Segnalazione:
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Il cuore nero della Sicilia
di
Bruno Balloni
di
Bruno Balloni
Bruno Balloni
Buongiorno lettori,
in collaborazione con Psocoidea (agenzia letteraria & editing) eccovi il romanzo: "Il cuore nero della Sicilia" di Bruno Balloni, edito Algra editore.
Biografia:
Bruno Balloni nasce a La Spezia nel 1967. Si arruola nel Corpo della Guardia di Finanza nel 1989. Si dedica ad attività di Polizia Giudiziaria, dapprima in servizio presso un Gruppo Operativo Antidroga a Milano quindi come Comandante di un Nucleo Mobile e infine in servizio presso un Gruppo Operativo Criminalità Organizzata in Sicilia. Attualmente è in aspettativa per motivi di salute. Il cuore nero della Sicilia è il suo primo romanzo lungo. Alcuni suoi racconti sono apparsi su riviste specializzate e sono stati premiati da concorsi.
Genere: Romanzo Giallo / noir
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2019
Numero pagine: 260Prezzo cartaceo: 15,20€
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Sinossi:
Il cuore nero della Sicilia è un giallo appassionato, vivo e realistico.
Il finanziere (e ballerino di tango a tempo perso) Luca De Silvestri accetta l’incarico di indagare su uno stupro avvenuto a Centuripe, nell’entroterra siciliano. Ma il maresciallo non è abituato a inchieste simili, senti di avere le mani legate e ha paura di non poter aiutare, con i mezzi messi a disposizione dal Comando, la vittima a trovare giustizia. Malgrado tutte le sue remore, De Silvestri s’impegna come mai aveva fatto in carriera: tallona i sospettati, prova a sfruttare a suo favore i limiti e i vizi della società in cui si trova calato, gioca col fuoco, si scotta, ma non si arrende.
Il suo sguardo sulla Sicilia è bivalente e critico: De Silvestri è innamorato e spaventato dei segreti e dei misteri che l’isola da sempre trattiene nelle sue viscere. Dopotutto, non è un siciliano: viene dal Nord, e anche se lavora a Enna da più di dieci anni, tutti lo considerano un forestiero, uno che non ha ancora capito l’andazzo…
Dietro lo stupro si rivelano inquietanti scenari collegati all’usura, alla mafia e alla mentalità omertosa e ipocrita della società. Per questo le direzioni investigative dovranno trascendere i compiti abituali delle fiamme gialle. Insieme alla sua squadra, De Silvestri imbastisce una delicata indagine, muovendosi sul pericoloso confine tra procedura e improvvisazione. E parallelamente il maresciallo affronta la sfida di un nuovo amore, dopo anni di apatia sentimentale e disillusione nei confronti dei rapporti umani.
Siamo di fronte a un’inchiesta realistica: i finanzieri non sparano, non possono permettersi di risolvere i casi affidandosi all’intuizione di un detective, né affrontano sul campo i propri antagonisti, ma lavorano con carte e intercettazioni, conti e dichiarazioni dei redditi. Ma tutto ciò non inficia sulla dinamica e la tensione del racconto. Il cuore nero della Sicilia è un giallo contemporaneo, senza eroi e senza lieto fine.
Il finanziere (e ballerino di tango a tempo perso) Luca De Silvestri accetta l’incarico di indagare su uno stupro avvenuto a Centuripe, nell’entroterra siciliano. Ma il maresciallo non è abituato a inchieste simili, senti di avere le mani legate e ha paura di non poter aiutare, con i mezzi messi a disposizione dal Comando, la vittima a trovare giustizia. Malgrado tutte le sue remore, De Silvestri s’impegna come mai aveva fatto in carriera: tallona i sospettati, prova a sfruttare a suo favore i limiti e i vizi della società in cui si trova calato, gioca col fuoco, si scotta, ma non si arrende.
Il suo sguardo sulla Sicilia è bivalente e critico: De Silvestri è innamorato e spaventato dei segreti e dei misteri che l’isola da sempre trattiene nelle sue viscere. Dopotutto, non è un siciliano: viene dal Nord, e anche se lavora a Enna da più di dieci anni, tutti lo considerano un forestiero, uno che non ha ancora capito l’andazzo…
Dietro lo stupro si rivelano inquietanti scenari collegati all’usura, alla mafia e alla mentalità omertosa e ipocrita della società. Per questo le direzioni investigative dovranno trascendere i compiti abituali delle fiamme gialle. Insieme alla sua squadra, De Silvestri imbastisce una delicata indagine, muovendosi sul pericoloso confine tra procedura e improvvisazione. E parallelamente il maresciallo affronta la sfida di un nuovo amore, dopo anni di apatia sentimentale e disillusione nei confronti dei rapporti umani.
Siamo di fronte a un’inchiesta realistica: i finanzieri non sparano, non possono permettersi di risolvere i casi affidandosi all’intuizione di un detective, né affrontano sul campo i propri antagonisti, ma lavorano con carte e intercettazioni, conti e dichiarazioni dei redditi. Ma tutto ciò non inficia sulla dinamica e la tensione del racconto. Il cuore nero della Sicilia è un giallo contemporaneo, senza eroi e senza lieto fine.
Io lo leggerò e voi?
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