Segnalazione:
Solo un uomo
di
Francesca A. VanniBuongiorno lettori,
eccomi con un'altra opera di Francesca A. Vanni (di cui vi avevo già segnalato l'antologia di fiabe per bambini "I racconti di Rudolph la renna" e il romanzo "Nel suo nome"). Oggi vi segnalo: "Solo un uomo".
Biografia:
Genere: racconto storico / introspettivo
Francesca A. Vanni è lo pseudonimo di Marta B., nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze della Formazione, ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della Cinematografia, soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività della scrittura affianca anche quella delle traduzioni.
Sito dell’autrice:
www.francescaavanniautrice.it
Genere: racconto storico / introspettivo
Editore: auto pubblicato tramite StreetLib
Prezzo cartaceo: 3,49€
Prezzo ebook: 2,49€
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Data di pubblicazione: 7 gennaio 2017
Numero pagine: 66Prezzo cartaceo: 3,49€
Prezzo ebook: 2,49€
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Sinossi:
Sembra un giorno come tanti altri, sul
monte del Golgota.
Tre croci si stagliano contro il cielo
scuro e ad una di esse è inchiodato un uomo di nome Yeshua che tutti chiamano
il Re dei Giudei, il figlio di Yahweh.
In questo breve romanzo, Francesca A.
Vanni ci mostra la sua personale visione della passione di Cristo, mettendo
nero su bianco quelli che forse sono stati i pensieri del Messia con sensibilità
e una grande capacità introspettiva.
Eccovi anche un estratto:
Infine vi lascio con una curiosità:
Il dolore scivola via, così come il
tempo.
Scivolano allo stesso modo le gocce di
sangue e sudore che colano lungo questo mio corpo martoriato e ridotto allo
stremo, prima di cadere a terra come minuscole stille che si disperdono nella
polvere.
Quanto tempo è trascorso?
Non lo so.
Tutto scontorna, il cielo si sta
lentamente oscurando.
Non sono certo neppure di questo.
Forse sono questi miei occhi stanchi che
non riescono a catturare la luce del giorno.
Ogni istante che passa perdo sempre più
il contatto con la realtà.
Mi chiedo se appartiene a me questa
carne lacerata dalla frusta, trapassata dalle spine e dai chiodi, tormentata
dal ruvido contatto con il legno della croce che la trattiene come una madre
crudele che non vuol lasciare andare il proprio figlio.
Soffro?
Sì, credo di sì dal momento che non sono
più certo di niente.
Ho perso tutto, anche me stesso.Infine vi lascio con una curiosità:
Perché scrivere sulla Passione?
Non occorre essere credenti per scrivere
di un tema delicato come la Passione, occorre invece sapere cos’è la sofferenza
e il senso del sacrificio.
Spero tanto, con il mio Cristo umano
descritto in queste pagine, di aver raggiunto il mio scopo di modo che questo
libro sia uno strumento di catarsi individuale.Sembra davvero molto interessante, e voi cosa ne pensate?
Grazie bella :-) Se lo leggerai, dimmi cosa ne pensi!
RispondiEliminaFigurati. Certo, ti dirò la mia opinione ;)
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