Conosci l'autore:
JACOB e WILHELM GRIMM
Buongiorno lettori,
oggi torno con la rubrica "Conosci l'autore"... e vi parlo di ben due autori: i fratelli Grimm.
oggi torno con la rubrica "Conosci l'autore"... e vi parlo di ben due autori: i fratelli Grimm.
I fratelli Jacob e Wilhelm
Grimm, entrambi nati nella seconda metà del Settecento, sono i più famosi
scrittori di fiabe della cultura europea, sebbene non siano autori per bambini.
Erano infatti due studiosi della lingua e della cultura tedesca, professori in
prestigiose università, che pubblicarono grammatiche, dizionari, saghe
mitologiche, raccolte di leggi. Sono state però le fiabe a dar loro la fama: le
raccolsero dalla viva voce del popolo, convinti che si trattasse di un bagaglio
culturale importante per affermare l'identità di una nazione che stava cercando
di realizzare la propria unità politica
Jacob e Wilhelm Grimm
nacquero ad Hanau ‒ una cittadina a est di Francoforte sul Meno in Germania ‒
rispettivamente nel 1785 e nel 1786. Jakob, professore di lettere antiche e
bibliotecario a Gottinga, fu destituito per le sue idee liberali; ma nel 1840 il
re di Prussia, Federico Guglielmo IV, lo chiamò a Berlino all'Accademia delle
scienze; fu deputato a Francoforte. Anche Wilhelm insegnò all'università di
Gottinga ed espulso come suo fratello fu membro dell'Accademia delle scienze di
Berlino. Il primo era serio e taciturno, il secondo gaio e socievole, ma
soffriva di cuore e doveva spesso stare a riposo. Vissero insieme anche dopo il
matrimonio di Jakob; Wilhelm morì quattro anni prima del fratello, nel 1859.
I fratelli Grimm condivisero
la passione per le antiche tradizioni, la letteratura e le fiabe, che vollero
trascrivere per evitare che fossero dimenticate: avevano in mente di collocare
questa loro fatica all'interno di una grande opera cui stavano lavorando, che
doveva porre i fondamenti culturali della loro patria. Nei primi decenni
dell'Ottocento i Tedeschi erano divisi in tanti piccoli Stati e sognavano una
patria unita. I Grimm dedicarono la loro vita alla raccolta e alla
pubblicazione del patrimonio comune di tutti i Tedeschi: le tradizioni, le
leggi, il vocabolario, i miti, le saghe, persino le fiabe che ritennero
importanti perché contenevano i sogni collettivi dei popoli.
Andavano in giro per le
campagne facendosele raccontare dalle nonne, che le avevano udite nella loro
infanzia dalle bisnonne, in una catena senza fine, e si stizzivano quando le
vecchie, per essere credibili, citavano a riprova Perrault, lo scrittore
francese che nel Seicento aveva fatto delle fiabe una moda da salotto. Un
fratello più piccolo disegnò la copertina del primo volume delle Fiabe per
bambini e famiglie, che uscì per Natale nel 1812: un angelo custode figurava
accanto ai protagonisti di Fratellino e sorellina, la storia di due bambini
perseguitati da una cattiva matrigna.
Come molte delle loro fiabe,
anche la vita dei fratelli Grimm è diventata il soggetto di numerosi film: il
recente I fratelli Grimm (2005), diretto da Terry Gilliam, vede i due fratelli
alle prese con un mondo fantastico e leggendario, tra foreste, streghe, esorcismi
e scherzi popolari.
Cappuccetto rosso,
Biancaneve e i sette nani, Hansel e Gretel, Cenerentola, Il principe rospo, La
guardiana di oche, Frau Holle, I sette corvi, Il prode piccolo sarto, Il lupo e
i sette capretti, I musicanti di Brema: questi alcuni dei titoli che figurano
nella raccolta dei fratelli Grimm, le Fiabe per bambini e famiglie, pubblicate
in due volumi, più un terzo di commento, tra il 1812 e il 1822. Sette edizioni
durante la vita degli autori, ogni volta con qualche aggiunta. In tutto
duecento fiabe, più dieci leggende d'argomento religioso. Scritte per i
piccoli, furono molto apprezzate anche dai grandi. Goethe, uno dei massimi
autori tedeschi dell'Ottocento, disse che era davvero "un'opera scritta
per far felici i bambini".
Nel 1816 le fiabe furono
tradotte in danese, nel 1823 in inglese, nel 1830 in russo. In Italia
arrivarono soltanto nel 1897, sulla base dell'edizione piccola tedesca, che
Wilhelm aveva redatto nel 1825. La prima edizione completa in Italia è del
1951: l'editore Einaudi la pubblicò con il titolo Le fiabe del focolare.
La raccolta di fiabe dei
Grimm è il libro più letto nel mondo dopo la Bibbia, e ne esistono infinite
riduzioni e adattamenti. Grande fortuna ha avuto al cinema, che ha contribuito
a diffonderne la conoscenza: la fiaba di Biancaneve e i sette nani ispirò il
primo lungometraggio in cartone animato di Walt Disney, nel 1937. Frau Holle ‒
La signora della neve ha ispirato un film con Giulietta Masina nel 1985. Hänsel
e Gretel diventò un'opera lirica, con le musiche di Engelbert Humperdinck, nel
1894.
La fortuna delle fiabe
sembrò in pericolo, in Italia, negli anni Settanta del secolo scorso, quando
gli scrittori per bambini intrapresero una battaglia per eliminare la paura dai
libri destinati ai più piccoli, ma la paura ebbe poi la sua rivincita:
psicologi dell'infanzia e persone di cultura dichiararono che essa costituisce
il sale della vita e che le fiabe sono un formidabile strumento di iniziazione,
attraverso cui i bambini imparano che il male esiste, che bisogna
fronteggiarlo, che è necessario staccarsi dalla famiglia per trovare una
propria identità, che le buone azioni prima o poi vengono premiate mentre le
cattive tornano indietro.
Sono stati i Grimm a
istituire la categoria letteraria delle fiabe, che identifica un genere,
differenziandolo dalle favole ‒ che non hanno contenuto magico ‒ e dalle
leggende che hanno carattere mitico. Essi cercavano di dimostrare attraverso la
raccolta del folclore teutonico che esisteva un patrimonio culturale tedesco
degno di essere paragonato alla cultura francese e a quella classica greca e
latina. Tuttavia i fratelli Grimm scoprirono ben presto che in altri paesi
esistevano fiabe molto simili a quella da loro raccolte. Nelle note alle Fiabe
per bambini e per famiglie elogiarono la raccolta di fiabe in dialetto
napoletano di Giambattista Basile, pubblicata postuma nella prima metà dei
Seicento col titolo Lo cunto de li cunti, definendola "la migliore e la
più ricca che sia mai stata fatta in qualunque paese". Le fiabe di Basile
erano per i Grimm l'ultima, straordinaria eco di miti assai antichi radicatisi
in tutta Europa. Fu lo studioso russo Vladimir Propp a ipotizzare che le fiabe
tramandino ricordi di riti di iniziazione, riabilitando i genitori che
abbandonavano i bambini nei boschi non per crudeltà, ma affinché affrontassero
le prove che avrebbero dato loro diritto di sedere tra gli adulti. Sull'esempio
dei Grimm altri studiosi cercarono le radici della propria gente nelle fiabe:
William Butler Yeats per l'Irlanda alla fine dell'Ottocento e in Italia, circa
mezzo secolo dopo, Italo Calvino.
La maggior parte dei
racconti dei fratelli Grimm, del resto, sono testi compositi, cioè compilazioni
sintetiche che mettono insieme frammenti di diverse versioni.
Jakob e Wilhelm, quindi,
furono scrittori a pieno titolo: non si limitarono a raccogliere e registrare,
ma rielaborarono e svilupparono secondo la loro sensibilità artistica il
materiale folcloristico e fu soprattutto Wilhelm a dedicarsi allo stile. Se
questo sistema può apparire poco 'scientifico' dal punto di vista dello
studioso di tradizioni popolari, ha però arricchito la letteratura di un
capolavoro immortale. Nel 2005 l'UNESCO ha proclamato le fiabe dei Grimm
patrimonio dell'umanità.
Opere:
Le Fiabe del focolare, meglio conosciute come Fiabe (in tedesco Kinder- und Hausmärchen, ossia Fiabe per bambini e famiglie), è un'antologia di fiabe raccolte dai fratelli Grimm tra il 1812 e il 1815.
Adoro i Grimm e il grande lavoro che hanno fatto.
RispondiEliminaPraticamente, hanno creato l'epos tedesco.
Un abbraccio.
Sì, è vero, hai ragione.
EliminaUn bacio!
I Grimm, quante belle fiabe hanno raccolto!
RispondiEliminaHo sono un dubbio, ma "La signora delle nevi" (o anche "La regina delle nevi") non è di Andersen?
Baci
"La regina delle nevi" sì è di Andersen... e prima o poi leggerò anche le sue fiabe ;)
EliminaUn bacio!
Bene, bene, bene... adesso posso dire a mio fratello numero 2 che non capisce una mazza e che i Grimm sono tedeschi e non austriaci!
RispondiEliminaAhahahah!!!!!
Grazie per il post ;-)
Ahahah!
EliminaGrazie a te per essere passata ;)