DIECI PICCOLI INDIANI
di
AGATHA CHRISTIE
Genere: romanzo giallo
Edizione: Mondadori Retail S.p.A. per Mondolibri, Milano su
licenza Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano (1946)
Buongiorno lettori,
Buongiorno lettori,
oggi sono
felicissima di recensire un classico della letteratura inglese che avevo sempre
voluto leggere e di cui avevo già visto vari film tratti da questo romanzo.
Dieci
piccoli indiani narra
la storia di dieci persone – tra loro non si conoscono, provengono da diversi
luoghi e svolgono lavori differenti – che si ritrovano tutti in una villa
sull’isola di Nigger Island a seguito dell’invito del misterioso U. N. Owen.
Il padrone di
casa però non si fa vedere, ma lascia indicazioni precise ai due domestici (i
quali sono stati assunti da poco e nemmeno loro lo hanno mai visto, e fanno
parte delle dieci persone presenti su tutta l’isola). Dopo aver messo un
disco sul grammofono, il suono che ne esce non è una musica, ma una serie di
accuse di omicidio a carico degli ospiti, pronunciate proprio dal misterioso
signor Owen.
I dieci
protagonisti negano l’accaduto, ritenendosi innocenti, dato che anche le
autorità non avevano trovato prove della loro colpevolezza.
I misteri non
finiscono qui, anzi continuano e aumentano… tragicamente!
Le dieci
persone cominciano a morire… e le morti sembrerebbero rispecchiare una
divertente filastrocca presente in tutte le camere della villa, che recita:
Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.
Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.
Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.
Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale,
quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.
I due poveri negretti
stanno al sole per un po':
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.
All’inizio si
pensa che l’assassino, il signor Owen, sia nascosto da qualche parte, ma
perquisiscono tutta l’isola e non lo trovano… e non trovano neanche un
possibile nascondiglio, perciò la soluzione è solo una: l’assassino è uno di
loro!
Riuscirete a
svelare questo entusiasmante giallo?
Sinceramente
se io non avessi visto i film, e quindi ricordavo vagamente la storia, non
avrei mai saputo spiegare il mistero, tanto è articolato e narrato
meravigliosamente, senza lasciare indizi e distraendo e confondendo anche il
lettore.
Una storia
che tiene incollati alle pagine, dal ritmo molto veloce e nessun particolare è
messo a caso, infatti non ci sono divagazioni non inerenti alla storia.
I personaggi
sono descritti abbastanza bene, anche se un po’ troppo stereotipizzati, e
all’inizio non è semplice ricordare i loro nomi e cognomi, dato che vengono
usati alternamente.
Ho solo una
perplessità e riguarda il titolo: Dieci piccoli indiani è un bel titolo
che attrae molto, ma nel romanzo non è presente nessun indiano, questo
perché il titolo originale era Ten Little Niggers, ma all’epoca la
parola nigger (negretti) era considerato un termine dispregiativo, ma
nella filastrocca e in altri parti della storia la parola negretti è ripetuta
diverse volete… quindi perché cambiare solamente il titolo? Boh.
Un libro comunque
che consiglio a tutti, sia per la brevità e sia per la storia originale,
infatti nonostante sia un giallo non è presente nessun detective, e la trama è
wow!
Avevo già da tempo in mente di leggere qualcosa di questa autrice e penso che inizierò da questo libro. La tua recensione mi ha convinta ad acquistarlo e penso ne varrà la pena, mi sto piano piano avvicinando a questo genere di lettura e mi piace sempre di più. I colpi di scena penso siano qualcosa di importante in un libro altrimenti sarebbe troppo 'piatto o smielato'.
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminasì, te lo consiglio davvero, perché fino alla fine è proprio impossibile scoprire tutto il meccanismo degli omicidi e il colpevole.
Io di gialli ne ho letti pochi, carini, ma più di tanto non mi hanno mai convinto, ma questo merita proprio secondo me ;)
sempre sentito parlare bene di questa autrice. Quanto mi piacerebbe leggere qualcosa! Dieci piccoli indiani è in wishlist e penso proprio che ci farò un pensierino grazie ad audible.
RispondiEliminaDai, leggilo così poi mi fai sapere cosa ne pensi anche tu ;)
EliminaGrande classico. E sono d'accordo sulla perplessità riguardo al titolo!
RispondiEliminaGrazie per il commento ;)
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