Segnalazione:La Casa di Kimon
Segnalazione:
La Casa di Kimon
di
Ivan Gambina
di
Ivan Gambina
Ivan Gambina
Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo: "La Casa di Kimon" di Ivan Gambina.
Biografia:
Ivan Gambina, nato a Ragusa il 28/12/1982. Ha una passione per la musica, per i dischi in vinile, suona il pianoforte e la chitarra. Ha vissuto a Torino per 17 anni, dove ha conseguito una Laurea Specialistica in Storia dell’Arte. Oggi vive ad Albenga (SV) e svolge la mansione di Direttore dei Servizi Generali Amministrativi presso un Istituto scolastico dello Stato.
Numero pagine: 255
Prezzo cartaceo: 10,40€
Prezzo ebook: 3,99€ (gratis con Kindle Unlimited)
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Sinossi:
Dicembre del 1995. Dopo vent'anni di assenza, Salvo, un insegnante di Lettere quarantenne, ritorna nella sua città di origine, Siracusa. Il suo non è un viaggio di piacere, né una vacanza. Deve restare solo un giorno, giusto il tempo di sistemare alcuni documenti amministrativi, per poi ripartire immediatamente alla volta di Genova.
Tuttavia, un evento inatteso lo convincerà a prolungare la sua permanenza di altre ventiquattr’ore, e lo costringerà a fronteggiare le affilate e taglienti lame del passato. La storia si sviluppa quindi su due piani temporali differenti, quello del presente (1995) e quello del passato (1975), quando il giovane Salvo vive la sua storia d'amore con Leonard, un dottorando in Archeologia classica, che si trova a Siracusa per condurre delle ricerche di studio.
Due vicende distanti nel tempo, che camminano su binari paralleli, ma restano legate da una linea comune: il clamoroso ritrovamento archeologico di un'antica dimora greca, la Casa di Kimon.
Eccovi anche un estratto:
Rimasero fermi, uno di fronte all’altro. Salvo aveva gli occhi lucidi e, appoggiando le mani sulle spalle di Leonard, gli disse solamente: «Verrò.»
Si strinsero forte, poi tornarono nuovamente al centro della stanza e ricominciarono la loro danza. Salvo si lasciò guidare restando appoggiato al suo largo petto, sui passi di una musica che solo loro potevano udire. Come solo la sua mente riusciva a fare, immaginando un incantesimo, vide le pareti della casa liberarsi dalla vegetazione e innalzarsi attorno a loro; i muri si illuminarono, e si tinsero di sgargianti colori vivaci, mostrando decorazioni floreali e geometriche. Il soffitto bianco, attraversato da possenti travi di legno, si richiuse sulle loro teste e gli sembrò di percepire il calore di due grandi bracieri, che si materializzarono nei suoi pensieri e si accesero nelle due estremità opposte della sala. Per tutta la durata della loro danza, quel posto era tornato a splendere. Un uomo con una lunga tunica beige, appoggiato allo stipite di marmo scolpito, restò a guardarli in silenzio, sorridendo e accarezzandosi la folta barba scura.
Io lo leggerò, e voi?
Buona lettura!
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