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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

venerdì 10 gennaio 2020

Segnalazione: Germogli…Scritti in emozioni di Sabrina Santamaria

Segnalazione:
Germogli…Scritti in emozioni
di
Sabrina Santamaria



Buongiorno lettori,
vi segnalo il romanzo "Germogli…Scritti in emozioni" di Sabrina Santamaria, edito di nicolò edizioni.



Biografia:

Sabrina Santamaria è nata a Messina il 27/04/1994. Fin da ragazzina amava la letteratura italiana ed europea. Nel 2016 ha pubblicato un epistolare di stampo  diaristico che si intitola “Germogli…scritti in emozioni” edito da di nicolò edizioni. L’attrazione  per le  Scienze umane le ha fatto conseguire la laurea in Scienze della Formazione e della Comunicazione a Messina nel 2017. Attualmente è laureanda alla laurea Magistrale di Scienze Pedagogiche. Nel tempo libero si diletta a scrivere recensioni e intervista poeti e scrittori contemporanei per il blog “Verso Spazio letterario indipendente”. Da qualche anno si cimenta a scrivere poesie dal 2017 il Cavaliere della Repubblica Italiana Silvano Bortolazzi l’ha nominata Membro Onorario dell’Unione Mondiale dei Poeti. Dal 2018 è Scudiero dell’Unione Mondiale dei Poeti e la casa editrice Kimerik ha pubblicato una sua poesia dal titolo “La libertà del poeta” nella raccolta “Unione Mondiale dei Poeti 2018”.





Genere: romanzo 
letteratura italiana contemporanea
Editore: di nicolò edizioni
Data di pubblicazione: gennaio 2016
Numero pagine: 63
Prezzo cartaceo: 10,00€
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Sinossi:
Le lettere raccolte in questo breve lavoro, rappresentano un viaggio, a mio giudizio reale, dall'adolescenza alla maturità. Chi scrive è una ragazza in cerca di sé, che si dibatte tra il sogno di un amore e il desiderio caparbio di affermarsi e realizzarsi attraverso lo studio che, come dimostrano le frequenti citazioni letterarie, ha costituito per lei, negli anni dell'adolescenza appena trascorsa, un appiglio sicuro, una valvola di scarico, una speranza di vita migliore. La nostra protagonista è stata una di quegli studenti, come ancora se ne incontrano nelle aule scolastiche, che ha interiorizzato certe letture e le ha fatte sue, tanto da ripetere le parole di poeti e filosofi per esemplificare certe sue emozioni. A volte addirittura, in alcune lettere, "ruba" le espressioni dei grandi, da Petrarca a Platone, perché il suo stato d'animo del momento esige uno scarto linguistico raffinatissimo.


Eccovi anche un estratto:
“Trascorrevano tutte le giornate insieme soli, si stringevano, si sussurravano molte infinite verità, i nostri personaggi erano la luna che ha bisogno del cielo e delle stelle, maree di costellazioni che non si bastano da sole, ecco cari lettori loro erano così.”
“Quando passeggio per strada capisco quanto essenziale, piccolo e semplice sia il creato, la leggera brezza estiva che mi accarezza il volto, la squisitezza di certe promesse amorose che un ragazzino fa ad un ragazzina; qualche tempo fa, non ricordo quando, vidi due ragazzini che si tenevano  mano per la mano con sicurezza di cuore, stavano fermi lì e si capiva dai loro sguardi che non volevano perdersi.”
“I nostri terreni erano distese immense di libri, di storie, e dopo aver vissuto pure noi la  vita di tutti i personaggi dei racconti che abbiamo letto, forse un giorno potremo andare fantasticando che la nostra vita era stata resa scritta, “letteraturizzata.”


Molto interessante, cosa ne dite?

Buona lettura!

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