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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

giovedì 22 marzo 2018

LE PALUDI DI HESPERIA di VALERIO MASSIMO MANFREDI

LE PALUDI DI HESPERIA
di
VALERIO MASSIMO MANFREDI


Genere: romanzo epico / storico / avventura / mitologia

Edizione: Mondadori Libri S.p.A., Milano (2015)


Buongiorno lettori,

Tutti noi a scuola abbiamo studiato i famosi ed epici poemi greci di Omero, che canta le gloriose gesta degli achei e dei troiani, sfociando nella distruzione della città asiatica di Troia a opera del famoso cavallo.
Una volta presa la città gli eroi greci fanno ritorno nei loro regni, ma Omero narra essenzialmente il viaggio pericoloso ed estremo dell’astuto Odisseo (Ulisse), ostacolato dal potere del Dio azzurro: Poseidone, signore dei mari.
Degli altri prodi guerrieri – Agamennone, Menelao, Nestore, Diomede, eccetera – non si sa molto, qualche racconto qua e là, qualche riferimento nell’Odissea: come l’uccisione del Grande Atride e la successiva fuga del figlio Oreste. Si narra una sorta di destabilizzazione della Grecia e sempre nell’Odissea, questa crisi, pare risolta dal ritorno di Menelao in patria.
Manfredi, come specifica a fine romanzo nella nota dell’autore, ha voluto rielaborare i vari miti per colmare il vuoto tra la fine della guerra di Troia e i riferimenti nell’Odissea.
Le paludi di Hesperia narra pertanto il ritorno di Agamennone a Micene, dove (come risulta dal mito) viene ucciso dalla moglie Klitemnestra e dal suo amante Egisto. Dopodiché le vicende si concentrano principalmente su Diomede e Menelao.
Diomede fa ritorno ad Argo, ma scopre che la regina Egialea ha ordito anch’essa un complotto per ucciderlo, così il figlio di Tideo fugge verso la Terra della Sera (l’Italia) dove vuole fondare un nuovo regno. Prima di giungere a destinazione deve superare diversi ostacoli: prima di tutto i Dor, una grande armata che marcia verso sud (quindi probabilmente un giorno arriverà anche in Grecia) e che usa armi di ferro, più forti di quelle che usano loro di bronzo. Preoccupato per i suoi compagni / amici dei vari regni achei, affida il compito di informarli ad Anchialo, il quale (anche lui dovrà affrontare varie prove) tornerà indietro.
In Italia Diomede e i suoi uomini devono imparare a sopravvivere e cercare una terra dove poter fondare un nuovo regno… e alla fine incontrano anche un personaggio che l’acheo non pensava avrebbe più rivisto…
Per quanto riguarda Menelao, venuto a sapere della morte di suo fratello da un Oracolo in Egitto, inizia a pensare alla vendetta. Tornato a Sparta, con Elena, progetta il piano per mettere sul trono di Micene il nipote Oreste. Suo alleato sarà anche Pirro, l’arrogante figlio dell’invincibile Achille… ma riuscirà nell’impresa?
E i Dor arriveranno in Grecia?
Ma soprattutto, sapete qual era il vero motivo che ha scatenato l’epica guerra di Troia?
Un romanzo davvero entusiasmante e avvincente!
Una rielaborazione perfetta e originale dei miti greci che lascia senza parole.
Una storia di fantasia che miscela anche delle verità, infatti nella nota dell’autore si specifica che scavi archeologici hanno attribuito la distruzione di Micene all’invasione dei Dori e le vicende di Diomede in Italia sono basate sulle tracce del culto dell’eroe.
La storia, come ho descritto nel riassunto della trama, segue tre filoni: le vicende di Diomende, quelle di Melenao e (anche se per pochi capitoli) quelle di Anchialo. I vari salti da una trama all’altra non creano distrazioni o problemi, anzi spingono il lettore a raggiungere l’epilogo di ogni fatto.
La narrazione ricrea il tipico clima dei poemi epici e le descrizioni sono così realistiche da far raffigurare ogni scena, ogni paesaggio e ogni personaggio. Ogni capitolo è pieno di dettagli che affascinano il lettore e lo invogliano a proseguire nella lettura.
Unico difetto (se così si può chiamare) è a mio parere il finale: avrei preferito che fosse più approfondito e spiegasse bene cosa successe.
(attenzione perché qui vi rivelo il finale e i miei dubbi, se non volete scoprirlo saltate la parte evidenziata in giallo).
I Dor arrivano in Grecia, ma si impossessano di tutti i regni? E i vari re che fine fanno? E l’armata era così imponente da sovrastare gli eserciti achei o è per via delle loro armi in ferro?
Per quanto riguarda Diomede, mentre cerca di tornare ad Argo ritrova Anchialo (anche su di lui ho dei dubbi: quanti anni ci ha messo per ritrovarlo? E lo ritrova così in mare? Boh) e mentre parlano la nave si schianta sugli scogli: ma sono morti tutti? O si sono salvati e hanno lasciato deliberatamente la nave affondare perché hanno appreso che anche Argo è stata presa? E la nave su cui era imbarcato Anchialo, anche quella è finita sugli scogli?
E ancora, cosa succede a Enea? Dopo il combattimento con Diomede bisogna seguire le vicende dell’Eneide di Virgilio?
Questi sono i miei dubbi sul finale, non voglio dire che non sia un finale accettabile, ma avete visto? Mi lascia parecchi dubbi, per cui poteva essere narrato con più precisione.
Una lettura consigliata a tutti, soprattutto agli amanti di mitologia e di storia.

Qui vi lascio il link al post sulla biografia e bibliografia di Valerio Massimo Manfredi, dove potrete trovare i link alle recensioni dei precedenti suoi libri.

Buona lettura!


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2 commenti:

  1. Sinceramente non è uno dei romanzi di questo autore che preferisco.
    Se vuoi un bel libro post guerra di Troia, leggi "Il ritorno degli eroi" (però non ricordo l'autore e ora non c'è fratello 1! Perdono!).

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    Risposte
    1. Se poi ti ricordi l'autore fammi sapere che me lo segno ;)

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