FIORE DI FULMINE
di
VANESSA ROGGERI
Genere: romanzo narrativa generale / urban fantasy
Edizione: Mondadori Retail S.p.A. per Mondolibri, Milano su
licenza Garzanti Libri S.r.l., Milano Gruppo editoriale Mauri Spagnol (2015)
Buongiorno lettori,
oggi torno a
parlare di un romanzo di Vanessa Roggeri, già conosciuta per Il cuore
selvatico del ginepro (qui la recensione, che vi consiglio di andare a
leggere perché si tratta di una storia molto coinvolgente ed emozionante).
Ancora una
volta Vanessa ci porta nella sua amata Sardegna di inizio 1900, e ci fa
conoscere la famiglia Musa (composta da padre, madre e quattro figli: tre
maschi e una femmina) di Monte Narba, un villaggio minerario. L’inizio non è
dei più rosei: il padre è morto a seguito del crollo della miniera e la madre
deve pensare a far andare avanti la famiglia. Un’altra disgrazia colpisce però
i Musa: Nora, la figlia più piccola, a undici anni muore fulminata mentre gioca
sotto un albero durante un temporale… ma a volte neanche la morte è eterna!
Passano due
giorni e la bambina, prima di essere sotterrata, ritorna miracolosamente in
vita! (maledizione o miracolo)?
Da allora il
suo carattere fanciullesco muta, diventando fredda e seria. Sulla sua pelle
pallida la cicatrice vermiglia del fulmine percorre tutto il lato sinistro del
corpo come rovi intricati.
Cosa ancora
più strana – e per alcuni spaventosa – è che Nora può vedere e parlare con i
morti: rivelando la sua natura di bidemortos.
Istigata
dalla cugina Teresa, la madre di Nora la porta (e per certi versi l’abbandona)
in un istituto di suore, dove ottiene un’educazione, ma che non muta il suo
carattere ribelle e impertinente, anzi lo accresce.
Gli anni
passano, Nora (convinta di essere stata abbandonata da madre e fratelli) si fa una
giovane donna e viene assunta come domestica in una casa di una ricca famiglia…
e lì dovrà affrontare il suo passato… entrando nella stanza nascosta dalla misteriosa porta proibita
e scoprendo la verità di una ragazza suicida in quella casa.
Non vi
incuriosisce?
Altro romanzo
emozionante e imperdibile di Vanessa Roggeri, che catapulta il lettore nelle
leggende e nella magica terra della Sardegna, questa volta aggiungendo alcuni
elementi fantasy. L’autrice è così brava a narrare la storia che sembra davvero
di essere tornati indietro nel tempo e di conoscere i vari personaggi (tutti
descritti nei minimi dettagli, fisici e psicologici) da sempre.
Lo stile è
perfetto poiché utilizza un linguaggio che si adatta benissimo al tempo in cui
è ambientata la vicenda, dando maggiore realtà e facendo ambientare
maggiormente il lettore. Rispetto al romanzo d’esordio Il cuore selvatico
del ginepro non sono presenti parole in dialetto (tranne per bidemortos)
e questo mi è dispiaciuto, perché oltre ad apprezzare i vari dialetti avrebbe
dato originalità e maggior realismo.
Fiore di
fulmine è una storia
intensa e per certi versi dura e triste che incolla il lettore alle sue pagine,
intento a cercare di scoprire il destino della protagonista e degli altri
personaggi che entrano a far parte della sua vita (e purtroppo non tutti
saranno positivi: ad esempio la cugina Teresa e la governante Palmira mi
ricordavano troppo l’odiosa signorina Rottermeier di Heidi!).
Riuscirà Nora
a superare ogni difficoltà, e come diceva Suor Nicoletta: l’osso di pesca riuscirà
a germogliare e mettere foglie e fiori?
Cosa
aspettate per scoprirlo?
Questa è una
storia che non potete perdervi e vi farà camminare per la Sardegna e vedrete
una realtà non troppo lontano da noi.
È da un po' che voglio leggerlo, dopo la tua recensione...vado a prenderlo!
RispondiEliminaSììì! Brava, poi fammi sapere la tua opinione ;)
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