DA DOVE VENIAMO?
LA STORIA CHE CI MANCA
LA STORIA CHE CI MANCA
di
ROBERTO GIACOBBO
Genere: Saggio para-scientifico
Edizione: Mondadori Direct S.p.A. per Mondolibri, Milano su
licenza Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano (2012)
Buongiorno lettori,
Buona lettura!
Buongiorno lettori,
Ma da dove
veniamo?
Da sempre
l’uomo se l’è chiesto e grazie al lavoro di archeologici, paleontologi,
antropologi e tutti coloro che se ne occupano – portando avanti la Teoria
dell’evoluzione di Charles Darwin – sappiamo che discendiamo dalle scimmie,
o per meglio dire da un ramo comune da cui discendono anche le scimmie, cioè
quindi abbiamo un antenato in comune. Questo circa 5 / 6 milioni di anni fa.
Circa 2,3 milioni
di anni fa nasce il genere Homo, distinguendosi dall’Australopithecus,
e a scuola studiamo che da allora si sono susseguiti vari tipi di uomini…
fino ad arrivare all’Homo Sapiens – cioè l’uomo moderno – che compare
sulla Terra circa 35.000 anni fa.
La scienza
però fa risalire la nascita del nostro pianeta molto, ma molto, ma molto
prima, circa 4,5 miliardi
di anni fa. Sappiamo che allora il nostro pianeta doveva essere scosso
continuamente da eruzioni vulcaniche, cadute di meteoriti e via dicendo. Sappiamo
anche che dopo il suo raffreddamento si formò l’acqua e dal Brodo
Primordiale nacquero le prime forme di vita… e bla bla bla… sappiamo tutti
come sono andate le cose, non c’è bisogno che ve le dica io, lo studiamo a
scuola, no?
Mi
chiederete, ma cosa c’entra tutta questa lezione di storia con la recensione
di un libro? Era per stabilire (chiamiamola così) la posizione della
scienza.
Adesso però
inizio a parlarvi di questo libro e vi cito un paragrafo (riassumendolo) che mi
ha particolarmente colpita. Paragoniamo la vita della Terra a un anno solare:
1° gennaio
(4,5 miliardi di anni fa): nasce la Terra;
9 luglio (2,2
miliardi di anni fa): si forma l’ossigeno e l’atmosfera;
29 novembre
(400 milioni di anni fa): si vedono le prime piante e i primi animali;
13 dicembre
(230 milioni di anni fa): nascono i dinosauri;
27 dicembre
(65 milioni di anni fa): i dinosauri si estinguono;
28 dicembre (circa
35 milioni di anni fa): inizia la deriva dei continenti;
31 dicembre
ore 23.56 e 15 secondi (circa 35.000 anni fa): compare l’Homo Sapiens;
31 dicembre
ore 23.57 e 43 secondi (20.000 anni fa): inizia Era Glaciale;
31 dicembre
ore 23.58 e 42 secondi (12.500 anni fa – ovvero 10.500 a.C.): finisce l’Era
Glaciale;
31 dicembre
ore 23.59 e 26 secondi (2975 a.C.): in Egitto compare il primo Faraone;
31 dicembre
ore 23.59 e 55 secondi: Dante scrive la Divina Commedia;
31 dicembre
ore 23.59 e 59 secondi e 74 centesimi: Yurij Gagarin va nello spazio.
Già solo
leggendo questo si rabbrividisce! Pensate quanto per noi al 1° gennaio può
sembrare lungo arrivare a dicembre? Invece stando a questi calcoli, tutta la
nostra civiltà evoluta e la nostra tecnologia si concentra in appena 26 centesimi di secondo!
Questo
ragionamento ti fa capire quanto sei piccolo (un niente) di fronte alla
storia del mondo!
Comunque arriviamo
a dire di cosa tratta questo libro!
La scienza –
e tutti noi – siamo davvero sicuri di essere i primi uomini a calpestare la
Terra? Non potrebbe essere possibile che in un tempo vastissimo, come abbiamo
appena visto, possa essersi sviluppata un’altra civiltà? Secondo il calendario
proposto ci sarebbe stato tutto il tempo per un’altra civiltà di nascere,
progredire ed estinguersi… e a causa di tutti i milioni di anni che ci
separano, le tracce sono andate perse. Pensateci bene! A mio parere il
ragionamento non è poi così fantasioso o irreale.
…eppure, come
riporta anche il libro, forse ci sono delle tracce di antiche civiltà
sconosciute, tracce che non riusciamo a vedere o a capire. Tracce nascoste
nelle pietre!
Ebbene l’autore,
Roberto Giacobbo – conduttore del noto programma televisivo Voyager –, ci
porta a fare un giro del mondo seguendo un ipotetico filo rosso che
collega vari posti da lui personalmente visitati per comprenderne i misteri.
Parla di ossa
umane di proporzioni giganti rispetto a noi (uomini che dovevano essere alti
circa 7 metri); carte geografiche antecedenti al 1492 che riportano l’America;
altre rappresentano addirittura l’Antartide senza il ghiaccio (e noi sappiamo
che nessun uomo moderno avrebbe potuto vederlo dal vivo, poiché l’ultima volta
che fu libero dai ghiacci era circa 6.000 anni fa); attraversa l’Egitto
parlando delle Piramidi e della misteriosa Sfinge (e scopre che forse gli
antichi egizi conoscevano già l’elettricità); in un villaggio dell’India trova Le
foglie del destino; in Perù pietre incise prima del 1500 d.C. – forse
addirittura 12.000 anni fa – che raffigurano con precisione i dinosauri (che
sappiamo iniziarono a essere ritrovati e assemblati dall’inizio del ‘900);
ancora se le avventure omeriche descritte nell’Iliade e nell’Odissea fossero
avvenute nel mar Baltico?
Tutto questo
solo per citare alcuni dei misteri che si trovano racchiusi nel nostro mondo e
in questo libro.
Con molta
semplicità e senza un linguaggio particolare o da esperto nel settore, l’autore
racconta ciò che ha visto e ciò che ha saputo direttamente dalla gente che
abita i luoghi da lui visitati, offrendo anche le foto di quei viaggi.
Ogni capitolo
fa riflettere seriamente perché tutto porta a credere che molto prima di noi ci
fu una civiltà (anche superiore alla nostra) ad abitare il nostro pianeta.
Vi anticipo
che naturalmente a fine libro non saprete se questa fantomatica civiltà sia
esistita realmente, i dubbi rimangono, ma se volete conoscere e approfondire
grandi misteri che nasconde il nostro mondo questo è un libro perfetto che
consiglio a tutti.
E
chissà che un giorno la scienza non scopra la verità… verità magari già scritta
in queste bellissime pagine!Buona lettura!
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