LA VITA ATTESA
di
GINO PITARO
di
GINO PITARO
Genere: romanzo narrativa / mistery
Edizione: Golem Edizioni (2019)
Buongiorno lettori,
Oggi recensisco un romanzo di narrativa che mi è stato
donato dall’autore stesso e che ringrazio molto per la generosità e la bella dedica, e ringrazio
anche la casa editrice Golem Edizioni.
In queste pagine conosciamo la vita di Gianni e Federico,
giovani ragazzi, amici da sempre, che hanno appena concluso le scuole superiori
e cercano il loro posto nel mondo.
Curioso è lo stile adottato dall’autore: la trama è vista
dal punto di vista di entrambi i protagonisti, ma la parte riguardante Gianni
viene narrata in prima persona, mentre quella relativa a Federico in terza
persona. Una particolarità che all’inizio mi ha confuso un po’, perché in genere
ho letto romanzi scritti o in un modo o nell’altro.
La storia è raccontata come un ricordo della loro gioventù,
infatti è ambientata tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90,
interessante è il fatto che vengono citati anche aspetti storici del tempo,
dando più realtà alla narrazione.
Un altro aspetto che ho apprezzato e che dona ancora
maggiore realtà è l’uso del dialetto, in alcuni casi a fondo pagina vengono
date anche le traduzioni in italiano, ma non per tutte le frasi (che sono
parecchie all’interno di tutta la storia) e quindi per chi come me non conosce
i dialetti del sud si fa un po’ fatica a seguire le varie battute.
Dopo aver passato l’adolescenza insieme Gianni e Federico si
dividono, il primo si iscrive all’università di lettere a Torino, il secondo a
Giurisprudenza a Cremona e si arruola anche in polizia. Qualcosa si inserisce
nella loro amicizia, e non solo le diverse scelte di vita e la lontananza, un
mistero che verrà svelato solo alla fine.
La storia è molto carina e mi piace leggere le emozioni dei
protagonisti, che si comprendono benissimo, infatti Gianni e Federico sono
molto ben descritti emotivamente. Gli altri personaggi fanno più che altro
contorno alla storia e si conosce solo lo stretto indispensabile.
Molto accurate sono le descrizioni dei vari ambienti, come
se si vedessero davvero.
Il lettore rimane incuriosito sul perché dell’allontanamento
dei due amici, sono sempre stati assieme e poi di colpo non si vedono e non si
sentono più. Ci si domanda se fosse allora una vera amicizia, ma l’autore è
stato bravo a svelare il motivo solo alla fine, con un finale che mi ha
spiazzata.
Nel complesso una bella storia interessante che si legge in
fretta.
Grazie ancora a Gino Pitaro per avermi fatto conoscere il
suo libro.
Buona lettura!
Penso che sia un libro interessante! Però non mi piacciono i libri che devo leggere le traduzioni in fondo la pagina, poi perdo il filo del discorso e della trama! eheh
RispondiEliminaA me piacciono invece, mi sembra che doni più realtà dalla storia e ai personaggi. Ognuno ha i propri gusti ;)
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