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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

martedì 9 aprile 2019

Intervista all'autore... Alex Astrid

Intervista all'autore...
Alex Astrid


Buongiorno lettori,
per questa rubrica oggi vi presento Alex Astrid, il cui suo libro "Vuoi conoscere un casino?" è nella mia lista di lettura :)

Diamole un grande Benvenuto ed eccovi l'intervista.


1 - Raccontaci di te.
Buongiorno a tutti! Nella vita vera mi chiamo Giorgia (Gio per chiunque non voglia essere guardato male, visto che Giorgia non mi piace per niente come nome. Gio con la o chiusa, mi raccomando), ma sul web sono Alex, Alex Astrid. Ho 20 anni e studio Scienze della Comunicazione a Bergamo. Leggo tanto e senza occhiali sono cieca come una talpa. Mi considero una personcina parecchio dinamica, un inarrestabile vulcano di idee e progetti (non sempre geniali).

2 - Quando è nata la passione per la scrittura?
Ho iniziato a scrivere racconti alle elementari grazie al supporto della mia fantastica insegnante di italiano, che passava ore e ore a leggerci libri stupendi in classe, tra cui le opere di Roald Dahl e Bianca Pitzorno. In terza media, dopo aver letto la serie TVUKDB di Valentina F., ho deciso di provare a scrivere un libro intero: così è nato Guardami, pubblicato in self con ilmiolibro.it quando avevo 15 anni. È stata senza dubbio una scelta avventata e un “prodotto” a cui non ho prestato sufficiente cura da un punto di vista editoriale… ma è stato un esperimento, un modo per mettermi in gioco e vedere cosa sarei riuscita fare. Al momento ho in programma di sistemare tutto il testo e di ripubblicarlo su Amazon (probabilmente quest’estate) dopo un’attenta revisione e un buon editing.

3 - Quali sono i libri e / o racconti che hai pubblicato finora?
Oltre al già sopracitato Guardami, nel 2016 Edizioni Il Ciliegio ha pubblicato il mio secondo (primo vero) libro, Vuoi conoscere un casino?, inserendolo nella collana Teenager. VCUC è un romanzo epistolare: l’autrice delle lettere, Giorgia, scrive a sua cugina Martina, da poco morta in un incidente d’auto, tenendola aggiornata sugli sviluppi della sua vita e chiedendole consigli per affrontare al meglio uno dei periodi più difficile della vita… l’adolescenza.

4 - Da cosa trai ispirazione per le tue storie?
A volte penso di essere maledettamente egocentrica, perché in tutto quello che scrivo metto molto, forse troppo, di mio: tutte le mie storie sono in qualche modo personali, spesso autobiografiche, con episodi veri solo leggermente modificati.

5 - I personaggi sono meramente inventati o ricalcano qualche persona reale?
Ricalcano quasi tutti persone reali, persone che in positivo o in negativo hanno segnato la mia vita. 

6 - Cosa ne pensi del self publishing?
Io non prendo posizioni estreme su questo argomento. Da autrice, blogger e lettrice mi limito a sostenere che questa strada debba essere presa consapevolmente e non come ultima spiaggia: chi sceglie il self deve conoscere approfonditamente pro e contro e saper organizzare il lavoro in modo professionale, rivolgendosi per esempio a editor e grafici. Pubblicare in self non vuol dire fare tutto da sé, questo deve essere ben chiaro… almeno a mio parere.

7 - Se a tua volta sei un autore self curi da solo ogni fase di pubblicazione o ti avvali di qualche collaboratore (esempio: agenzie letterarie, correttori di bozza, illustratori, ecc.)?
Come ho già scritto sopra, Guardami è stato pubblicato “in self”. Lo metto tra virgolette perché io per prima non posso considerarlo davvero un buon prodotto, per quanto riguarda presentazione e confezione per lo meno. Non ho quindi reali esperienze in merito.

8 - Cosa ne pensi delle case editrici a pagamento?
Beh, direi che qui c’è poco da dire. Vanno evitate, punto e stop. Lascio invece la porta aperte ad alcune forme di crowdfunding, che, però, vanno comunque valutate e analizzate attentamente, senza abboccare alla prima esca che ci capita davanti al muso.

9 - Ultimamente stai lavorando a qualche nuova opera?
Qualche mese fa ho iniziato a scrivere un nuovo romanzo: la trama è nata durante un giro pizza in compagnia del mio ragazzo… diciamo che lui ha avuto l’ispirazione e ora a me spetta il compito di trasformarla in un bel libro. L’aspetto più delicato di quest’opera è che la protagonista soffre di schizofrenia, elemento che rende il tutto piuttosto complesso da gestire. Devo ancora finire di documentarmi per bene prima di poter portare avanti degnamente la storia. Credo che riuscirò a terminarlo entro la fine dell’anno, sfruttando il periodo estivo per informarmi su tutti i dettagli necessari. Un paio di anni fa mi ero anche appuntata un’altra idea… che ho da poco deciso di sviluppare, perciò a breve starò lavorando su due testi in contemporanea (o quasi):

10 - Come concili la passione per la scrittura con la vita personale e quotidiana?
La sera per me è il tempo di ogni cosa: tempo per scrivere, tempo per preparare post per il blog, tempo per leggere. Faccio più cose dopo cena che nel resto della giornata ;)

11 - A quale autore / autrice ti ispiri, se ti ispiri?
VCUC è (forse inconsapevolmente) ispirato a Il giovane Holden e (più consapevolmente) a The perks of being a wallflower. Credo che in generale un mio punto di riferimento, per stile e per temi, possa essere John Green.

12 - Qual è il tuo libro preferito?
The perks of being a wallflower di Stephen Chbosky.

13 - Cosa ne pensi del mondo dell’editoria in generale?
Forse sto per dire una cosa veramente impopolare… ma, potendo vedere le cose sia da autrice sia da blogger, tendo a sostenere che spesso il problema non sono le CE (come molti credono), bensì gli autori, o aspiranti tali. Spesso mi capita di incontrare (virtualmente) gente che scrive e pubblica libri commettendo errori elementari, “scrittori” che pretendono di essere considerati Dio in Terra, la nuova rivelazione del secolo, e che pubblicano solo con EAP perché i loro testi sono illeggibili. Sui gruppi Fb trovo litigi, insulti, opinioni assurde, accuse di complotto contro tutto e contro tutti… e niente, spesso non so più come reagire a queste situazioni. Dovremmo imparare a considerarci sempre imperfetti; dovremmo coltivare le nostre qualità e non smettere mai di imparare; dovremmo anche, e questo è importante, capire che le CE sono imprese e come tali devono vendere. Insultare loro o i grandi autori non porta a nulla di buono. 

14 - Dove possiamo contattarti (e- mail, pagine social, blog personale, ecc.)?
Potete trovarmi su Facebook, sia come Alex Astrid che cercando la pagina di Vuoi conoscere un casino?. Per contattare me o il blog potete scriverci a vuoiconoscereuncasino@yahoo.it
Se siete interessati a dare un’occhiata al mio romanzo, lo trovate in ebook e cartaceo su Amazon e IBS (ho pubblicato qualche estratto anche su Wattpad se siete curiosi).


Grazie infinite Alex per aver accettato questa intervista. Ne sono proprio contenta e hai espresso un pensiero perfetto sul mondo dell'editoria in generale, complimenti.
Spero che sia piaciuta anche a voi e fatemi sapere se conoscevate questa brava autrice e se avete letto i suoi libri.


Buona lettura!

8 commenti:

  1. Bella intervista, anche se c'è da dire che tutte le case non self esigono un pagamento.
    Chi prima, chi dopo, chi attraverso "copie da comprare obbligatoriamente".
    Ormai se non sei in self l'epoca della pubblicazione con trattenuta solo royalties (come fanno le self) è finita.
    Baci

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    1. Buonasera!
      Grazie per aver letto la mia intervista :D
      No, non tutte le CE esigono un pagamento, nemmeno in copie.
      "Ormai se non sei in self l'epoca della pubblicazione con trattenuta solo royalties (come fanno le self) è finita": questa frase non l'ho capita, scusami :(

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    2. Sono contenta che l'intervista ti sia piaciuta.
      Sinceramente non ho molta esperienza in Case Editrici, quindi non saprei se "tutte" chiedono una forma di pagamento.
      Baci!

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  2. Per pubblicare nel self ci vogliono più competenze che per pubblicare con una normale casa editrice. Spero che l'autrice decida presto di ritentare la strada del self, con una nuova maturità.
    Grazie per il tag, Ilaria, eccolo qui:

    https://fraimieilibri.blogspot.com/2019/04/conosciamoci-un-po-meglio.html

    Ti abbraccio.

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    1. Ciao!
      Ero piccina e inesperta quando ho pubblicato "Guardami"... sapevo a malapena cosa fosse l'editing 🙈
      Per il futuro vedremo :)

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    2. Grazie a te Francesca per aver partecipato al Tag, vengo subito a leggere le risposte :)
      Un abbraccio.

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