preservano o distruggono i simboli e le
testimonianze ricevuti dal passato?
Nel libro, approfondendo il rapporto tra patrimonio storico artistico,
persona e comunità, Luca Nannipieri riflette sulla responsabilità sociale
dello storico e del critico d’arte, mettendo a confronto il suo pensiero non solo con i fondatori o punti di riferimento della disciplina, da
Johann Joachim Winckelmann a Arnold Hauser, da Alois Riegl a Erwin
Panofsky, da Max Dvor˘ák a Bernard Berenson e Heinrich Wölfflin, ma
anche con i direttori storici di alcuni dei più autorevoli musei italiani
ed europei, come Palma Bucarelli, Franco Russoli, Ettore Modigliani,
Fernanda Wittgens, e con figure, come il soprintendente Pasquale Rotondi, che sono rimaste nella storia per i capolavori che hanno salvato
dalle distruzioni e dalle guerre. Dunque un libro di teoria dell’arte e
di militanza.
Interessante, non trovate?
Buona lettura!
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