DIVERGENT
di
VERONICA ROTH
Genere: romanzo fantascienza / distopia
Edizione: Mondadori
Direct S.p.A. per Mondolibri, Milano su licenza De Agostini Libri S.p.A. (2012)
Buongiorno lettori,
ecco la
recensione del primo libro che ho letto quest’anno!
Era da un po’
che nella mia libreria Divergent aspettava di essere letto, ma leggi
prima uno poi un altro, non ho mai avuto tempo. Ora, grazie anche alle Books
Challenge (Sfida di Lettura LPS 2017 organizzata dal Blog Le parole segrete e Reading Goals Challenge #1 organizzata dal Blog Divoratori di libri) a cui partecipo, sono finalmente riuscita a leggerlo… e mi sono
chiesta perché mai non l’avessi fatto prima?!
Innanzitutto volevo
farvi partecipi di una curiosità che ho scoperto dopo aver letto la biografia
dell’autrice: Veronica Roth è nata il 19 agosto 1988… e indovinate un po’? Non
solo siamo coetanee, ma siamo nate lo stesso giorno! Che coincidenza!
Comunque…
adesso torniamo al romanzo!
La trama si
svolge nella città di Chicago, in un tempo futuro non meglio identificato. Si
fanno riferimenti a grandi guerre passate e dalle quali, per fermarle, sono
nate le cinque fazioni che si contendono la città, ognuna di essa porta
avanti un determinato valore. Ci sono gli Abneganti che danno importanza
all’altruismo (e poiché incorruttibili, rivestono ruoli politici); gli Eruditi
ricercano la conoscenza (e svolgono lavori come professori, scienziati); i
Candidi dicono sempre la verità (a loro spetta lavori quali i giudici), i
Pacifici danno colpa alla malvagità e quindi sono gentili (rivestendo lavori
come contadini, consulenti); gli Intrepidi infine sono i più coraggiosi (di
conseguenza mantengono l’ordine e la sicurezza).
Tutti i cittadini,
all’età di sedici anni, devono scegliere in che fazione stare e per aiutarli in
questa scelta vengono sottoposti a un test attitudinale: solo una delle qualità
delle fazioni risulta dominante… tranne in Beatrice (proveniente dalla fazione
degli Abneganti). In lei il test dimostra che è sia Abnegante, sia Intrepida e
sia Erudita.
La ragazza
che le ha fatto il test è molto preoccupata, poiché questo significa che la
nostra protagonista è una Divergente e le dice di non rivelare a nessuno
– neanche alla famiglia – il risultato del test, altrimenti – non sa perché – rischierebbe
la vita (e per aiutarla, inserisce manualmente il risultato di Abnegante).
Beatrice non
sa quale fazione scegliere… ma alla fine, alla Cerimonia della Scelta, decide
di entrare in quella degli Intrepidi.
Per far parte
di una fazione non basta sceglierla… occorre che anche la fazione stessa
ti scelga, per cui i nuovi membri vengono sottoposti a un’iniziazione: devono
imparare a sparare, a lottare, a superare le loro paure.
Durante l’iniziazione
Beatrice (che prende il nome di Tris) incontra Quattro, un ragazzo poco più
grande di lei e dall’apparenza freddo e spietato… ma mai niente in confronto a
Eric!
Tris riuscirà
a passare l’iniziazione?
Ma questo non
sarà il solo problema dalla nostra eroina!
Tra gli
Abneganti e gli Eruditi non scorre buon sangue… e l’inimicizia continua a
essere fomentata, come se cercassero di far scoppiare una guerra…
Un romanzo
davvero sensazionale!
Sono rimasta
a bocca aperta a fine di ogni capitolo.
Le distopie
mi hanno sempre affascinata molto, descrivendo un mondo e una società che
apparentemente funziona – in più casi rigida e crudele (e questo romanzo non fa
eccezione) –, ma che alla fine si scopre che tutte le loro imposizioni e regole
non sortiscono il risultato desiderato. Per cui mi è piaciuto moltissimo la
descrizione delle fazioni e come viene gestita la città, con tutte le varie
regole (ad esempio: i vestiti che contraddistinguono le fazioni, o il divieto
per gli Abneganti di guardarsi allo specchio, o ancora le difficili prove a cui
sono costretti gli iniziati degli Intrepidi).
Le
descrizioni non sono mai eccessive o noiose, anzi stuzzicano la curiosità del
lettore, che appena finisce un capitolo non riesce a resistere a incominciare
il seguente!
A tutto
questo poi si aggiunge la vita della protagonista, cresciuta negli Abneganti e
che deve lottare (in tutti i sensi!) per diventare un’Intrepida, affrontando un
mondo a lei sconosciuto, persone che la odiano e che la invidiano… anche se riuscirà a trovare qualche angelo custode.
Poiché
narrato dal punto di vista della protagonista e in prima persona, si vive
direttamente tutto ciò che prova Tris, dalla tristezza per aver abbandonato (e
forse tradito) la sua famiglia, alla paura di non passare l’iniziazione, fino
al dolore nei capitoli finali, quando la società perfetta crolla!
Ma non
preoccupatevi, non tutto è triste e grigio (come i vestiti degli
Abneganti) nella vita di Tris. Nella nuova fazione conoscerà per la prima
volta, non solo l’amore, ma anche l’altruismo… che di poco si scosta dal
coraggio!
Ora devo però
trovare il tempo per leggere il seguito.
Buona lettura!
Un'altra bella recensione che invita alla lettura!
RispondiEliminaGrazie Ilaria :)
Grazie a te ;)
EliminaSe ti piace il genere, questo è davvero molto emozionante! Spero che anche il film sia altrettanto bello!