I DODICI ABATI DI
CHALLANT
IL MIRACOLO DI SANTA
ODILIA
GLI OCCHI
DELL’IMPERATORE
di
LAURA MANCINELLI
Genere: romanzi storici
Edizione: Giulio Einaudi editore s.p.a, Torino (1995)
Buongiorno lettori,
Buongiorno lettori,
oggi vi
recensisco tre romanzi, che nell’edizione in mio possesso sono contenuti nello
stesso libro… che solo leggendo ho scoperto fossero tre storie separate,
ma adesso vi spiego perché l’acquistai (e sono passati un po’ di anni) e solo
ultimamente ho deciso di leggerlo.
Chi mi segue
saprà che sto partecipando alla Made in Italy Books Challenge ideata da Valentina (blogger di Universi Incantati), il tema proposto per settembre è leggere un classico… guardo nella
mia libreria e ritrovo questo libro, che avevo comprato quando andavo alle
superiori e, per qualche motivo che non mi ricordo più, non lo lessi. Con questa
challenge ho trovato il tempo di leggerlo ed ora passo a raccontarvi qualcosa
delle trame…
I dodici
abati di Challant narra
la storia di questi dodici abati che devono sorvegliare il duca
Franchino di Mantova, il quale eredita il feudo dove sorge il castello di
Challant.
Perché devono
sorvegliarlo? Perché la clausola apposta nel testamento impone all’erede di
rimanere casto fino alla morte.
Per vari
eventi fortuiti, uno dopo l’altro, i dodici abati vanno incontro a diverse
sorti…
Il
miracolo di santa Odilia
narra la storia di Odilia, fatta diventare monaca dalla famiglia per poter vantarsi
di aver un santo in famiglia. Odilia diventa perfino badessa e vive una vita da
vera monaca esemplare, ma di miracoli neppure l’ombra.
La storia si
sposta velocemente – appena al secondo capitolo – su un’altra Odilia, membro
della stessa famiglia, che alla morte della precedente omonima, viene fatta
diventare monaca e badessa nel medesimo convento.
La seconda
Odilia vive e dirige il monastero in maniera diversa dalla sua parente…
e questa volta si verificherà qualche miracolo?
Gli occhi
dell’imperatore narra
la storia del viaggio che devono affrontare una contessa e suo figlio per
arrivare alla corte dell’imperatore Federico II (nonché padre del ragazzo e che
non ha mai conosciuto).
In questo
viaggio si conosce anche la storia del cavaliere che li accompagna, un
cavaliere-poeta a cui è stata fatta una fattura, impedendogli di suonare
la sua arpa.
Arriveranno
dall’imperatore? E poi cosa succederà?
Quando avevo
preso questo libro, da subito, il mio istinto mi aveva detto che non mi
sarebbe piaciuto più di tanto… e all’istinto bisogna sempre dare retta!
Le tre storie
non sono riuscite ad appassionarmi e coinvolgermi, sia per le trame in generale
e sia per il linguaggio antiquato e – per quanto mi riguarda – poco scorrevole.
I personaggi
sono poco descritti e caratterizzati e anche il mondo in cui vivono è come se
non esistesse.
Nessuno dei
tre romanzi a mio parere ricrea quell’atmosfera storica e medievale in cui
dovrebbero essere ambientati, e anche le trame sono poco credibili e non creano
quella curiosità che spinge il lettore a continuare… infatti mi distraevo a
ogni riga.
Questa
è la mia opinione e non toglie che a qualcuno possa piacere.
Great post!
RispondiEliminaYou have a nice blog!
Would you like to follow each other? (f4f) Let me know on my blog with a comment! ;oD
Have a great day!
xoxo Jacqueline
www.hokis1981.com
Ciao!
EliminaVerrò a vedere il tuo blog ;)
Grazie per essere passata.