THE DRAGONFLY
FIORI ROSSI
di
ALEXANDRA CASTLES
Genere: romanzo fantascienza / distopia
Edizione: self publishing (2016)
Buongiorno lettori,
la recensione
di oggi riguarda il primo romanzo di una saga… una saga che – basandomi
solamente sul primo volume – ha tutti i requisiti per diventare eccezionale!
Passiamo al
riassunto della trama: siamo a Los Angeles nel 2029 e il mondo è praticamente
sull’orlo della distruzione! Da anni non piove più e l’acqua e il cibo sono
diventati i beni più importanti. A causa della siccità (almeno così si pensa)
si è diffuso un potente virus mortale che ha decimato il genere umano, il suo
nome Fiore Rosso per via delle escrescenze rosse con i bordi
frastagliati che si formano sul corpo di chi viene contagiato e i sintomi sono
simili a quelli della febbre emorragica.
La
protagonista Alaska, una ragazza di diciassette anni, ha perso ormai tutta la
sua famiglia – genitori e sorellina –, così decide di partire alla volta di New
York per ritrovare il fratello maggiore partito anni prima per assicurarsi
della salute dei nonni (in più si dice che a nord esistano ancora posti
vivibili). Dalla sua partenza non ha più avuto nessuna notizia, per quanto può
saperne Alaska, potrebbe essere anche morto… ciò nonostante parte!
Prima di
tutto si ferma all’officina di Rey Sanchez, poiché il padre le aveva detto che
avevano un accordo, più precisamente uno scambio: cibo per la benzina. Alaska
però non trova Rey, ma sua figlia Ines… e dopo un primo scontro iniziale
partono assieme.
Durante il
tragitto salvano la vita a due ragazzi, Alex e Sam… e Alaska perde
completamente la testa per uno dei due… chi? Eh, dovrete leggerlo per
scoprirlo!
Assieme
arrivano a Las Vegas e per scappare a un gruppo di uomini che vogliono le
ragazze, si nascondono in una villa lussuosa e disabitata… ma i pericoli non sono
ancora finiti!
Falsi amici,
laboratori segreti, esperimenti crudeli, verità taciute e il passato che
tormenta ognuno di loro sono ciò che devono affrontare Alaska e i suoi amici… e
ce la faranno a salvarsi?
Chi lo sa?
Amo le
distopie e questa non mi ha certo fatto cambiare idea, anzi non vedo l’ora di
leggere il seguito!
Un romanzo
molto intrigante che trattiene il lettore dalla prima all’ultima parola, dove
viene narrato un mondo devastato e giunto sul baratro dell’estinzione, ma c’è
anche spazio per i sentimenti di amicizia e amore che danno quel tocco dolce e
romantico a una storia misteriosa e a tratti crudele, dove vige la legge del
più forte con uccidi o vieni ucciso.
Una storia
che potrebbe essere anche realistica in un futuro non troppo lontano e anche per
questo si legge velocemente e senza fiato. Niente di quel che accade è mai
scontato o prevedibile (l’unica cosa che ho trovato un po’ forzata è
l’innamoramento, così di colpo, di Alaska, in quanto non uscendo mai di casa non
ha mai avuto un confronto con un ragazzo neppure della sua età).
Lo stile dell’autrice
è molto fluido e riesce a trasmettere perfettamente le emozioni e le sensazioni
dei personaggi, mantenendo il tutto molto realistico come se da un momento
all’altro potrebbe davvero accadere questo scenario spaventoso!
I personaggi
sono tutti molto interessanti e ben descritti, sia fisicamente che
psicologicamente. Sono realistici in quanto non sono sempre perfetti, sbagliano
e hanno le loro paure e le loro ossessioni.
Alcuni dubbi sulla
trama sono lasciati in sospeso, ad esempio la vera origine del virus, la
siccità e anche come è diventato il resto del mondo (nel senso: tutto si è
inaridito? E i poli si sono sciolti quindi? E se fosse così avrebbe dovuto
alzare il livello delle acque e quindi molte terre si sono inabissate?)… senza
contare il ruolo fondamentale di Alaska…
Conto che il
tutto sia approfondito nel prossimi romanzi, dato che questo è solamente il primo
ed eccezionale volume.
E vogliamo
parlare del finale?
Wow!
Con un finale
così tutto può succedere!
adoro i distopici e questo romanzo è molto interessante, lo segno subito nella mia WL!
RispondiEliminaBravissima, e da poco è uscito il seguito :)
EliminaA primo impatto mi ricorda molto "Hunger Games" e, perciò, mi ispira un sacco!
RispondiEliminaDiciamo che il genere è quello, ma la trama è completamente diversa.
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