IL CALICE DELLA VITA
di
GLENN COOPER
Genere: romanzo thriller / storico / fantascienza
Edizione: Mondadori Direct S.p.A. per Mondolibri, Milano su licenza Casa Editrice Nord s.u.r.l. Gruppo editoriale Mauri Spagnol (2013)
Buongiorno lettori,
eccomi che torno con la recensione di un altro romanzo di Glenn Copper (uno dei miei autori preferiti, qui vi lascio il post con la sua biografia e bibliografia, e con i vari link alle recensioni dei precedenti romanzi).
Allora... cosa mancava a Glenn Cooper di sconvolgere con le sue originalissime idee? La religione (anche se in parte l’aveva già toccata con Il marchio del Diavolo).
Buongiorno lettori,
eccomi che torno con la recensione di un altro romanzo di Glenn Copper (uno dei miei autori preferiti, qui vi lascio il post con la sua biografia e bibliografia, e con i vari link alle recensioni dei precedenti romanzi).
Allora... cosa mancava a Glenn Cooper di sconvolgere con le sue originalissime idee? La religione (anche se in parte l’aveva già toccata con Il marchio del Diavolo).
Ebbene, questo
romanzo inizia in un certo senso con il cosiddetto Big Bang, quando
tutto si formò: materia e antimateria. Dopo miliardi di anni, quando la
galassia si raffreddò, un grumo vagante, un rarissimo ibrido di comune materia
e materia oscura, entrò nell’atmosfera della Terra e cadde su quello che
sarebbe diventato l’Egitto.
Per eoni la
pietra infuocata rimase sepolta, ma nel 31 d.C. risalì in superficie e fu
trovata dall’alchimista Nehor. Stupitosi delle proprietà di quella roccia, la
scolpì ricavandone una coppa.
Questa finì
nelle mani di Gesù e fu la stessa che utilizzò nella famosa Ultima Cena… e c’è chi dice
sia stata quella la fonte della sua resurrezione.
Dopodiché la
coppa andò perduta…
Ma secoli
dopo Thomas Malory vorrà svelare il segreto della coppa, proprio attraverso la sua nota
opera narrante le gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda.
È però il suo
diretto discendente, Arthur Malory, che ai giorni nostri risolve il mistero…
come? Rischiando più volte la vita!
Glenn Cooper
è tornato a miscelare tra loro fatti realmente accaduti a finzione, e il
risultato è un altro romanzo imperdibile!
Nonostante i
personaggi non spicchino particolarmente, per carattere e personalità, in quanto poco delineati, non si
può non leggere le loro vicende in una corsa contro il tempo tra Inghilterra,
Spagna e Israele, continuamente inseguiti dagli antagonisti.
Una storia
avvincente, ricca di colpi di scena che appassionano il lettore. Descrizioni
storiche accurate fanno sì che ci si immerga in un mondo affascinante, pieno di
misteri e segreti.
Cosa nasconde la famosa Coppa?
Venite a scoprirlo, perché tutto è imprevedibile... anche il finale originale e ben strutturato.
Buona lettura!
Ciao, premetto che non ho mai letto niente di suo; però questo sembra interessante! Ottima recensione <3
RispondiEliminaCiao!
EliminaGrazie mille, se lo leggerai fammi sapere ;)
Ho letto soltanto un suo romanzo, ma quello mi era davvero piaciuto tanto (La Biblioteca dei morti). Ora, questa tua recensione mi ha fatto venire voglia di riprendere in mano i libri di questo scrittore...
RispondiEliminaComplimenti :D
Sono davvero contenta che ti sia piaciuta la mia recensione.
EliminaGlenn Cooper è diventato uno dei miei autori preferiti, avevo iniziato anch'io proprio con "La Biblioteca dei Morti" (anche se i seguiti di quello mi sono piaciuti di meno), ma altri suoi romanzi, come questo, li ho trovati bellissimi.
Fammi sapere se lo leggerai.