CORPI FREDDI
di
KATHY REICHS
Genere: romanzo forensic thriller
Edizione: BUR Narrativa Rizzoli (2010)
Buongiorno
lettori,
Chi di voi
guarda (e forse ama) la nota serie tv Bones? Io non l’ho mai vista, ma
ho scoperto che la protagonista – la dottoressa Temperance Brennan – non è
altro che la stessa dei romanzi di Kathy Reichs.
Molti di voi
magari la conoscono già, io l’ho incontrata leggendo La voce delle
ossa, libro comprato perché attratta dal titolo… e con quello mi sono
innamorata dello stile e della narrazione della Reichs (forse anche perché le
vicende erano ambientate in Canada, Stato che adoro), portandomi di conseguenza
a comprare tutti i romanzi della serie (e sono un bel po’).
Corpi
freddi è il primo
libro con protagonista Temperance Brennan, un’antropologa forense che si divide
tra il Canada – per preciso Montréal, dove lavora per il Laboratoire de Médecine
Légale – e il North Carolina – Charlotte, dove insegna all’università.
Tempe – come la chiamano spesso – è una donna di mezza età, separata e con una
figlia che va al collage.
In questo
primo capitolo, che si svolge a Montréal, deve esaminare delle ossa trovate dagli operatori dell’Hydro-Québec durante una manutenzione. Se non lo
sapete (come non lo sapevo io prima di leggere questi romanzi) il lavoro di un
antropologo forense consiste proprio nello studio delle ossa, e da queste si
possono scoprire tante informazioni dei loro proprietari: come il
sesso, l’età, l’etnia e altro. In questo caso Tempe appura che i resti sono
molto recenti e la causa di morte è l’omicidio.
A indagare
sul caso c’è anche l’agente del CUM – Communauté Urbaine de Montréal –
Luc Claudel (un simpatico personaggio, che nonostante l’arroganza e
l’ottusità di non prestare mai retta a Tempe, mi è sempre piaciuto perché
dimostra di essere un ottimo poliziotto).
Gli omicidi
comunque continuano… e insieme riusciranno a prendere l’assassino?
Cosa dire?
Innanzitutto
i personaggi sono descritti tutti con molta cura, in particolare si conosce
l’intera vita di Tempe: dalla famiglia ai passati problemi di alcolismo. Grazie
al magnifico stile e alla narrazione della Reichs si comprende subito anche il
bel caratterino della protagonista, che porta a molti scontri con il compagno
di indagini.
La trama – scritta
in prima persona dal punto di vista di Tempe – intreccia le indagini a precise
e affascinanti descrizioni scientifiche delle procedure utilizzate per
esaminare i corpi e le ossa. A mio parere sono davvero interessanti, e se anche
a volte utilizza termini tecnici complessi, non annoiano mai e non distolgono
l’attenzione del lettore, anzi sembra quasi catapultarlo all’interno del laboratorio
a fianco della protagonista.
Anche le
descrizioni dell’ambiente sono così minuziose che pare camminare realmente tra
le vie della città respirandone l’aria.
Il romanzo è
molto scorrevole, coinvolgente (si vivono tutte le emozioni della protagonista,
narrate in maniera molto verosimile), emozionante e realistico (a volte anche
un po’ macabro), con situazioni piene di suspense e non si vede l’ora di
arrivare al finale per scoprire la verità!
Un libro
intrigante e avvincente che lascia senza fiato!
Buona
lettura!
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