Segnalazione:
La mia
fuga da Facebook
di
Francesca A. VanniBuongiorno lettori,
oggi vi segnalo un saggio molto interessante a opera di Francesca A. Vanni (di cui vi avevo già segnalato l'antologia di fiabe per bambini "I racconti di Rudolph la renna" e i romanzi "Nel suo nome" e "Solo un uomo"). Si tratta de "La mia
fuga da Facebook".
Biografia:
Genere: saggio
Francesca A. Vanni è lo pseudonimo di Marta B., nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze della Formazione, ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della Cinematografia, soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività della scrittura affianca anche quella delle traduzioni.
CONTATTI
Sito internet:
www.francescaavanniautrice.it
Wattpad: https://www.wattpad.com/user/FAVanniAutrice
Pinterest: https://it.pinterest.com/francescaavanni/
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Genere: saggio
Editore: auto pubblicato tramite StreetLib
Prezzo ebook: 2,99€
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Data di pubblicazione: 15 gennaio 2017
Numero pagine: 66Prezzo ebook: 2,99€
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Sinossi:
“Il Web e i
social network sono nati come spazio libero (libero, davvero: forse il primo
nella storia davvero libero). Poi, non so quando, non so come, sono diventati
terreno di biada del peggiore e più barbaro e più violento fascismo verbale (e
non solo) .
Un giorno i
nostri figli verranno a chiederci dove eravamo mentre un posto nato libero
stava diventando il pascolo preferito dei fasci.
E quel giorno
faremmo bene a dirgli che eravamo dalla parte giusta, ossia da un’altra.”
(Luciana
Grosso)
Facebook è il social media più famoso nel mondo.
Ma cosa si cela realmente dietro al “magico mondo” di Facebook?
È tutto rose e fiori oppure si sta espandendo nel mondo del web(e anche
fuori da esso) un silenzioso cancro che prima o poi ucciderà la nostra società?
In questo saggio Francesca A. Vanni cerca di indagare a fondo nella
questione, tentando di spiegare perché è meglio andare controcorrente e non far
parte del mondo di Facebook.
Eccovi anche un piccolo estratto:
Già nel 2005 la
ricercatrice Susan Greenfield sosteneva che Facebook rendeva gli utenti dei
veri “zombie cognitivi” poiché, sovraccaricandoli di informazioni, generava nei
loro cervelli una sorta di malsana dipendenza non dissimile dalla dipendenza di
endorfine e dopamine che sfociava poi nel circolo vizioso della sindrome da
affaticamento informativo.
Per farla breve:
fintanto che un utente è connesso a Facebook, si sente come se fosse al centro
del mondo e si lascia trascinare dalla miriade di informazioni che il social
media gli propina senza riuscire sul serio ad assorbire l’intero carico di
notizie e aggiornamenti ricevuti (e di conseguenza discernere in modo corretto).
Tuttavia una volta
disconnesso l’utente sviluppa una vera e propria crisi di astinenza con tutti i
sintomi sopra descritti e con altri ancora più pericolosi come per esempio il
lurking, cioè l’abbandono delle attività quotidiane (lavorative, sociali,
familiari...) per attuare un costante e ossessivo controllo delle attività sul
social media.
Non stupisce quindi
se negli ultimi anni un numero sempre più crescente di utenti decide di
prendersi una pausa da Facebook, pausa che spesso sfocia in un abbandono totale
del social media.
Oggigiorno siamo tormentati dai social, quindi credo che questo saggio sia molto utile da leggere.
Voi cosa ne pensate?
Molto interessante! In effetti sono già diversi gli studi che indagano i rischi connessi a un abuso dei social media. Sembra che continue "gratificazioni social" (like e simili) possano addirittura attivare, negli utenti più "ossessionati", le aree cerebrali del piacere connesse alla nutrizione e quelle associate al comportamento impulsivo, rischiando di condurli verso una sorta di dipendenza. Ne ho scritto in questo articolo per BestVersilia.com: https://www.bestversilia.com/social-network-usarli-troppo-crea-dipendenza/
RispondiEliminaGrazie per l'interesse. Se leggerai il mio saggio, sarò curiosa di sapere cosa ne pensi.
EliminaBuona domenica.
Davvero interessante, leggerò anche l'articolo ;)
EliminaGrazie per la tua segnalazione, sei stata gentilissima!
RispondiEliminaMa di nulla, è sempre un piacere ;)
EliminaSempre belle le tue presentazioni!
RispondiEliminaGrazie... e grazie per passare sul mio blog ;)
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