I GUARDIANI
DELL’ISOLA PERDUTA
di
STEFANO
SANTARSIERE
Genere: romanzo thriller / fantascienza
Edizione: Newton Compton editori s.r.l. (2017)
Buongiorno lettori,
Buongiorno lettori,
oggi
recensisco un romanzo inviatomi dall’Agenzia letteraria Saper scrivere, che
ringrazio ancora molto per avermi contattato e proposto questa collaborazione
(Saper scrivere si occupa di editoria a tutti i livelli: correzione di bozza, editing, scouting, traduzioni e impaginazioni, ghostwriting e anche ufficio stampa).
Questo
romanzo, molto misterioso e molto articolato, incomincia con una strana
creatura marina (diciamo una sorta di sirena primordiale) che milioni di anni
fa dà alla luce i suoi cuccioli, prima di morire. Uno di questi esemplari
risale dagli abissi e si avventura sulla terra ferma…
La narrazione
si sposta al 16 ottobre 2005, nell’ Oceano Pacifico occidentale, sulla Nave oceaonografica Pencil Sea, a 90 miglia a
sud delle isole Salomone, la quale capta
degli strani suoni, che stranamente sembrano spingere lontano da loro centinaia
di delfini…
Successivamente
la storia si sposta a Maggio 2007, a Los Angeles, al Centro congressi Marvin
Harris, dove la paleontologa Madison Shalins presenta il suo nuovo libro sulla
teoria rivoluzionaria – e per nulla condivisa dalla comunità scientifica –
sulla Genesi anfibia, la quale sostiene che l’uomo si sia evoluto, non
dalle scimmie, ma da una qualche creatura marina… e che questo progenitore
comune possa essersi evoluto ancora in una sorta di Homo sapiens marino.
Dopodiché Madison viene rapita…
A Bologna, il
15 marzo 2010, entra in gioco il protagonista, Charles Fort (che ho scoperto essere lo stesso personaggio presente nel libro d'esordio dell'autore "La mappa della città morta"), un giornalista che
gestisce un sito di misteri: “La voce dei dannati”. Charles è affetto inoltre da una strana malattia, che gli provoca una sorta di amnesia che gli cancella i
ricordi più recenti, per questo è costretto a prendere tutti i giorni – e più
volte al giorno – una medicina che attenua le amnesie.
Charles
comunque un giorno viene contattato dai carabinieri di un paesino della
provincia di Cosenza, che lo informano che il suo amico / collaboratore, Luca
Bonnani, è morto in un incidente e lui è l’unico che possa riconoscere il
cadavere.
Il
protagonista così raggiunge la Calabria e riconosce la vittima… e qui iniziano
altri misteri e incongruenze.
Charles
conosce Selena Corelli, la compagna di Luca, convinta che non si sia trattato
di un incidente, ma di omicidio!
Da qui
Charles e Selena indagano sulla vita di Luca e sulla misteriosa e affascinante
storia a cui stava lavorando… e questo li porterà niente che di meno alle Fiji,
dove faranno la conoscenza di molti personaggi – amici e nemici –… ma
scopriranno la verità?
Un romanzo
davvero eccezionale e adrenalinico, che mi ha lasciato senza parole!
La storia è
molto avvincente e ricca di colpi di scena che lasciano a bocca aperta il
lettore, e la narrazione è così intensa e coinvolgente che ci si domanda se la
teoria della Genesi anfibia non sia poi così lontana dalla realtà… chi
lo sa? Magari un giorno scopriremo davvero di provenire dall’oceano…
I personaggi
e le ambientazioni sono ricchi di dettagli, facendo immergere ancora
maggiormente di più il lettore tra le pagine, quasi come se si venisse
risucchiati dalla storia stessa e mandati al fianco del protagonista per
svelare i vari misteri e intrighi che nascono a mano a mano.
Lo stile
dell’autore è molto scorrevole e capace di dar il giusto ritmo alle varie scene,
alternando azione a momenti tranquilli, lasciando però sempre molta suspense in
tutta la narrazione e capace di rivelare quel che basta per procedere, senza
svelare tutto subito.
…poi quando
si pensa di aver risolto tutto il mistero ed essere arrivati all’epilogo della
vicenda… ecco il colpo di scena finale totalmente inaspettato, che magari
potrebbe far ipotizzare a un seguito…
Un’ultima
annotazione, per essere proprio pignola: la fine del romanzo mi ha lasciato un po' perplessa, mi ha dato l’impressione che la storia fosse stata
tagliata di netto, così, senza motivo, un particolare che mi ha un po’
disorientato e non mi è piaciuto, ma come vi dicevo, magari ci sarà un seguito… e io lo spero proprio!
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